Ciao a tutti, Vorrei parlarvi di un argomento che Beppe Grillo porta avanti già da un pò, ma che forse non tutti sanno. E' un argomento che non riguarda la nostra città, ma che vale la pena di conoscere, perchè rigurda la nostra salute e le nostre abitudini di ogni giorno, e credo che ognuno di noi dovrebbe conoscerlo per poi regolarsi come meglio crede. Sintetizzare tutta la vicenda è molto difficile, per cui mi risulta più facile fare un bel copia/incolla dei vari post dal Blog di Beppe Grillo.
Avevo pensato di darvi solamente i link, ma le pagine sono parecchio pesanti, e non tutti riuscirebbero a visualizzarle correttamente. Metto cmq anche i link, così lo staff potrà cmq decidere se lasciare tutto o mettere solo i link.
Buona Lettura a tutti, Stefano
DAL BLOG DI BEPPE GRILLO 7/12/05
http://www.beppegrillo.it/2005/12/ferramenta_ambu.html
E’ in arrivo l’uomo bionico. I metalli che ingeriamo ci stanno trasformando in ferramenta ambulanti. L’elenco che segue riporta alcuni metalli contenuti in prodotti che mangiamo tutti i giorni, metalli come Titanio, Cobalto, Argento. Basta saperlo. Come per le sigarette è sufficiente aggiungere un’etichetta con su scritto: “Attenzione, vetro all’interno”, oppure “Piombo, Bismuto e Solfato di Bario possono produrre effetti collaterali”. http://www.nanodiagnostics.it/CiboPulito.aspx I metalli elencati sono tutti sotto forma di particelle nano e micro-metriche (nano = dal miliardesimo al decimilionesimo di metro, micro = dal milionesimo al centomillesimo di metro). Nessuno degli inquinanti particolati di cui sopra è biodegradabile e, dunque, resta dov'è per sempre. E dov'è è un tessuto umano. Chiedo a queste aziende, se vogliono, di dare una spiegazione. Io la pubblicherò sul blog. 9/12/2005 Per cercare di chiarire alcuni dubbi posti dai vostri commenti, pubblico una integrazione al post. Alcuni dei metalli elencati come inquinanti fanno parte di quelli che si chiamano OLIGOELEMENTI e, in quell’ottica, sono essenziali per la vita. Per esempio, il Ferro è un componente dell’emoglobina e, se non ci fosse, i nostri tessuti non potrebbero essere ossigenati; il Rame è fondamentale per la formazione dell’emoglobina, il Cobalto è presente nella composizione della Vitamina B12, e così via. Attenzione, però a non cadere nell’equivoco. Ciò di cui stiamo parlando non sono ioni (atomi) che entrano nella composizione di sostanze naturali e che, non raramente, sono indispensabili per la nutrizione; ciò di cui parliamo sono particelle, minuscoli sassolini, che vengono involontariamente immessi come inquinanti nei cibi. Le fonti di questi materiali estranei sono tantissime. Tra i tanti esempi che si possono fare, c’è quello del Ferro-Cromo-Nichel nei cibi. I sistemi di macinazione sono spesso costituiti da acciaio (Ferro-Cromo-Nichel, appunto) e questo materiale si usura, perdendo scorie che entrano nel macinato. Queste scorie sono proprio le particelle che non dovrebbero esserci e che, una volta ingerite, entrano nel circolo sanguigno per essere rapidamente sequestrate da vari organi (reni, fegato, ecc.), dove restano in eterno perché non sono biodegradabili. Il problema è che sono dei corpi estranei e l’organismo li vede come tali, facendo partire una reazione infiammatoria (granulomatosi) che si cronicizza e può diventare cancro o restare, comunque, un’infiammazione che è pur sempre una malattia. Dunque, un conto è mangiare una bistecca che contiene Ferro organico perché presente naturalmente nel sangue dell’animale del cui muscolo ci stiamo nutrendo e un conto è mangiarsi delle palline piccole piccole di Ferro. Da notare