Archivio Giornaliero: Settembre 12, 2007

Rotondina intelligente in via Paganini

Sulla svolta a sinistra di via Tartini vi avevo già annunciato che avevo chiesto a qualcuno di prodigarsi presso il Comune per attuare una soluzione che mi era venuta in mente da qualche tempo, no? Avuta ormai la certezza che la cosa si farà quanto prima, ora ve la dico. La notizia è questa: ho chiesto due mesi fa a Giorgio De Marchis di intervenire presso il Comune affinchè in fondo a via Tartini venisse creata una rotondina, tipo quella di via del'Agora. Cosa che de Marchis ha fatto puntualmente. L'Ingegnere Capo del Comune, Brinati, ha già effettuato un sopralluogo e ha verificato che la rotondina si può fare. Questo risolverebbe in un batter d'occhio due problemi: il primo che chi viene da via Tartini avrebbe la possibilità di girare a sinistra in sicurezza e senza patemi d'animo; il secondo è che i vari Nicky Lauda provenienti dai palazzoni dovranno per forza di cose rallentare e dare quindi la possibilità di reimmettersi in via Tartini da chi proviene dalle parti del supermercato Cassandra, senza rischiare ogni volta il botto. Aspettiamo quindi fiduciosi che la cosa vada in porto. Quando? Questo non lo so, ma ringrazio fin da ora e da questo sito il Consigliere dei Ds Giorgio De Marchis e l'ingegnere Capo del Comune Brinati per la sensibilità dimostrata.

Mariassunta D'Alessio

Articolo di Latina Oggi su sicurezza istituto Don Milani

Sarebbe da dire anno scolastico nuovo vita nuova ma a quanto vedo non è così i problemi dell'Istituto sono tanti e di non facile soluzione. L'ampliamento del plesso di via Cimarosa della materna è argomento dibattuto e richiesto dal momento della sua realizzazione (mi pare il 1999), l'ampliamento degli spazi del plesso di via Cilea è stato in parte ottenuto con il trasferimento della biblioteca. Ma puntare il dito contro contro i precedenti dirigenti scolastici "Rei di non aver messo alle strette l'Amministrazione e di non aver preteso i lavori necessari a rendere la scuola adeguata" tenuto conto che a parte i due anni della Carotenuto il dirigente precedente era Santo Reitano significa veramente non conoscere o peggio, conoscere e dire l'esatto contrario della realtà dei fatti, come ad esempio parlare dell'impianto elettrico della scuola non a norma (Se non è a norma la scuola deve essere chiusa, ma a questo credo che a Raffaele Piccolo risponderà il responsabile della sicurezza e quello per la 626) solo per gettare benzina sul fuoco senza alcun riscontro oggettivo. La nostra Amministrazione Comunale la conoscete no? Qualcuno di quelli che protestano li ha sicuramente votati ed allora dato che d cambiali d apagare ne hanno tante pagassero anche questa.

Il problema vero è che con i nuovi palazzi che si stanno costruendo la popolazione dei quartieri aumenterà ancora e si tratterà di nuove famiglie con figli piccoli personalmente ravvedo l'estrema necessità di una nuova scuola nei due quartieri una Direzione Didattica a se stante staccata dall'Istituto Comprensivo che dovrebbe tornare a quello che era in passato la Scuola Media Statale Don Milani. Le aree ci sono (ricordate perchè non è stato realizzato il campo di calcio nella Q5, perchè area destinata ad edilizia scolastica) e questa sarebbe una necessità che anche il portale e l'Associazione dovrebbero portare avanti perchè non è possibile che in uno stabile (via Cilea) ci siano materna, elementari e medie.

http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php?pdf=pag07latina&day=11_9_2007

