Archivio Giornaliero: Settembre 3, 2007

La Triste Realtà di Via Milazzo

Salve a tutti,

anche se non è una notizia riguardante i quartieri Q4Q5, vorrei comunque segnalare la realtà in cui versa Via Milazzo.

Iniziamo dal Traffico: non esistendo strade alternative a Via Milazzo per raggiungere “velocemente” (le virgolette sono d’obbligo) Via Romagnoli da Via Epitaffio, tutto il traffico (da e per le Autolinee) si riversa su questa strada.

Ogni giorno, ad ogni ora, si formano code lunghissime che arrivano, in alcuni casi,  addirittura al semaforo in prossimità dei Vigili del Fuoco (Foto 1).

FOTO 1 

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Ad aggravare la situazione vi è la forte carenza di posti auto, alla quale il comune ha rimediato “abilmente” permettendo la sosta da entrambi i lati della strada (fino a qualche anno fa si poteva parcheggiare solamente dal lato destro (andando dai V.V.F.F. verso via Epitaffio).

Ciò, ovviamente, comporta un restringimento della carreggiata utile, con inevitabili conseguenze sulla velocità di avanzamento delle auto, costrette a evitare quelle provenienti dal senso opposto.

La situazione, poi, diventa particolarmente difficile e pericolosa quando si trovano a passare, su questa strada, camion, pullman o mezzi dei Vigili Del Fuoco, che spesso rimangono bloccati nel traffico e sono costretti a invadere la corsia opposta per passare.

 

Ma non è tutto.

Perché con la costruzione del nuovo palazzo sull’incrocio tra Via Milazzo/Via Ezio con Via epitaffio/Via G.Matteotti (Vedi freccia in Foto 1), vista la difficile situazione su questa strada, ci si sarebbe quantomeno aspettato di assistere alla costruzione di parcheggi (sottostanti il palazzo) a “spina di pesce” che sicuramente ottimizzano il n° di posti auto in funzione dello spazio disponibile: certo non sarebbe stato risolutivo, ma sicuramente avrebbe permesso il posteggio, senza intralciare (legalmente, per carità) la carreggiata, di qualche auto in più.

 

Invece no: è stata permessa la costruzione di un bel parcheggio non “a spina di pesce” (Foto 2), con un bel palo della luce in mezzo al parcheggio (giusto perché lo spazio era già tanto, no?), della capienza di BEN 4 AUTO: con un parcheggio a “spina di pesce ne entravano almeno il doppio.

FOTO 2

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E poi, come ciliegina sulla torta, si è pensato bene di costruire le discese per le carrozzine direttamente sul parcheggio (Foto 3 e 4)…o, nel caso vi siano auto posteggiate, direttamente sulla carrozzeria delle auto: in barba a qualsiasi forma di rispetto per i meno fortunati, ma anche solo contro ogni logica di buon senso.

FOTO 3

FOTO3 


FOTO 4 

FOTO 4 

Ma non c’è fine all’indignazione. La presenza di uno scalino sulla destra (Foto 3) impedisce a persone in carrozzella di continuare a percorrere in sicurezza il marciapiede, fino sotto i portici del palazzo: un diversamente abile, in carrozzella, per attraversare sulle strisce pedonali (o anche solo per continuare a passeggiare lungo via G. Matteotti), è costretto  a scendere dal marciapiede tramite la discesa (visibile nella foto 3), costeggiare le macchine parcheggiate (foto 2) con ovvi pericoli per la propria incolumità, risalire, infine, da una delle discese in prossimità dell’incrocio (foto 4).

 

Possiamo facilmente capire il perché, nella nostra città, sia purtroppo raro vedere passeggiare disabili in carrozzella: sono di fatto costretti a rimanere a casa, per non mettere a rischio la propria sicurezza: la nostra amministrazione non fa NULLA, e sottoscrivo NULLA, per abbattere le barriere architettoniche esistenti, né per evitarne la costruzione di nuove.

 

E da cittadino non posso che esprimere tristezza per come la nostra città stia andando a rotoli a causa dell’ assoluta incompetenza delle persone che dovrebbero impedire cose del genere, e non lo fanno.

 

Non ho idea se lo spazio del parcheggio sia di proprietà (e quindi di competenza) del comune o faccia parte del lotto su cui è stato costruito il palazzo.

Certo, da cittadino, rimango a dir poco indignato di come si possa dare l’autorizzazione a costruire un parcheggio del genere.

