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Psicosi da antenna selvaggia?

Psicosi da antenna selvaggia
quando il timore che avvenga qualcosa diventa patologia

Non credo di aver esagerato nel titolo di questo articolo, o meglio, penso di aver individuato una nuova malattia, chissà, magari ci scappa un Nobel visto i tempi che corrono e visti i circa 40 impianti che ancora devono essere installati nel nostro comune.

Ma perchè psicosi?
Ieri, gli amici del centro Ottico Amiranda per primi ed altri poi, ci hanno segnalato la possibile installazione in corso di un impianto SRB (il nome tecnico per le antenne ripetitrici dei telefonini) presso il Parco Urbano Oasi Verde, vicino ai giuochi per bambini ed al futuro chiosco presso Nuova Latina, ex Q4.

In serata, siamo andati a verificare la situazione in loco ed abbiamo osservato che il cantiere "incriminato" aveva il cartello dei lavori senza le indicazioni obbligatorie (direttore dei lavori, tipologia di costruzione, proprietà …), il basamento in cemento armato costruito la mattina ricordava quello dell'antenna di Via Romagnoli e certi perni di fissaggio sembravano gli stessi che oggi sorreggono l'esistente antenna-supposta della Q4.

In sostanza abbiamo avuto il timore di trovarci di fronte ad un'altra antenna costruita di soppiatto per eludere gli obblighi della legge regionale in via di definizione.

Per fortuna… ci siamo sbagliati e stamane, in seguito ad alcune verifiche fatte al Comune, abbiamo appurato che quel basamento è stato predisposto per ospitare un'aula verde, destinata alla didattica degli scolari delle scuole.

Tornando alla questione del titolo di questo articolo, ho senz'altro esagerato ma, ieri sera prima della smentita, c'erano persone disposte a dormire sull'impianto per impedire il proseguo dei lavori, altri volevano manifestare ed io ipotizzavo l'annullamento dell'incontro di Sabato 11 Marzo per evitare disordini …. a tutto questo aggiungeteci la cancellazione di tutti i dati del mio palmare in seguito ad una esposizione ravvicinata all'antenna di fronte all'Ospedale Civile e capirete la mia frustazione di fronte ala sola IPOTESI e ripeto, IPOTESI di un'altra antenna nei nostri quartieri.

In sostanza, la gente è attenta al problema perchè non conosce gli effetti reali dei ripetitori, oltretutto non si cerca nemmeno di costruirli in modo discreto a dispetto dell'area urbana in cui vengono collocati con il conseguente disturbo visivo, oltrechè uditivo, dei cittadini che ci vivono vicino.

Sabato prossimo cercheremo di rispondere a queste ed altre domande, perciò cercate di intervenire numerosi, prima che io vinca il Nobel per aver individuato una nuova patologia:
La "Psicosi da antenna selvaggia"!

Un vicino di casa.

Alessandro Molon

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