Archivio Giornaliero: Settembre 22, 2007

Guinness dei primati

Oggi 22 settembre 2007 presso la chiesa della SS.Annunziata di Sabaudia si è celebrato il matrimonio con il velo più lungo del mondo.
Il velo della larghezza di circa 4 metri aveva una lunghezza di 1800 metri. Lo stesso era stato steso lungo le vie cittadine fino ai cantieri Posillipo.
La cerimonia nuziale si è svolta alle ore 16,30 e fa parte della trasmissione televisiva Il Treno dei desideri condotta da Antonella Clerici. Le riprese sono state eseguite dalla Rai con il supporto di un elicottero e con l'inviato sul luogo di Ascanio Pacelli.

La trasmissione "Il treno dei desideri" sarà visibile sabato prossimo 29 settembre su Rai1.

[img]http://www.q4q5.it/uploads/3571448223.JPG[/img]

Incrocio Via Tucci: Serve una Rotonda.

Ciao a tutti,

Solo ieri l'ennesimo incidente all'incrocio tra Via S. Tucci e Via Aprilia.

Al di la del caso particolare di ieri (in cui la causa non è stata l'alta velocità, per fortuna), molto spesso gli incidenti sono causati dall'alta velocità o dal non rispetto del semaforo.

Difatti, sia chi proviene da via Isonzo ma, specialmente, chi proviene dalla zona del mercato, arriva al suddetto incrocio dopo aver percorso un lungo rettilineo che gli permette di acquistare velocità.
E spesso, infatti, si assiste al passaggio di macchine o moto a folle velocità, non curanti dei pedoni che attraversano pur sulle strisce pedonali.

Certo, non è colpa dell'amministrazione se ci sono dei deficienti che non si curano minimamete del rischio che corrono e fanno correre agli altri con la loro guida spericolata.

Ma è anche vero che è compito dell'amministrazione, dove possibile, fare di tutto per prevenire qualsiasi situaizone di rischio.

In aggiunta a questo, va anche rilevato che il grande traffico presente su questa strada (tutti i giorni a tutte le ore), fa si che si formino lunghe code ai semafori, che spesso arrivano al precedente incrocio di via Isonzo.
Ed è una fatto che le macchine in coda inquinano molto di più delle macchine in moto, perchè se anche a motore al minimo le emissioni sono minori , i fumi di scarico persistono nello stesso luogo per molto più tempo.

Eppure, tutto questo potrebbe essere risolto, a mio avviso (in realtà sono molti a pensarlo), costruendo una rotonda sull'incrocio: di spazio per costruirla ce nè abbastanza, in quanto basterebbe eliminare una parte dei marciapiedi in prossimità dell'incrocio, come si può vedere dai punti 1,2,3 della foto (tra l'altro dovrebbe essere una cosa già prevista, visto come è stata costruita la pavimentazione del Parco S.Marco in prossimità dell'incrocio (punto 3 della foto).

E magari se ne potrebbe approfittare per costruire anche un vero ingresso (o meglio…agevole) al parco S.Marco (da questa parte del parco), così da permettere anche ai disabili di poterne usufruire.

A tal proposito, va anche evidenziato che, pur essendo presenti le strisce pedonali, non esistono ancora, sull'incrocio, le discese per carrozzine sui marciapiedi di cui ai punti 1, 4 e 5 della foto.

Non sarebbe ora di farle?

Un saluto a tutti,
Stefano

Scheletri nell’armadio comunale

Da Latina Oggi del 22 settembre 07
L’incubo dei numeri civici
“… I numeri civici sono tornati e la necessità di pagarli pure. Sono come gli scheletri sgattaiolati fuori dall’armadio che l’amministrazione uscente, nonché entrante, aveva chiuso a forza giusto per la durata della campagna elettorale…”
Guarda caso in campagna elettorale certi scheletri si chiudono negli armadi e si rimandano a un prossimo futuro e, naturalmente, tutti quei provvedimenti impopolari che non incontrano i favori dei cittadini perché da subito appaiono palesemente odiosi e ingiusti, sono i primi a finire nell’ “armadio pre-elettorale”. Proprio questo è quanto accaduto per la vicenda numeri civici. I cittadini si erano visti recapitare una sgradita richiesta di pagamento per un servizio mai richiesto e pure gestito male, con la consueta incuria, servizio che includeva l'apposizione dei numeri civici e addirittura degli interni, siti come è noto nelle aree private condominiali (assurdo!) … il tutto con un spesa da parte del Comune ammontante a ben 600 mila euro che oggi la ditta Salimbeni, incaricata del servizio, e tenuta anch'essa accuratamente buona nell’armadio comunale (causa elezioni) è tornata a richiedere fattura alla mano!
Dopo la violentissima polemica da parte dei cittadini che si erano giustamente rifiutati di pagare quest’altro balzello, non per una questione di prezzo, ma proprio per una questione di principio, “… nel giro di una decina di giorni i big di An e FI annunciarono il ritiro della delibera e comunicarono ai cittadini che si poteva non pagare… così le bollette rimasero come congelate e tutti i cittadini normali si convinsero che effettivamente la giunta avesse cancellato la delibera. Invece l’ennesima burla… Ciascun cittadino che ha avuto il nuovo numero dovrà versare quanto richiesto, ha impunemente dichiarato Nicola Calandrini presidente del Consiglio comunale, perché la delibera è tuttora vigente … “ ??!!