Era proprio necessario costruire le finestre dei garage (quelle visibili nella foto 2, non mi sembrano prese d’aria per i garage, perché dalle foto si vede bene che sono finestrate) così grandi e invasive? O c’erano altre soluzioni, che non sono state trovate, che avrebbero permesso di costruire parcheggi a “spina di pesce” e di agevolare la passeggiata sul marciapiede?

Mi permetto, in ultimo, di dare un parere (del tutto personale), sul come utilizzare l’ultimo spazio ancora libero presente su via Milazzo (foto 5 e 6): in tali foto è infatti possibile vedere, tra tanto cemento, uno spazio libero ancora verde.

FOTO 5 

FOTO 5 

FOTO 6 

FOTO 6

Considerando che la popolazione residente in via Milazzo è cresciuta notevolmente negli ultimi 10 anni (grazie alla costruzione dei nuovi palazzi), e visto che il parco giochi più vicino a questa zona è quello dei giardini del “Polo Nord” e che la piazza più vicina è quella antistante la Chiesa di S. Maria Goretti, perché non pensare di costruire in questo spazio verde ancora libero, un piccolo parco giochi, con una piazzetta e, magari, un piccolo parcheggio antistante (anche sotterraneo andrebbe benissimo), in modo tale da liberare dalle auto almeno un lato della carreggiata di Via Milazzo?

 

Un saluto a tutti voi,

Stefano Cassoni.

Anniversario Morte Gen. Dalla Chiesa

Latina, 03 Settembre 2007  Al Sig. Comandante Generale dei CarabinieriGen. Gianfrancesco Siazzu Al Sig. Comandante Provinciale dei Carabinieri

Dott. Leonardo Rotondi

  Oggetto: Anniversario della perdita di un grande uomo  Questa Associazione, nata dal dolore, esprime sentimento di profondo ricordo al grande Carlo Alberto Dalla Chiesa, per il Suo coraggio di essere stato sempre affianco del cittadino.

Dal profondo del cuore diciamo “Grazie Generale per averci difeso”. 

   

Il Vice Presidente Nazionale

                                                                                                                    Giovanni Delle Cave

Agorafobia

 L’agorafobia (dal greco agorà, cioè piazza e fobia) è la paura degli spazi aperti. La sindrome, speculare della più nota claustrofobia, colpisce le vittime con sensazione di disorientamento, attacchi di panico e, nei casi gravi, scatena automaticamente una serie di pensieri negativi collegati con disturbi interni gravi sentiti come assolutamente reali e riguardanti l'infarto, il collasso, la pazzia e perfino la morte. Questa patologia, di per sé grave per gli individui che ne sono affetti, diventa devastante se a soffrirne sono un’intera categoria di persone, un gruppo omogeneo di uomini e donne che, per dovere d’ufficio, dovrebbero trascorrere la maggior parte del loro tempo proprio all’aperto. Questa pandemia, depriva i pazienti di importanti funzionalità vitali e può essere estremamente invalidante. Paradossalmente i peggiori effetti invalidanti non li esercita su questo “gruppo di malati” (i quali sembrano essersi adattati discretamente bene a questo loro handicap, anzi pare che molti hanno trovato delle ottime formule di compensazione, hanno sviluppato particolari doti alternative e stanno sempre rintanati in luogo chiuso. Quelle rare volte che sono costretti all’aperto si chiudono in uno speciale bozzolo invisibile che li protegge dalle insidie del mondo esterno e li aliena da tutto quello che li circonda) ma per il resto della popolazione, cioè per le persone sane.  Vi starete chiedendo chi è questo particolarissimo gruppo di persone affetto in massa dall’agorafobia: ebbene, non ci crederete, sono i Vigili Urbani di Latina. Per dovere istituzionale i Vigili dovrebbero stare in strada a far rispettare la legge. Invece, a causa di questa inspiegabile patologia, i Vigili latinensi sono costretti nel chiuso della loro caserma tanto che è quasi impossibile vederne uno all’aperto. Quelle rarissime volte che si vedono in strada, i nostri Vigili sono “prigionieri” dello speciale bozzolo protettivo, tanto che non vedono quasi nulla di quello che avviene intorno a loro. Un’auto passa col rosso sotto i loro occhi? Loro non la vedono! Un motociclista sorpassa a destra? Loro non lo vedono! Un vandalo sta spaccando una panchina? Loro non lo vedono! Un incivile non raccoglie la cacca del cane o butta la spazzatura per strada? Loro non lo vedono! Centinaia di candidati alle comunali imbrattano l’intera città coi loro manifesti illegali? Loro non vedono!! Questa stranissima sindrome sta creando problemi non indifferenti ai cittadini di Latina: La città, infatti, abbandonata a se stessa, è caduta preda di ogni sorta di incivili e di criminali che, mancando completamente ogni forma di controllo, sono liberi di scorazzare a loro piacimento. Le strade sono ormai delle pericolosissime arene dove si rischia la vita. I vandali stanno finendo di imbrattare e distruggere ogni opera pubblica e privata, mentre non rispettare il codice della strada è diventato una questione di puntiglio per intere generazioni di automobilisti. Le infrazioni che danno maggiormente prestigio al trasgressore (nella speciale e perversa scala di valori moderna) sono: 1) guidare ad una velocità pazzesca e rischiare di travolgere i pedoni; 2) passare col rosso; 3) guidare a cavallo di due corsie; 3) parcheggiare in modo da occupare almeno due stalli (meglio se in doppia fila o sulle strisce pedonali)…. Chiudono la graduatoria: 25) non fermarsi allo stop; 26) non dare la precedenza ai pedoni sulle strisce; e altre infrazioni minori ormai interiorizzate da tutti. Come è possibile che un intero gruppo di persone possa soffrire gli stessi sintomi? Francamente nessuno scienziato ha ancora studiato seriamente il fenomeno, quindi siamo nel campo delle supposizioni. La cosa strana di questa sindrome è che colpisce indistintamente giovani e anziani, uomini e donne. Chissà, forse la causa è da ricercare in qualche strano virus che si è annidato nel tessuto usato per confezionare le uniformi dei Vigili!? Abbiamo appreso, infatti, da fonti attendibili che i Vigili, appena tolgono la divisa guariscono istantaneamente e possono trascorrere all’aperto tutto il tempo che vogliono.

