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  1. Banzai ha detto:

    Un grandissimo applauso agli ideatori ed organizzatori dell'evento.

    Anche in questa occasione è stato possibile dimostrare che diffondere i grandi valori della democrazia e della vita comune è possibile grazie alla capacità e alla sensibilità espressa da chi ha nel cuore il futuro di questa città.

    Finalmente molti stanno capendo che "prevenire" è meglio di "combattere", lavorando nelle scuole e nelle parrocchie, luoghi dove i nostri figli apprendono e crescono.

    Come sempre la famiglia ha un ruolo prioritario all'educazione dei propri figli al rispetto e alla conservazione del bene comune, quindi credo che sia importante promuovere iniziative di sensibilizzazione affinché anche i genitori vengano chiamati in causa. 

     Grazie Salvatore e grazie a tutto il team che da mesi sta preparando questa giornata, perché dimostrate a chi ci governa che non c'è un assoluto menefreghismo da parte del cittadino, anzi la gente di Latina sente la necessità di riscoprire i propri spazi e condividerli con tutti.

    Invito gli amministratori ad incoraggiare le associazioni di quartiere a promuovere tali manifestazioni, perché solo in questo modo si tutela il patrimonio civico e sociale della nostra città.

     

    Un abbraccio

     

    Bruno 

  2. Vincenzo ha detto:

    Allegato: Laytina_Oggi_Vola_in_alto_cività.pdf

    Latina Oggi del 27 maggio 2008

     

     

  3. giucap ha detto:

    Qualche riflessione sulla manifestazione di sabato.

    Dal punto di vista organizzativo le cose sono andate bene; l'esperienza aiuterà comunque a migliorare alla prossima occasione, ché tutto è perfettibile.

    Ho visto il corteo solo da lontano: veramente un gran bel colpo d'occhio. Senza problemi ed in perfetto orario (proporrei Salvatore ai vertici di Alitalia).

    Partecipazione massiccia della Leonardo da Vinci, che però godeva del sabato scolastico, ed immagino che qualunque ragazzo preferisca una giornata all'aria aperta ad una in aula.

    La Don Milani ha scontato il giorno libero, ma era comunque presente con la Dirigente e con alcuni docenti, oltre ad una piccola rappresentanza di ragazzi.

    Gianni Rodari … non pervenuta, ma forse si è percepita la giornata come dedicata agli alunni delle medie.

    A San Luca ingresso abbastanza ordinato, poi nel "campo giochi" attenzione non proprio esaltante a presentazioni e saluti istituzionali.

    Il quiz voleva evitare di riproporre schemi scolastici "frontali", per coinvolgere i ragazzi e sensibilizzarli sui temi della manifestazione in modo ironico e divertente.

    Partecipazione percepita: circa un terzo dei presenti ha seguito il gioco, gli altri sono rimasti in gruppetti a farsi i casi propri. Saranno gli ignavi di domani? O solo semplicemente timidi? Ho sentito qualche commento da "vecchio", un po' sul cinico, che in bocca a ragazzini di 12-13 anni fa abbastanza effetto. Linguaggio masticato a casa?

    Lì per lì c'ero rimasto un po' male. Finalmente si fa una cosa diversa e, invece di prestare attenzione e partecipare, ci si chiude nella routine quotidiana, godendo semplicemente del vantaggio di non essere a scuola? 

    Poi però ho pensato: un terzo dei ragazzi, se la proporzione venisse applicata agli abitanti dei quartieri ci sarebbero settemila possibili volontari pronti a fare qualcosa per la comunità in cui vivono. In settemila si potrebbero rigirare i quartieri come un calzino! Ma anche in settecento, per la verità. Mi voglio rovinare: possibile che su oltre 20.000 abitanti non se ne trovino settanta che, anche a turno, siano disposti a dedicare una frazione del proprio tempo ad organizzare qualcosa per migliorare la situazione? Settanta sarebbe un trecentesimo degli abitanti, mica un terzo!

    Quando si gioca si fa sul serio, ci si mette in gioco. C'è stato chi ha fatto carte (dichiarazioni) false per poter entrare in squadra. Voglia di apparire? Delirio di onnipotenza? Non lo so, ma penso sia comunque meglio che nascondersi o rassegnarsi.

    Tutti i magnifici sette delle tre squadre hanno dato il massimo. L'immagine che mi è rimasta impressa: una ragazza che percorre almeno 400 metri di corsa per far volare l'aquilone, l'unico che ancora non era decollato. Col punto guadagnato ha consentito la vittoria alla sua squadra.

    Sarà passato il messaggio della manifestazione? Chi può dirlo. Sono stati gettati un po' di semini al vento, magari molti andranno persi ma qualcuno forse attecchirà, magari non domani, magari bisognerà innaffiarlo, magari servirà da base per altri semini trasportati da altri lidi.

    A me però è passato il messaggio di questi ragazzi: mettersi in gioco, lavorare in gruppo e, se c'è qualcuno che ha una marcia in più, una qualità che altri non hanno, che la metta a disposizione, senza superbia ma senza vergogna.

    Un caro saluto e un grazie a tutti i ragazzi che ci hanno creduto.

    Giulio

     

  4. renatosd ha detto:

    piccolo reportage ….

    c'è chi ha camminato troppo …

    Allegato: scarpe.JPG

    chi ha amoreggiato all'ombra …

    Allegato: albero.JPG

    e poi camminando camminando alla fine scappa ….

    Allegato: cacca.JPG

    Tornando seri per un attimo …. ho visto troppi ragazzi buttare per terra le carte delle merendine, le buste, ho visto anche rompere di proposito un aquilone poi lasciato per terra … è lunga lunga lunga la strada ancora da fare …

    renato

     

     

  5. Kla ha detto:

    Renato, è vero la strada da fare è lunga è sono certo che sarà meglio pensare di non averla mai percorsa tutta per continuare ad andare avanti con ostinazione nella direzione giusta. Prima o poi i risultati si dovrebbero vedere. Ce lo auguriamo!  O no?

    Ho visto anch'io alcune cose storte durante la manifestazione ma ho visto anche molti ragazzi fare merenda tranquilli e poi buttare la carta nei secchioni che alla fine della mattinata erano pieni.

    Ho visto anche alcuni ragazzi che sfidando il malcontento dei genitori, non volevano andare più via perchè il loro aquilone stava volando e non volevano interrompere il gioco.

    Salutoni