Archivio Mensile: Marzo 2006

Antenna in Q4……allora ?

Nell’attesa che qualcuno dei consiglieri comunali che ha partecipato alla riunione da noi organizzata l’ 11 marzo scorso, ci riferisca sull’esito dell’incontro di questa mattina, sul tema delle antenne di telefonia mobile, vi ricordiamo che la nostra attenzione attorno a questo argomento non è affatto calata.
Stiamo solamente aspettando di conoscere gli esiti di questi incontri, che speriamo saranno decisivi anche per il futuro del ripetitore in Q4.
Ferdinando Cedrone

Di seguito l’articolo pubblicato questa mattina su Latina Oggi.

[url=http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php?pdf=pag10latina&day=30_3_2006]Pag. 10 Latina Oggi. Per leggere l’articolo clicca qui.[/url]

Sagra del Carciofo

IL CIRCOLO MONTI LEPINI VI PROPONE LA SEGUENTE INIZIATIVA AL TERMINE DELLA QUALE CI SI TRASFERIRA’ A SEZZE DOVE, IN OCCASIONE DELLA SAGRA DEL CARCIOFO, PRESSO LA SEDE DEL CIRCOLO IN VIA UMBERTO I N° 134 DOVE, ATTRAVERSO UNA MOSTRA E PROIEZIONI, SI INFORMERANNO I CITTADINI SULLA ISTITUZIONE DEL PARCO REGIONALE DEI MONTI LEPINI.

PROGRAMMA GIORNATA:

ROCCAGORGA DOMENICA 2 APRILE 2006

Incontro al Fontanile dell’ARCO ore 9.00

Escursioni:

A) Escursione a piedi:

Si parte dal fontanile dell’ARCO (parcheggio auto) per una passeggiata adatta a tutti, livello di difficoltà bassa, alla scoperta della zona con guida.

Durata un’ora e mezza circa ritorno al punto di partenza.

B) Escursione in bicicletta:

Si parte dal Fontanile dell’ARCO (parcheggio auto) e ci s’avvia per le strade sterrate del territorio con guida.

Durata circa un’ora e mezza, sterrato, difficoltà medio bassa ritorno al punto di partenza.

C) Escursione a cavallo:

Concerto all’ARCO Ore 11.30

Inizio concerto della Banda Monti Lepini Legambiente

Saranno eseguiti anche brani di Mozart per celebrare uno dei più grandi autori musicali nel suo duecento cinquantesimo anniversario.

APERITIVO

Fontanile dell’ARCO ore 12.30 aperitivo con prodotti tipici

per info e adesioni: STEFANO MOREA 339.1795072 [email protected]

Speriamo sia uno dei pochi !

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Manifesti affissi illegalmente[/font][/color][/size][/b]

Speriamo davvero, si tratti di una rarità nel panorama delle affissioni selvagge. Crediamo infatti che proprio per le caratteristiche di questa tornata elettorale, di questi abusi non se ne dovrebbero vedere molti.
Nonostante questo, chiediamo a tutti gli utenti di questo sito, di tenere gli occhi vigili e di segnalarci (così come a fatto Salvatore), con l’invio di foto, i manifesti affissi in luoghi non autorizzati, ovviamente, a qualsiasi schieramento politico facessero riferimento.
“Non permettiamo a nessuno di peggiorare le condizioni, già precarie, del decoro urbano dei nostri quartieri” !
Grazie Salvatore !
Ferdinando Cedrone

[url=http://www.q4q5.it/modules/myalbum/viewcat.php?cid=17]Per vedere l’immagine del manifesto clicca qui .[/url]

Graffiti da deficenti !

[b][size=small][color=CC0000]Vandali Insulsi[/color][/size][/b]

La rotonda di San Luca a qualcuno non è mai piaciuta molto.