Da semplice disperato cittadino penso che sarebbe il caso di indagare e studiare a fondo il fenomeno! Anche perché stiamo pagando a vuoto centinaia di migliaia di euro di stipendi, senza avere in normale ritorno di sicurezza che sarebbe lecito aspettarsi.

Salvatore

PS: spero che la mia ironia non sia scaduta troppo nel sarcasmo. Il mio scritto vuole essere uno stimolo per il Corpo dei Vigili Urbani e non vuole avere alcun fine denigratorio.

Sindaco e Prefetto

Data:03/09/2007

Il Prefetto Frattasi incontra il Sindaco

Il sindaco Zaccheo ha ricevuto questa mattina in Comune il nuovo Prefetto di Latina dr. Bruno Frattasi. “Sono qui per rappresentare il mio spirito di servizio al fianco delle istituzioni” – ha detto il Prefetto manifestando la piena ed immediata disponibilità ad avviare un confronto serrato e costruttivo sul territorio fra tutti gli enti e gli organismi competenti per la garanzia dei diritti dei cittadini in particolare per quanto attiene alla sicurezza. Il primo cittadino ha rappresentato al dr. Frattasi le iniziative in corso riguardanti in particolare il potenziamento del Corpo di Polizia Municipale, l’istituzione di una nuova caserma dei carabinieri nei quartieri Nuova Latina/Nascosa e della sede della Guardia di Finanza all’ex Icos. Prefetto e Sindaco hanno concordato infine di proseguire sul solco tracciato con il Protocollo d’Intesa siglato a suo tempo da Comune e Prefettura, puntando sempre più a coniugare le esigenze di sviluppo del territorio con i temi della sicurezza sociale.

Orario Provvisorio Lezioni Don Milani

Di seguito gli orari provvisori delle Lezioni che si svolgeranno nell'Istituto Don Milani (Q4-Latina), gentilmente inviati al portale dalla nuova dirigente scolastica dello stesso Istituto, Dr.ssa  Annamaria Martino.

Ferdinando Cedrone

Nuovo Bando Naz. Festival Cortometraggio

NUOVO BANDO NAZIONALE PER CORTOMETRAGGI – FESTIVAL PONTINO DEL CORTOMETRAGGIO (deadline 30 sett. 07)

ISCRIVI IL TUO CORTO ALLA 4^ EDIZIONE DEL FESTIVAL PONTINO DEL CORTOMETRAGGIO

Festival nazionale per cortometraggi aperto gratuitamente a professionisti e non del cinema breve. Quest'anno la SEZIONE TEMA LIBERO sarà affiancata dalla SEZIONE LAVORO, PRECARIETA', MOBILITA', e dalla SEZIONE SCUOLE STATALI SUPERIORI.

ISCRIVI IL TUO CORTO ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2007 !

http://www.festivalpontinodelcortometraggio.it

I nostri complimenti a Meri Drigo (pres. Ass. La Domus ,con sede in Q4 – Centro Lestrella) per l'organizzazione dell'evento.

Ferdinando Cedrone