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  1. MarmaLT ha detto:

    Incredibilmente questo 'Decreto' porta la firma di Prodi… la cosa mi lascia di stucco. Non mi sarei mai aspettato dal Professore uan simile 'Caduta di livello di democrazia'. Vero è che la classe politica non dovrebbe più riuscire a stupirci e mi sorprendo che ancora mi meravigli di simili 'cadute di stile'… ma la cosa non è nuova. Faccio una domanda. Chi di voi conosce il "Piano di evacuazione in caso di incidente ad alcune industrie chimiche di Latina"?  Credo pochi, eppure lì è scitto che deve essere reso pubblico al fine di consentire l'organizzazione delle modalità di evacuazione in caso di incidente, di conoscere, a noi cittadini, i punti di concentrazione, nonchè le vie di fuga per raggiungere le zone di concentarzione, ecc… ecc… bene! Alla mia richiesta – come previsto dalla legge – di renderlo noto e programmare attività di informazione… Mi è stato risposto: " Ma perchè creare situazione d'allarme nella popolazione?". Capito di aver a che fare con persone dal cervello di gallina.. ho chiuso l'argomento. Ma la verità è che se oggi accade un incidente a una della tre industrie a rischio.. la gente morirebbe o verrebbe contaminata  senza capire come fare per evitare questo possibile periocolo di vita. Ma cosa contiamo noi?

  2. Salvatore ha detto:

    MarmaLT ha scritto:

    Incredibilmente questo 'Decreto' porta la firma di Prodi… la cosa mi lascia di stucco. Non mi sarei mai aspettato dal Professore uan simile 'Caduta di livello di democrazia'. Vero è che la classe politica non dovrebbe più riuscire a stupirci e mi sorprendo che ancora mi meravigli di simili 'cadute di stile'… ma la cosa non è nuova. Faccio una domanda. Chi di voi conosce il "Piano di evacuazione in caso di incidente ad alcune industrie chimiche di Latina"?  Credo pochi, eppure lì è scitto che deve essere reso pubblico al fine di consentire l'organizzazione delle modalità di evacuazione in caso di incidente, di conoscere, a noi cittadini, i punti di concentrazione, nonchè le vie di fuga per raggiungere le zone di concentarzione, ecc… ecc… bene! Alla mia richiesta – come previsto dalla legge – di renderlo noto e programmare attività di informazione… Mi è stato risposto: " Ma perchè creare situazione d'allarme nella popolazione?". Capito di aver a che fare con persone dal cervello di gallina.. ho chiuso l'argomento. Ma la verità è che se oggi accade un incidente a una della tre industrie a rischio.. la gente morirebbe o verrebbe contaminata  senza capire come fare per evitare questo possibile periocolo di vita. Ma cosa contiamo noi?

     

    Caro Mario,

    Dietro la mite facciata di rubicondo e infingardo curato di campagna, si nasconde una realtà ben diversa. E questo dovrebbe acquietare la tua sorpresa e la tua meraviglia.

     

    Per quanto riguarda i piani di evacuazione e la risposta idiota che hai ricevuto (perchè creare situazione di allarme?) ciò rispecchia perfettamente la nostra scarsa cultura di sicurezza.

     

    Ho lavorato per 6 anni negli Stati Uniti e i  miei figli hanno frequentato per 4 anni la scuola americana. Le esercitazioni erano una parte importantissima dell'attività scolastica: la dirigente, gli insegnanti e gli alunni facevano spessissimo ogni sorta di esercitazione. Facevano i "tornado drill" (esercitazione sul tornado) , "fire drill" (fuoco), "flood drill" (alluvione) etc. etc. I ragazzini imparavano a riconoscere le situazioni di ericolo e i relativi segnali d'allarme (sirena, campanelli, etc) imparavano a mantenere la calma, familiarizzavano con i piani di emergenza, imparavano le tecniche di sopravvivenza per le varie situazioni, praticavano l'evacuazione dell'edificio, conoscevano i punti di raccolta etc. etc.

     

    Inutile dirti l'attenzione che veniva dedicata a questi argomenti nei vari posti di lavoro che ho frequentato.

     

    Qui da noi solo recentemente qualche dirigente scolastico comincia timidamente a fare qualche esercitazione con gli alunni, ma il tutto è accolto da sorrisini di sufficiennza e da un atteggiamento di scetticismo.

     

    Salvatore