[img align=left]http://www.q4q5.it/uploads/img44282eb8d4054.jpg[/img]

Adesso va meglio? Vi piace il ritocco del deficiente che sta riempiendo di graffiti tutta la segnaletica stradale?
Pensate che l’imbecille si è persino fatto uno stampino col quale sta riempiendo di scritte PAR i nostri quartieri.
Ma lo sa l’idiota quanto costa un segnale stradale? Ma lo sa che quando lo cambieranno lo pagherà pure lui?
Ho appena fatto un esposto dai Vigili, speriamo che serva a qualcosa!
Salvatore Antoci

Breve storia del Neighborhood Watch

Quando Alessandro Molon ci ha illustrato il progetto VCO (Vicino Che Osserva), alcuni di noi si sono subito entusiasmati, mentre altri hanno manifestato delle perplessità più o meno marcate.
Per meglio comprendere quello che il VCO potrà rappresentare per noi tutti, vi propongo la breve storia del Neighborhood Watch (NW), a cui il VCO si ispira.

Il NW è nato negli Stati Uniti, come effetto collaterale dell’omicidio di Chatherine Genovese, avvenuto a Queens, New York alle ore 3:15 di notte del 13 marzo 1964.

Dopo aver parcheggiato la sua autovettura, Chatherine si stava recando a casa quando fu assalita e accoltellata da Winston Moseley . Gravemente ferita, chiese disperatamente aiuto, riuscì a scappare dal suo aggressore e tentò di raggiungere la sua abitazione. Nonostante parecchie persone si fossero svegliate e stessero alle loro finestre, l’aggressore inseguì la sua vittima, la raggiunse fuori dalla portata visiva dei primi testimoni, la violentò per circa mezz’ora, la derubò e infine le inferse la pugnalata fatale. Solo a questo punto un testimone chiamò la polizia che intervenne prontamente. Chatherine fu trasportata in ospedale dove morì poco dopo.

Dall’investigazione emerse che un totale di 38 persone avevano assistito a parte dell’aggressione, anche se nessuno si era trovato in una posizione e in condizioni tali da assistere al dramma nella sua interezza. Molti magari non avevano compreso la gravità dei fatti a cui stavano assistendo, ma alcuni sicuramente, per indifferenza o per omertà, avevano omesso di prestare soccorso o di chiamare la Polizia.

Le circostanze dell’omicidio, e l’indifferenza dei numerosi vicini che avevano assistito al crimine senza intervenire in alcun modo, furono stigmatizzati in un infuocato articolo di Martin Gansberg pubblicato sul New York Times del 27 marzo 1964. Egli distorse in vario modo i fatti, accusò di viltà i 38 vicini di Chatherine che avevano assistito all’aggressione e raccomandò che si esplorasse il nefando fenomeno psicologico che sarebbe divenuto noto come “bystander effect” o “Sindrome di Genovese”.

Il “bystanders effect” è quel fenomeno di apatia che porta il testimone di un fatto criminoso o di una emergenza a non intervenire in aiuto alla vittima se sono presenti altre persone, mentre lo farebbe se fosse da solo. In pratica, in presenza di altre persone, ciascuno pensa che qualcun altro interverrà (o che sicuramente tra i presenti c’è qualcuno più qualificato di lui) e si sente pertanto esonerato dal dovere di intervenire in prima persona.

L’articolo di Martin Gansberg, nonostante la scarsa aderenza alla verità, ebbe un notevole impatto sull’opinione pubblica: la Polizia modificò radicalmente il proprio sistema di chiamate d’emergenza, mentre in alcune comunità i residenti si coalizzarono e formarono i primi programmi di NW.

Dopo la spontanea ma difficoltosa fase iniziale, il fenomeno del NW è stato istituzionalizzato e, da più di trenta anni ormai, è una realtà affermata che riscuote grande successo in tutti gli Stati Uniti. Sia i cittadini sia le Istituzioni sono ben coscienti dell’importanza che questo programma riveste per la sicurezza dei quartieri.
Il NW è gestito ed offerto direttamente dai Distretti di Polizia nelle grandi metropoli, dal Dipartimento di Polizia nelle città medie e dall’ufficio dello Sceriffo nei paesi e nelle piccole comunità ed è uno dei tanti esempi americani di sinergia tra le Istituzioni locali, le Forze dell’Ordine e i cittadini che assicura un elevato grado di protezione alle varie comunità. Ovviamente è su base assolutamente volontaria, per cui ogni quartiere (e all’interno del quartiere ogni residente) è libero di aderirvi o meno.
Gli aderenti al NW non sono dei Vigilantes che fanno la ronda notturna; essi sono piuttosto cittadini sensibili che prestano attenzione alle attività sospette che avvengono nel loro quartiere e le riportano prontamente alle Forze dell’Ordine e agli altri membri. Con questo metodo, si è riusciti a bonificare dei quartieri ad alto tasso di criminalità e a ridare fiducia e sicurezza agli abitanti onesti.

