Prima o poi dovrò conoscere Michele che, ha il piacere di polemizzare con me, senza conoscermi e conoscere come opere d'arte sono trattate. Non voglio fare elencazioni di opere 'sottovalutate' o fatti cui sono stato testimone o che conosco… ma il tono è un pò polemico, perchè cerca di sdrammatizzare – spostando sul piano della risibilità la questione – perchè se si prendesse la cosa sul serio allora occorrebbe porsi diverse domande, anche su quella "statua che statua non è"… ma anche se con il sorriso sulle labbra, per come la questione della rimozione è stata presentata, il problema del futuro di quell'opera d'arte va posta.
P.S.: Come mai quando è stato segnalato ufficialemnte e 'senza raccomandazione alcuna' , molto, ma molto tempo fà la situazione di pericolo e la presenza sul manufatto di frasi blasfeme, come pure il numero di cellulare di un presunto "pedofilo", come la mano calunniosa aveva scritto, nessuno si è interessato al problema? Forse occorreva una 'raccomandazione' anche per questo? Caso mai da un Senatore?… Questo è "il tono e lo stile" con cui sono solito raccontare le cose… che è ispirato da ascolto narrare le cose dalla gente della strada.
Tutto tace al Comune sul destino della scultura di Piazza Paolo VI, ma non è che è finita già dal "ferrovecchio"… chiediamo cortesemente a Michele o al consigliere cui fa riferimento di darci un segnale… con l'occasione di risolvere il problema della recinzione che copre la "New Curia" – caso mai mediando le controversia fra la stessa e le proprieta limitrofe e circostanti – nonché il taglio del 'fieno' del quartiere R6.
MarmaLT ha scritto: Tutto tace al Comune sul destino della scultura di Piazza Paolo VI, ma non è che è finita già dal "ferrovecchio"…
Caro mario, qualche anno fa in una ridente cittadina dei colli romani, durante la "riqualificazione" di una piazza "sparì" misteriosamente una fontana del bernini. C'è chi sostiene che la fontana si è magicamente rimaterializzata nel giardino di un noto assessore locale. La nostra scultura avrà simili poteri?
Ora te ne racconto una dui cui sono stato testimone diretto, ma 'vittima'. Anni orsono ci fu il rifacimento del tetto dell'ala destra(guardando) della Comune – per capirci quello sopra l'anagrafe – scoperchiato il tetto nella parte sottostante, coperta da uno strato di guamo di piccioni lo studio del Podestà, statuette e mezzi busti del Duce e dei simboli del Fascio, documenti e carte storiche della città ed atti vari. Fatta una segnalazione urgente ai responsabili dell'Ente per il recupero di quel patrimonio storico per la città, non ho avuto modo di capire che fine abbia fatto quel materiale, in quanto come dici tu si sarebbe dovuto 'materializzare' quanto meno in un Museo cittadino. Corrono voci, ma sono pettegolezzi, anche se 'voce di popolo metà verità'.. sai era il tempo in cui si è salvato quel cumulo di sassi che oggi è 'il Ponte del Passo dei Genovesi'.
Certo che la Fontana del Bernini, ha un valore storico forse più di quelle 'cose nostre', ma quella è la nostar storia, fatta di assenza di fontane berniniane, ma di mezzi bustri, faci e documenti dell'epoca… una fontana si può ricercare con visite presso le abitazioni degli amministratori dell'epoca, più difficile la ricerca nostrana, anche se qualcosa di vede in giro… ma come dire se originali o taroccati?
Perchè l'oblio non ci impedisca di capire che fine abbia fatto quel "ventaglio ferroso"… noi vorremmo chiederlo a quelli che hanno esaltato l'asportazione, sperando nell'oblio… ma tutto e tutti tacciono. Sono stato con due amici 'vigili' uno di questa città l'altro di altro comune, ci siamo soffermati, abbiamo ragioanto su quella 'sparizione', senza notizie sulla destinazione… quello dell'altro comune ha commentato: "Ma si rendono conto che fare simili cose (si riferiva alla rimozione del monumento) non si può farlo senza un provvedimento?". L'ho guardato un pò meravigliato… e mi son detto "forse non sono scemo io".
Ho piacere di polemizzare con il signor Mario.
