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  1. Salvatore ha detto:

    Al di la della legittimità o meno della concessione edilizia (di cui non so nulla) e delle preferenze personali che sono da rispettare, a mio parere i commercianti ci hanno guadagnato dalla costruzione dell'edificio. Vabbè, prima avevano il sole che gli entrava dentro i negozio, mentre adesso hanno una luce al neon… però prima avevano davanti un "prato" con ogni sorta di degrado, spazzatura e cacche di cani (che, manco a dirlo, nessuno di loro aveva la decenza di tenere pulito e rasato), mentre oggi hanno un porticato pavimentato.

    Salvatore

  2. renatosd ha detto:

    è da sempre inserito nel planovolumetrico del PPE -q4.

    Non so quali possano essere i motivi del ricorso, forse gli acquirenti non erano stati informati delle previsioni urbanistiche, ma anche questo sarebbe ininfluente … diverso è se qualcuno ha "promesso" qualcosa di diverso negli atti di acquisto allora la questione è differente, ma questa è una mia ipotesi ed in ogni caso ci sarebbe la rivalsa solo sui vecchi venditori …. mi sfugge totalmente cosa si possa imputare a chi ha realizzato li dove ci sono previsioni chiare …

    ma forse per essere sarcastaci mi verrebbe da dire che siamo talmente abituati dal veder costruire fuori dalle previsioni urbanistiche (vedasi il caso eclatante dell'oasi verde) che in q4 farlo nelle regole è ormai un illecito.

    Mi piacerebbe sapere le motivazioni del ricorso …

    renato

  3. davide ha detto:

    X Renato SD

    Non ho capito l'accenno all'Oasi Verde. Qualcuno ha forse costruito qualche manufatto nell'area della stessa? O ti riferisci al fatto che l'Oasi Verde è stata realizzata anche su aree che prevederebbero il passaggio della Mare-Monti?

    ARKAN

  4. renatosd ha detto:

    LA SECONDA CHE HAI DETTO … E TI PARE POCO …

    guardando il PRG non ci vuole molto a capire che la Mare monti ne è la spina dorsale …. va bene il non farla dopo 40 anni ma addirittura farci su altre cose è paradossale … in un paese civile non sarebbe mai accaduta una cosa simile …..

    renato

  5. Salvatore ha detto:

    In un Paese civile potrebbe accadere che un'area destinato al futuro passaggio di una strada sia intanto "sistemata", tenuta pulita e resa fruibile al pubblico. Poi quando arriva il momento si costruisce la strada. Chissà? ci siamo allineati al più civile dei Paesi, oppure la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra?

    Salvatore

  6. Stevejo ha detto:

    X quel poco che ho capito (ma potrei sbagliare…Roccia, correggimi se sbaglio)), il ricorso è stato fatto xchè il palazzo è stato costruito appiccicato a Lestrella, andando praticamente a chiudere (come luce solare e come visibilità)  vetrine e balconate pre-esistenti.

    In effetti, se questa è la ragione, i commercianti non hanno più visibilità dalla strada (x quanto riguarda i clienti), nè possono beneficiare in alcun modo della luce solare.

    Al di la delle leggi vigenti (che non so a chi daranno ragione), personalmente credo che un pò di buon senso in più non avrebbe fatto male: xchè non lasciare qualche metro in più tra il palazzo l'Estrella e il nuovo palazzo?

    E cmq, x legge, non dovrebbe essere garantita una distanza minima tra i palazzi, nel caso vi siano vetrate e finestre pre-esistenti? 

    Un salutone,

    Stefano 

  7. renatosd ha detto:

    Ti rispondo io ….

    la tipologia prevista è quella della piastra commerciale, ovvero un portico coperto con corridoi zeppi di attività commerciali. Non è previsto lo stacco delle piastre dei vari corridoi (forse si poteva prevedere un tunnel di luce come nel corridoio in mezzo al lestrella al piano primo) ma in fondo il problema non è quello. Credo di capire che chi ha acquistato i locali li ha pagati per prima fila senza sapere che in realtà erano in seconda o credendo che non si sarebbe realizzato l'ulteriore edificio. Ma questo, come dicevo è un problema tra acquirente e venditore dei locali in questione e non di chi ha realizzato dopo.

    Riguardo la tipologia è consolidata e funziona in altre realtà, purtroppo al Lestrella i locali interni patiscono tremendamente il fatto che il centro non è mai decollato come entità nel suo complesso ma si è dovuto sempre confidare nella visibilità della singola attività.

    La tipologia garantisce tutti i parametri di cui parlavi per le residenze … per le attività commerciali era previsto esattamente quel che si è realizzato ovvero l'aderenza al piano piastra… anzi a dirla tutta è un unico edificio da realizzare a stralci successivi e non un altro edificio costruito appiccicato … proprio per questo non ci vedo nulla di strano.

    renato

    PS x Salvatore: temo che sia la seconda che hai detto.

  8. Salvatore ha detto:

    A quanto ha spiegato benissimo Renato aggiungo un'altra cosa (sempre per sentito dire, ovviamente). Anche a piano terra del nuovo edificio era prevista la cosidetta "piastra commerciale", (cioè altri negozi). A causa delle vicaci proteste, il costruttore, per cercare di sedare gli animi agitati (e forse considerando che il centro commerciale non ha mai decollato) ha rinunciato alla realizzazione dei locali commerciali e ha lasciato tutto il primo piano aperto, con la formula dei pilones tanto cara a LeCorbusier. Io davvero non capisco il senso del ricorso al TAR; piuttosto dovrebbero essere grati di non avere altri locali commerciali davanti alla porta. A meno che non ci sono altri inghippi, o non sono state commesse delle irregolarità che noi non conosciamo.

    Salvatore