La collaborazione tra i residenti e le Forze dell’Ordine ha avvicinato i cittadini alle Istituzioni, ha incrementato il senso civico e il senso di appartenenza, ha fatto diminuire il senso di paura e di impotenza che noi tutti proviamo nei confronti degli eventi criminali, e ha fatto rinascere la solidarietà e il senso della comunità persino nei sobborghi-dormitorio delle grandi città.
Dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, il NW è divenuto parte integrante del programma di sicurezza nazionale, l’Homeland Security, voluto dal presidente Bush.

Il programma è una grande risorsa per le Forze dell’Ordine, che dispongono ora di una capillare rete di “sensori” dislocata sul territorio; i pattugliamenti preventivi o gli interventi “a crimine già commesso” possono essere ridotti in favore di interventi mirati atti ad interrompere un crimine mentre questo viene commesso.

Ma il vantaggio principale del NW è indubbiamente quello di essere un ottimo deterrente. I criminali hanno capito che le loro malefatte in una comunità aderente al programma, hanno meno probabilità di andare a buon fine, per cui molti di loro girano alla larga dai quartieri contrassegnati da uno dei seguenti segnali:

[img align=left]http://www.q4q5.it/uploads/img44270889566a2.jpg[/img]

Dagli Stati Uniti il programma è stato esportato anche in Canada, in Gran Bretagna, in Australia e in Nuova Zelanda. Spero che presto a Latina potremo aggiungere un nuovo capitolo italiano alla storia del Neighborhood Watch.

Salvatore Antoci

Vigilanza stradale per i nostri bambini

[b][size=small][color=330033][font=Verdana]Pubblichiamo la seguente importante segnalazione di una nostra carissima utente[/font][/color][/size][/b]

Gentile Freddy, sono davvero contenta che il Sig. Cannatelli abbia segnalato il problema della vigilanza stradale in luoghi logicamente e notoriamente esposti a particolari rischi, specie per i nostri bambini. Sono oggi attenta a questa problematica nell’interesse dei miei nipotini, ma nel recente passato lo sono stata in quanto operatore sociale. Ho avuto durante la mia attività lavorativa, nonostante tante esperienze difficili ed amarissime, la fortuna di vivere un felice momento istituzionale durante il quale la soluzione del problema della vigilanza davanti alle scuole è stata garantita da diversi cittadini anziani pensionati. Con tanta voglia di rendersi ancora utili e con la particolare attenzione e sensibilità che l’età in genere acuisce, la stragrande maggioranza di quelle persone ha rappresentato per i bambini ed i loro genitori una garanzia di maggior sicurezza all’ingresso ed all’uscita da scuola e molto spesso un amico, un vero ed attento “nonno”. Ho conosciuto personalmente alcuni di quegli anziani che erano presenti sempre, puntualmente, in ogni situazione atmosferica e ne conservo un ricordo prezioso. E’ vero che veniva loro erogato un piccolo contributo spese che, infine, costituiva una modestissima integrazione di pensioni ridicole, ma l’attività da essi svolta valeva mille volte tanto! Non so che fine abbia fatto quell’iniziativa; a sentire le lamentele del Sig. Cannatelli credo che se ne sia persa traccia, come del resto di tante altre che in passato indicavano il Comune di Latina come un Ente spesso all’avanguardia nella gestione di alcuni servizi. Ma tant’è, il più delle volte si tende a rinnegare il” vecchio” pur di dare un minimo risalto ad un “nuovo” che spesso è privo di inventiva e di attenzione ai veri bisogni delle persone.
Cordiali saluti da Mir

Avvocati in USA

Argomento e tema assai diffuso negli USA: Gli Avvocati!