La causa è giusta ma il tono e lo stile non riesco proprio ad approvarlo.
Scusate la franchezza. Saluti, Michele
Prima o poi dovrò conoscere Michele che, ha il piacere di polemizzare con me, senza conoscermi e conoscere come opere d'arte sono trattate. Non voglio fare elencazioni di opere 'sottovalutate' o fatti cui sono stato testimone o che conosco… ma il tono è un pò polemico, perchè cerca di sdrammatizzare – spostando sul piano della risibilità la questione – perchè se si prendesse la cosa sul serio allora occorrebbe porsi diverse domande, anche su quella "statua che statua non è"… ma anche se con il sorriso sulle labbra, per come la questione della rimozione è stata presentata, il problema del futuro di quell'opera d'arte va posta.
P.S.: Come mai quando è stato segnalato ufficialemnte e 'senza raccomandazione alcuna' , molto, ma molto tempo fà la situazione di pericolo e la presenza sul manufatto di frasi blasfeme, come pure il numero di cellulare di un presunto "pedofilo", come la mano calunniosa aveva scritto, nessuno si è interessato al problema? Forse occorreva una 'raccomandazione' anche per questo? Caso mai da un Senatore?… Questo è "il tono e lo stile" con cui sono solito raccontare le cose… che è ispirato da ascolto narrare le cose dalla gente della strada.
Tutto tace al Comune sul destino della scultura di Piazza Paolo VI, ma non è che è finita già dal "ferrovecchio"… chiediamo cortesemente a Michele o al consigliere cui fa riferimento di darci un segnale… con l'occasione di risolvere il problema della recinzione che copre la "New Curia" – caso mai mediando le controversia fra la stessa e le proprieta limitrofe e circostanti – nonché il taglio del 'fieno' del quartiere R6.
Caro mario, qualche anno fa in una ridente cittadina dei colli romani, durante la "riqualificazione" di una piazza "sparì" misteriosamente una fontana del bernini. C'è chi sostiene che la fontana si è magicamente rimaterializzata nel giardino di un noto assessore locale. La nostra scultura avrà simili poteri?
Salvatore
Ora te ne racconto una dui cui sono stato testimone diretto, ma 'vittima'. Anni orsono ci fu il rifacimento del tetto dell'ala destra(guardando) della Comune – per capirci quello sopra l'anagrafe – scoperchiato il tetto nella parte sottostante, coperta da uno strato di guamo di piccioni lo studio del Podestà, statuette e mezzi busti del Duce e dei simboli del Fascio, documenti e carte storiche della città ed atti vari. Fatta una segnalazione urgente ai responsabili dell'Ente per il recupero di quel patrimonio storico per la città, non ho avuto modo di capire che fine abbia fatto quel materiale, in quanto come dici tu si sarebbe dovuto 'materializzare' quanto meno in un Museo cittadino. Corrono voci, ma sono pettegolezzi, anche se 'voce di popolo metà verità'.. sai era il tempo in cui si è salvato quel cumulo di sassi che oggi è 'il Ponte del Passo dei Genovesi'.
Certo che la Fontana del Bernini, ha un valore storico forse più di quelle 'cose nostre', ma quella è la nostar storia, fatta di assenza di fontane berniniane, ma di mezzi bustri, faci e documenti dell'epoca… una fontana si può ricercare con visite presso le abitazioni degli amministratori dell'epoca, più difficile la ricerca nostrana, anche se qualcosa di vede in giro… ma come dire se originali o taroccati?
Perchè l'oblio non ci impedisca di capire che fine abbia fatto quel "ventaglio ferroso"… noi vorremmo chiederlo a quelli che hanno esaltato l'asportazione, sperando nell'oblio… ma tutto e tutti tacciono. Sono stato con due amici 'vigili' uno di questa città l'altro di altro comune, ci siamo soffermati, abbiamo ragioanto su quella 'sparizione', senza notizie sulla destinazione… quello dell'altro comune ha commentato: "Ma si rendono conto che fare simili cose (si riferiva alla rimozione del monumento) non si può farlo senza un provvedimento?". L'ho guardato un pò meravigliato… e mi son detto "forse non sono scemo io".
Comunque chi ha notizie ci faccia sapere…