Metro Leggera: “Questa volta si parte”
COMUNICATO STAMPA Metro Leggera: “Questa volta si parte”
Assistiamo ad un film già visto, ad una prassi oramai consolidata del Sindaco: proclamare ad inizio mandato le grandi opere esternando crono programmi e tempi di realizzazione ben precisi. Alla luce di quanto accaduto negli ultimi cinque anni c’è da pensare che non si tratti più di superficialità, bensì di una strategia ben precisa che mira a far sognare su ciò che la nostra città dovrebbe essere e distogliere su ciò che invece purtroppo è, a causa di menzogne e mala amministrazione.
Già all’inizio della prima legislatura dell’attuale Sindaco, si assistette a una serie di proclami accompagnati da parole di lode da personalità e professionisti con tanto di apertura di cantieri e crono programmi sui tempi di realizzazione. Solo due esempi eclatanti:
Cittadella Giudiziaria: posa della prima pietra nel 2003 con dichiarazioni del Sindaco “ Entro un anno la consegna del primo lotto”. Agosto 2004 dichiarazione del Sindaco Zacheo “in 18 mesi sarà consegnato il primo lotto”. Febbraio 2006 dichiarazione del Sindaco Zaccheo “Entro il 2006 terminerà il primo lotto”. Ad oggi lo stato dei lavori è visibile da tutti con l’opera del tutto incompiuta. Ex ICOS : nel 2003 dichiarazione del Sindaco per il trasferimento della Caserma della GGFF. Settembre 2004 dichiarazione del Sindaco Zaccheo: “il cantiere sarà aperto in ottobre”. Lo stato attuale dei lavori per la ristrutturazione dell’ex ICOS è visibile a tutti: cantiere completamente fermo. Da ultimo, solo in ordine temporale, la realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri nel quartiere Q5 annunciata in piena campagna elettorale.
Oggi, secondo copione, spetta alla metro/tramvia. Un’opera verso la quale esistono molte perplessità, il cui processo di attuazione ha visto ben poca concertazione con il territorio e scarsissimo, se non nullo, confronto vero fra le forze politiche. Un’opera sicuramente “importante” per chi la realizzerà e gestirà visto anche che il Comune, e quindi i cittadini, si è impegnato a coprire i costi di realizzazione se il privato dovesse risultare inadempiente ed a contribuire ai costi di gestione sostenuti dal privato se i volumi di traffico non saranno rispettati.
Sentiamo il bisogno di denunciare questo modo di fare perchè in realtà questo cela solo operazioni politiche ed amministrative scellerate.
La realtà è che la nostra città è giunta al limite del collasso e si continua a far finta di essere perennemente alla vigila di uno sviluppo che di fatto sappiamo non esserci. Chi vive nella nostra città sta subendo oramai da anni:
– Tasse locali insopportabili (ICI, Rifiuti, Acqua) per le disponibilità dei cittadini;– Situazione debitorie del Comune oggetto di indagine da parte della Corte dei Conti;– Servitù sul territorio che aumentano (deposito nucleare ed elettrodotto);– Canali e mare inquinato, quando peraltro il nostro territorio si trova fra due località con bandiere blu (Sabaudia ed Anzio), con impedimento di fatto del decollo di qualsiasi economia legata al turismo;– Economia in crisi con praticamente tutte le categorie economiche che denunciano questo stato;– Agricoltura umiliata e sacrificata agli interessi dei palazzinari;– Politiche abitative scellerate che hanno garantito prezzi delle case alle stelle costringendo all’indebitamento un’intera città.
Tutto questo non può essere sottaciuto perché purtroppo è l’amara realtà. Così come non possiamo non notare il trasversalismo che caratterizza alcune operazioni: il centrosinistra a livello comunale nel suo programma elettorale boccia, non il principio anche da noi condiviso che occorra dare un collegamento più snello e veloce fra Lt Scalo e Latina, il progetto di metro del Comune, e dall’altra, a livello di Consiglio Regionale del Lazio, ne sostiene la realizzazione votando all’unanimità una mozione che impegna la Giunta Regionale al reperimento delle risorse mancanti al Comune di Latina per il finanziamento della realizzazione di quell’opera .
E’ forse questo il prezzo pagato da Marrazzo per aver bloccato il piano dei rifiuti e di fatto legittimato il raddoppio delle nostre discariche di Borgo Montello?
Sappiamo che denunciare queste cose vuol dire “dare fastidio” ai vari gruppi di interesse, ma come movimento politico e lista civica siamo nati ed esistiamo perché convinti e consapevoli che c’è qualcosa che non funziona nella politica locale. Qualcosa che ci porta ad essere unici in Italia nell’ambito delle opportunità di sviluppo perse e delle servitù acquisite.
Fabrizio Cirilli
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