Qualche giorno fa, parlando con il responsabile dell'ufficio Mobilità del Comune di Latina,
ing. Brinati, mi raccontava che quattro anni fa, quando arrivò da Bologna, rimase colpito dal
nostro territorio, ricco di bellezze naturali e paesaggistiche, dove il mare si sposa con
il Parco Nazionale del Circeo, l'imperuoso promontorio, i laghi, le dune, ecc…
Insomma, un'infinità di risorse naturali che aspettano solo di essere "sfruttate"!
In altre località che vantano ricchezze naturali come le nostre (a volte anche inferiori)
hanno sviluppato un sistema turistico sostenibile, dove la natura viene rispettata e valorizzata.
Basta pensare al nord Italia e in molte zone d'Europa, dove amanti del turismo sostenibile
percorrono migliaia di chilometri per godere quelle meraviglie che vengono pubblicizzate
attraverso le APT del luogo e con le infinite possibilità della rete internet.
Esistono diversi tipi di turisti, a noi tocca il compito di scegliere quale incentivare.
Esiste quel tipo di turismo "Usa e Getta", che "usa" il luogo che lo ospita, producendo un enorme quantità di rifiuti,
che a noi tocca smaltire e poi pretendono di arrivare con la propria auto ovunque,
producendo inquinamento acustico e dell'aria, nonché l'intasamento del traffico nelle zone "calde".
Poi, esiste il turismo "Sostenibile" che rispetta il luogo che lo ospita, utilizzando mezzi alternativi all'automobile,
che propone la presenza di strutture e servizi turistici realizzati in modo tale da non distruggere o penalizzare il panorama, il mare e l'ambiente. I villeggianti possono raggiungere il mare mediante servizi di navetta, in bicicletta e godersi il mare immersi nella natura, senza opere in cemento nelle vicinanze e senza l’eccessiva presenza degli stabilimenti balneari.
E' una vera e propria alternativa all'inesorabile abbandono del comparto industriale che in questo ultimo decennio sta chiudendo i battenti per trasferirsi in aree dove la manodopera è meno cara.
Quindi ci si presenta, sopra un piatto d'argento, la ghiotta occasione di convertire lo sviluppo industriale del nostro territorio in quello turistico, attraverso il miglioramento delle infrastrutture esistenti, la creazione di circuiti naturali e didattici con una serie di servizi di sensibilizzazione e promozione della cultura della sostenibilità e del rispetto del bene comune.
Non è necessario costruire porti o aeroporti, è sufficiente potenziare e migliorare l'attuale rete viaria e quella delle strutture adibite alla ricezione come alberghi, camping, ostelli, appartamenti, ecc…, cercando di soddisfare qualsiasi tipologia di turista che vuole conoscere il nostro territorio.
Il Trentino è un esempio di come è possibile sfruttare le risorse naturali rispettandole.
Il Trentino è una delle regioni a vocazione turistica, ospita sia d'estate che d'inverno milioni di turisti italiani e non, che scelgono di poter fare una vacanza in località rinomate come Cortina, Madonna di Campiglio, ma anche trascorrere il proprio tempo in alta quota, nei rifugi, nelle malghe, a stretto contatto con la natura, rispettando la cultura e le abitudini della popolazione che vi abita.
Eppure non tutti sanno che per andare in Trentino in aereo bisogna utilizzare l'aeroporto di Verona o quello di Venezia, per poi raggiungere le diverse località con il treno, pullman, ecc… utilzzando la vasta rete viaria che percorre ogni angolo della meravigliosa regione.
Credo che per dare un futuro dignitoso al nostro territorio ed alla gente che lo abita, sia necessaria una valorizzazione delle caratteristiche ambientali, paesaggistiche e produttive (artigianato, agricoltura), con un serio e coordinato lavoro di servizi e vigilanza.
Non tutti sanno che è in via di realizzazione una pista ciclabile che percorre l'antica ferrovia "Velletri-Fossanova" che diventerà un percorso storico-culturale che attirerà turisti da ogni parte d'Italia che potranno visitare luoghi come "L'Oasi di Ninfa", "Valvisciolo", "Sermoneta", "Fossanova", ecc..
Spetta a noi creare un collegamento che unisca questa pista con le meraviglie del nostro territorio come "Villa Fogliano", il "Parco Nazionale del Circeo", i "4 Laghi", le "Dune", il "Mare", la "Villa di Domiziano" , ecc.
Nel giro di qualche anno la nostra zona potrebbe essere presa d'esempio da altre località che devono fare i conti con lo sviluppo economico e sociale; potremo così dimostrare a tutti di aver vinto quella grande scommessa che donerà un futuro sicuro e dignitoso alle prossime generazioni, oppure scegliere se continuare nella cementificazione selvaggia, la distruzione delle spiagge che a causa delle nuove correnti originate dall'ampiamento dei porti, stanno riducendo l'arenile in piccole strisce.
A noi la scelta.
Bruno Mucci