Questo è un estratto dal libro americano “Disorder in the Court”.

Sono frasi che sono state dette realmente davanti al giudice in tribunale, parola per parola, e raccolte dai reporter…

[b]A[/b] per avvocato e [b]T[/b] per testimone, tradotto dall’inglese:

A: Quando compie gli anni?
T: Il 15 luglio.
A: Di quale anno?
A: Tutti gli anni.
(Mio commento … quando uno ha ragione ha ragione..)

A: Questa amnesia…concerne tutta la sua memoria?
T: Si.
A: E come influenza la sua memoria?
T: Mi dimentico.
A: Si dimentica. E può farci un esempio di qualcosa che ha dimenticato?
(deficiente…)

A: Quanti anni ha suo figlio?
T: 38 o 35, mi confondo sempre…
A: E da quanti anni abita con lei?
T: 45 anni.
(????????)

A: Cosa fu la prima cosa che le disse suo marito appena svegliato?
T: Mi disse: “Dove sono Cathy?”.
A: E perchè lei si arrabbiò?
T: Io mi chiamo Susan.
(:-D)

A: Il bambino allora fu concepito l’8 agosto?
T: Si.
A: E cosa stava facendo in quel momento?
(Questo avvocato crede ancora alla cicogna…)

A: Avete tre bambini, vero?
T: Si.
A: Quanti maschi?
T: Nessuno.
A: E c’erano delle femmine?
(ma che ebete…)

A: Come finì il suo primo matrimonio?
T: Con un decesso.
A: E’ finito con il decesso di chi?
(ma è scemo scemo o fa solo finta?)

A: Può definirmi la persona che ha visto?
T: Era di statura media e aveva la barba.
A: Era un uomo o una donna?
(eh si, esistono anche quelle…)

A: Tutte le tue risposte devono essere orali, okay? Quale scuola hai frequentato?
T: Orali.
…..

[b]Coi Dottori come testimoni …[/b]

A: Dottore, quante autopsie ha fatto su persone decedute?
T: Tutte le autopsie che ho fatto erano su persone morte.
(per fortuna!)

A: Si ricorda a che ora ha cominciato l’autopsia?
T: Verso le 8:30 del mattino.
A: E il signor Dennington era già morto in quel momento?
T: No, stava seduto sul tavolo e si chiedeva come mai io gli stessi facendo un’autopsia…
(qui l’avvocato ha fatto finta di non sentire la risposta…ma…)

A: Dottore, prima di cominciare con l’autopsia, ha provato il polso?
T: No.
A: Ha misurato la pressione sanguigna?
T: No.
A: Si è assicurato che il paziente non respirasse?
T: No.
A: E’ possibile allora che il paziente fosse ancora vivo mentre lei faceva l’autopsia?
T: No.
A: E come fa ad esserne così sicuro dottore?
T: Perchè il suo cervello stava in un vaso sopra il mio tavolo.
A: Poteva il paziente nonostante ciò essere ancora in vita?
T: Si, è possibile che fosse ancora in vita e stesse praticando la professione di avvocato da qualche parte…
(Questa risposta costò al dottore 3000 dollari di multa per oltraggio alla corte. Li pagò senza battere ciglio, ma con soddisfazione…)

Dal Forum al giornale !

Di seguito pubblichiamo la pagina 10 del quotidiano il Territorio, che oggi, come ogni settimana, è dedicata allo speciale settimanale Q4-Q5 curato dallo staff del nostro portale.
Come potete vedere, l’articolo nasce dalla spunto fornito dalle discussioni del forum (Insegnare oggi) aperto da Raffaella (una utente del nostro sito) e da ella stessa scritto.
Da parte del sottoscrtto solo un breve “cappello” d’apertura e un piccolo ma, credo, importante commento sulla questione relativa al forno scoppiato in q5.
Nell’articolo di Raffaella, si invitano gli insegnanti a prendere parte a queste importanti discussioni, e si spera che dal dialogo che seguirà, si potrà mettere sempre più in evidenza, l’importanza e la necessità di maggiori confronti tra insegnanti, studenti e genitori.
A mio parere, per una questione annosa come questa, se riuscissimo a migliorare la situazione solamente dello 0,1 % sarebbe già qualcosa.
Complimenti, quindi, a Raffaella per aver avuto il coraggio di aprire ed alimentare questo forum e complimenti anche a tutte le persone che hanno commentato ed aggiunto interessantissimi elementi di discussione allo stesso.