Contratto di quartiere Latina Scalo. Firmato l’accordo

http://parvapolis.panservice.it/index.php3?idnotizia=34704 

Il sindaco Vincenzo Zaccheo ed il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo hanno sottoscritto l’accordo di programma relativo all’approvazione del Piano di recupero di Latina scalo sul quale è stato pianificato il Contratto di quartiere II. L’atto così sottoscritto (che di fatto sancisce l’approvazione definitiva dello strumento urbanistico sul quale è stato programmato il contratto di quartiere) ai sensi della normativa vigente va ratificato in consiglio comunale entro i prossimi 30 giorni. Si potranno così avviare i singoli progetti esecutivi e le procedure di gara propedeutici alla realizzazione (già entro l’anno, come previsto) di interventi concreti nel quartiere. Tra le opere previste: Riqualificazione di due piazze nel centro di Latina scalo; Realizzazione di un asilo nido e sistemazione dell'area; Sistemazione di via Parmenide e realizzazione di una piazza in area adiacente; Servizi generali ed uffici (mediante realizzazione di un complesso edilizio a carattere sperimentale destinato a servizi generali ed uffici per un totale di mc 3000). Manutenzione e riqualificazione degli edifici ERP e delle aree circostanti ricadenti nei complessi edilizi Lotto 39 e Lotto 40; Realizzazione di un edificio di Edilizia Residenziale Pubblica a carattere sperimentale da destinare alle forze dell'ordine e agli agenti di custodia. Nuova Caserma dei Carabinieri – localizzazione – (da realizzarsi attraverso project financing); Sistemazione delle aree adiacenti al Fosso Cupido e realizzazione di una pista ciclabile; Nuovo edificio Erp per categorie speciali; Realizzazione di un nuovo parco urbano (sarà questo il primo degli interventi in ordine cronologico ad esser realizzato); Interventi di mobilità: Nuova arteria di collegamento tra via Epitaffio e la stazione ferroviaria; Nuovo collegamento tra via Epitaffio e via di Tor Tre Ponti; Ampliamento sede stradale tra via dell'Olmo e via della stazione; Realizzazione di un centro polifunzionale adibito a servizi. Questo intervento si pone come una delle opere più significative previste all’interno del nucleo consolidato dell’insediamento, elemento focale e rappresentativo dell’intero sistema degli spazi urbani che il Contratto di Quartiere II – “Latina Scalo” intende realizzare. Esso è ubicato in posizione intermedia tra l’ingresso del quartiere e il parcheggio della stazione ferroviaria. L’area è caratterizzata da un lotto completamente libero delimitato verso est da edilizia residenziale di recente realizzazione e da viabilità di distribuzione interna a tali lotti oltre che da un canale, verso sud da lotto destinato al progetto della nuova Caserma dei Carabinieri, verso Nord da aree libere con alcune costruzioni isolate, verso Ovest da aree completamente libere. Le aree funzionali previste nel Progetto Definitivo Generale, collegate tra loro da un elemento porticato, sono: mercato rionale che prevede una superficie destinata ad accogliere punti vendita temporanei (circa 70 unità) ed punti vendita in sede fissa (10 unità); centro civico (intervento previsto dal Progetto Definitivo – Stralcio Funzionale ) – organizzato su un volume, ad un unico livello con altezza pari a 4 m, a pianta rettangolare con ingresso sulla piazza principale che disimpegna un atrio comune alle varie attività; edificio polifunzionale – edificio a pianta rettangolare ad un livello con una altezza di 4 metri. L’organizzazione degli spazi interni consente una elevata flessibilità e, pertanto, la possibilità di sfruttare la struttura per usi diversi ed alternativi. Bar ristorante – volume edilizio a pianta quadrata ed a doppia altezza, con una organizzazione degli spazi interni che consente una discreta flessibilità di utilizzo. Spazi aperti configurati come piazza di quartiere, parco urbano, viabilità e sosta urbana – La piazza di quartiere è circoscritta dai fronti dei corpi di fabbrica degli edifici di nuova realizzazione, la sua qualità e dimensione, unitamente alle funzioni che vi si affacciano, la configurano come luogo centrale. Per il Contratto di Quartiere di Latina Scalo, è stata già accreditata formalmente al Comune di Latina la prima tranche del finanziamento globale (500mila euro (sul totale finanziato di circa 10milioni di euro). “E’ la concretizzazione di un impegno forte che ci ha visto lavorare a stretto contatto di gomito con la gente, per cogliere appieno e dall’interno le esigenze di due popolosi quartieri cittadini – commenta il sindaco on.le Vincenzo Zaccheo. Gli obiettivi dei Contratti di quartiere non riguardano esclusivamente opere urbane e di edilizia ma anche azioni sociali e di animazione economica: si tratta quindi di eccezionali strumenti di crescita anche dal punto di vista della qualità della vita; ciò che spiega la scelta strategica delle aree di intervento sulle quali si è lavorato sodo in questi anni, attraverso un metodo partecipativo che ha garantito la sostenibilità, l’efficacia e la coerenza dei progetti con la realtà locale. L’avvio dei cantieri, già dalle prossime settimane, è dunque motivo di grande soddisfazione perché finalmente rende tangibile il risultato di un’attività intensa per la quale il Comune di Latina è stato anche premiato attraverso il finanziamento delle importanti opere che andranno ad essere realizzate”. Cos’è il Contratto di Quartiere? Mutuato dai “contrats de ville” sperimentati in Francia, il termine “contratto di quartiere” sta ad indicare un patto tra cittadini, imprenditoria locale, enti ed istituzioni su possibilità concordate e condivise di sviluppo locale. Si inserisce in tale contesto l’adesione del Comune al cosiddetto progetto “Contratto di Quartiere II”(legge 08.02.2001, n.21), il programma varato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per interventi di riqualificazione urbana. Il Comune di Latina, attraverso il Servizio di Edilizia Residenziale Pubblica, ha partecipato al Bando della Regione Lazio – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti relativo alla seconda edizione dei Contratti di quartiere presentando due proposte: Nicolosi – Villaggio Trieste e Latina scalo. Entrambe le proposte sono risultate vincitrici del bando posizionandosi rispettivamente all’8° e al 5° posto nella graduatoria regionale. I finanziamenti ottenuti, sommati alle risorse stanziate dall’Ater e dal Comune di Latina, raggiungono un totale di 13.073.000 € per Nicolosi-Villaggio Trieste e di 16.974.000 € per Latina scalo, da destinare alla realizzazione di spazi da destinare alla cultura e alla socialità, strutture sportive, parchi urbani, piste ciclabili, servizi commerciali e non, infrastrutture, nuove residenze e alla riqualificazione degli edifici e delle aree dell’Ater.

Roberta Colazingari