che più queste particelle sono minuscole, più sono aggressive, potendo addirittura penetrare all’interno dei nuclei delle cellule quando la loro dimensione è al di sotto di una certa soglia. Tra i metalli elencati, comunque, ce ne sono diversi che non entrano in nessuna combinazione biologica utile (Titanio, Bario, ecc.) e sono chimicamente tossici. Naturalmente le aziende sono tutte perfettamente a posto dal punto di vista legale, non esistendo alcuna legge che imponga non solo l’eliminazione, ma anche solo la ricerca o l’elencazione in etichetta di quelle sostanze. Che la scienza viaggi con un passo diverso rispetto alla legge è un fatto noto di cui non c’è da stupirsi. Così come non c’è da stupirsi (anche se può fare leggermente schifo) che le industrie non abbiano alcuna voglia di scoperchiare loro stesse il calderone. Fin che va… 21/12/2005 http://www.beppegrillo.it/2005/12/sassi_a_colazio.html L’Unione Nazionale dei consumatori ha pubblicato un articolo che ridicolizza il mio post “Ferramenta ambulanti” che riportava l’elenco di prodotti alimentari contenenti metalli vari. Ho inviato questa lettera all’associazione: “Cari amici, mi riferisco al vostro articolo:”La paura del nulla” nel quale volete rassicurare che le cose dette su Internet riguardo a metalli contenuti nei prodotti di marca sono stupide e allarmistiche. Trovo il vostro comportamento riprovevole perchè si deve sempre citare la fonte. Bene la fonte è stata il mio blog con il post del 7 dicembre intitolato: “Ferramenta ambulanti” con una spiegazione ulteriore in coda all’articolo. Vi comunico che la fonte delle mie informazioni proviene dall’istituto di ricerca più apprezzato del mondo sulla ricerca delle nanopatologie i cui direttori sono a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento. Per collegarvi con loro, che per ora vogliono rimanere anonimi, mettetevi in contatto con me. Meno male che siete dalla parte dei consumatori…” 13/03/2006 http://www.beppegrillo.it/2006/03/la_ricerca_imba.html Hanno dato troppo fastidio e li hanno puniti. Scoperchiare certi pentoloni in cui bollono inceneritori, acciaierie e centrali elettriche ad olio pesante, e fare ombra a tromboni e pseudoscienziati sono attività che non attirano simpatie. E allora, non potendoli attaccare scientificamente, si è pensato di togliere lo strumento con cui Antonietta Gatti e Stefano Montanari provocano grossi fastidi. Si tratta di un microscopio elettronico a scansione ambientale del costo di circa 350.000 euro con il quale i due hanno scoperto i meccanismi con cui le nanoparticelle prodotte dalle combustioni sono capaci di uccidere, e con questo il perché delle malattie che colpiscono i reduci dalle guerre del Golfo e dei Balcani, come funziona la truffa scientifica che sta dietro gli inceneritori, che cosa viene scaricato nell’ambiente dai tre milioni di tonnellate di oli pesanti bruciati ogni anno da una centrale elettrica e un sacco di altre cosette che hanno aperto una strada del tutto nuova nel campo della medicina. Via il microscopio e noi, che non ci possiamo permettere di perdere Antonietta e Stefano, gli daremo un altro microscopio. In fretta e più potente del primo. Da oggi parte una sottoscrizione per l’acquisto da parte della Associazione Carlo Bortolani Onlus.
Io ho già dato il buon esempio devolvendo l’incasso della serata di Modena del 28 febbraio, i ragazzi dei Meetup si stanno attivando e tutti potrete rinunciare ad una pizza per non trovarvi la prossima piena d’inquinanti.
7/3/2007.
Obiettivo raggiunto! Il microscopio elettronico è stato acquistato! Siete MERAVIGLIOSI!!! GRAZIE!