Ferdinando Cedrone

[img]http://www.q4q5.it/uploads/img4426e127256e2.jpg[/img]

Rotonde e viabilità

Ho letto con grande interesse la mail inviata dal Sig.Malinconico inerente la pericolosità del comportamento di “tutti”,termine che ritengo assolutamente ingiustificato,allorchè si circola nella zona comprendente il sottopassaggio, la rotonda e l’inizio di Viale P.L. da Palestrina.
In proposito, pur riconoscendo che senza alcun dubbio molti automobilisti e conducenti di motocicli hanno un comportamento temerario, disattento e scarsamente propenso ad agire nell’interesse della sicurezzaq altrui,devo osservare che talvolta delle responsabilità di confusione e disastri sono anche di chi si occupa di viabilità.

Fin dall’apertura del sottopassaggio mi sono chiesta ripetutamente “chi” avesse progettato quella rotonda a ridosso del sottopassaggio stesso, con svincoli stretti e ad angolo acuto più o meno individuabili in tempo utile,con segnaletica orizzontale quantomeno confusa e “dulcis in fundo” con tante ornamentali ed alte erbacce che contribuiscono non poco ad impedire la corretta visibilità.

La mia curiosità è adesso appagata, ma ciò non impedirà a me ed a tanti altri di continuare a giungere alla rotonda, dopo una salita e quindi per forza di cose non a 10 Km/h ,e di dover contemporaneamente ed in frazione di secondi: frenare, controllare che non arrivi a tutta velocità qualcuno da destra (anche se avrebbe il segnale di dare precedenza) e scansare abilmente il marciapiede che circonda una rotonda esageratamente grande per la posizione in cui si trova.
Detto questo e dopo aver ribadito il mio apprezzamento nei confronti di chi è attento alla sicurezza di tutti, debbo aggiungere che sono stata molto colpita qualche giorno fa dalla visione di operai che lavoravano alacremente alla posa in opera dei marciapiedi sulla strada che collega via Goya alla rotonda adiacente l’ufficio del Tesoro. Un lavoro imponente, di cui mi sfugge però l’urgenza se ne paragono la necessità a quella più volte rappresentata dai residenti della q5. Non nego che mi sono molto innervosita ma infine ho riso molto quando ho visto che per l’inaugurazione della rotonda di S.Luca si è provveduto ad asfaltare fino a 10 metri più in la’lasciando altri pochi metri di “marciapiedi”in uno stato di visibilissimo abbandono e pericolosità.

L’idea che è venuta subito in mente a tutti è quella di una persona in pelliccia e ciabatte sformate. Divertente? Forse, ma anche sintomatico di una intollerabile sperequazione tra i cittadini e di una altrettanto insopportabile approssimazione di chi decide ed opera.

Un cordiale saluto da Mir

Diserbante chimico (o comico)

Aggiornamento sul diserbante chimico

Oggi 23 marzo 2006, circa 20 giorni dell’irrorazione, osservando i nostri marciapiedi penso di poter affermare che:
1. si trattava di diserbante;
2. doveva essere scaduto o troppo diluito, poiché gli effetti non sono uniformi e in alcuni punti le erbacce sembrano più vigorose che mai.

Comunque l’effetto estetico orribile di cui parlavo (http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=284&evidenzia=diserbante)
è già visibile lungo le strade dei nostri quartieri. Posso affermare che in nessun altro luogo al mondo ho mai visto niente del genere.

Salvatore Antoci

(foto1)

[img align=left]http://www.q4q5.it/uploads/img44231b42381a7.jpg[/img]

(Foto 2)

[img align=left]http://www.q4q5.it/uploads/img44231b2e6af4f.jpg[/img]