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  1. MarmaLT ha detto:

    Credo che l'idea di seguire le "varie voci" che ci raccontano la 'MetroLeggeraacostozero' e confrontarle con il 'Comitato MetroBugie', sia la cosa migliore… aderirò alla richiesta di notizie, anche perché al di là delle diverse posizioni politiche di Stabile, è uan persona intellettualemnte onesta.

  2. gidepau ha detto:

    Buonagiornata a tutti da Padova, riporto un' articolo del Gazzettino Cronaca di Venezia Mestre e' piuttosto interessante , le crepe di cui parla l' articolo le potete vedere sul nostro blog http://www.rotaiakiller.splinder.com

    saluti a tutti dal REPORTER (che riporta le notizie )

    Gino De Pauli

    DAL GAZZETTINO, CRONACA DI MESTRE – VE EDIZIONE DEL 22 MAGGIO 2008

    Tram: troppe crepe, cantieri da riaprire
    Le imprese dovranno intervenire con resine speciali per chiudere le fessure che rischiano di compromettere la corsa dei convogli

    Contrordine, i cantieri del tram devono essere riaperti. Parliamo di quelli già ultimati e chiusi, una volte per tutte, dei tratti già pronti per ospitare il passaggio dei convogli. Di quei tratti, come Favaro, che hanno fatto imbestialire i cittadini i quali hanno consumato tutta la pazienza che avevano a disposizione e hanno acceso pure dei mutui per chiederne delle dosi supplementari, oltre che per resistere alla perdita di competitività dei propri negozi e delle proprie iniziative economiche.

    Si è verificato un problema tecnico che coinvolge circa 4 chilometri e mezzo di percorso a Favaro, in via Cappuccina a Mestre, in via Rinascita e in via Paolucci a Marghera: i responsabili tecnici dei lavori per Pmv (la società comunale che realizza il tram) si sono accorti che alcuni tratti delle solette in cemento già realizzate presentavano delle crepe piuttosto evidenti. La piattaforma, insomma, non era stata costruita al meglio.

    Per un profano la piattaforma è quella striscia di cemento che appare sulle strade dove le opere sono già finite e che ospita la rotaia sulla quale correrà il tram. Il profano sa pure che quella piattaforma è un po' il cuore del sistema Translohr, marchio del gruppo francese Lohr – specializzato nella costruzione di bisarche (i grossi autotreni a due piani per il trasporto delle auto) e in genere di costruzioni meccaniche all'avanguardia come quelle per il settore militare – che ha vinto l'appalto per realizzare il tram a Mestre, uno dei suoi primi appalti in questo settore. La novità Translohr è il tram che corre su una sola rotaia, anziché su due, con maggiore comodità di viaggio per i passeggeri e minor produzione di rumore al suo passaggio. Una delle condizioni fondamentali per garantire la marcia regolare dei convogli è che la rotaia sia posata su una piattaforma liscia come un tavolo da biliardo, altrimenti i due ruotini di gomma che agganciano la rotaia, come una ganascia, rischiano di bloccarsi. Le crepe evidenziate dai tecnici di Pmv rischiano di compromettere, col tempo, la regolarità del percorso; se, ad esempio, nei periodi più freddi piove e di notte ghiaccia, quelle crepe potrebbero riempirsi d'acqua e poi venire ulteriormente allargate dal ghiaccio. Non risolvere subito il problema, prima dell'entrata in esercizio del tram, potrebbe dunque comportare costi di manutenzione improponibili e, soprattutto, blocchi del servizio, anche perché le sollecitazioni ad ogni passaggio di convoglio sono fortissime.

    Nel capitolato d'appalto che regola i rapporti tra Pmv e l'Ati (associazione temporanea di imprese costituita tra Sacaim, Gemmo, Mantovani, Altieri, Metropolitane milanesi, Net engineering e l'azienda francese Translohr) è previsto che ci possano essere alcune imperfezioni, ma per Pmv queste crepe vanno oltre i limiti di tolleranza. Le due parti sono giunte, quindi, ad un arbitrato, tecnicamente un accertamento tecnico preventivo in contraddittorio che si è da poco concluso. Il professor Carmelo Majorana, direttore del Dipartimento Costruzioni Trasporti dell'Università di Padova, ha stabilito che le osservazioni di Pmv erano corrette. Ora le imprese dovranno, dunque, riaprire i cantieri e riparare all'errore, l'intervento costerà poco più di 1 milione di euro.

    I tempi di esecuzione ancora non si conoscono, ma è probabile che i lavori debbano essere effettuati durante l'estate, prima dell'arrivo della stagione fredda. La notizia positiva è che gli interventi dovrebbero essere molto veloci e quindi i nuovi disagi per cittadini e automobilisti ridotti al minimo. In buona sostanza dovranno rimettere mano ad ogni singolo concio (lungo 33 metri) nel quale sono comparse le fessurazioni che saranno riempite con resine speciali; per sistemare ogni concio dovrebbero essere sufficienti un paio di giorni.

    Il problema, per fortuna, riguarda "solo" 4 chilometri e mezzo perché, dopo il primo lotto di lavori, sono state sostituite le aziende fornitrici del cemento e cambiate le modalità di lavorazione dei cementi, con l'aggiunta di nuovi additivi che impediscono la formazione delle crepe.

    Elisio Trevisan

  3. massimo74 ha detto:

    <<< Una delle condizioni fondamentali per garantire la marcia regolare dei convogli è che la rotaia sia posata su una piattaforma liscia come un tavolo da biliardo, altrimenti i due ruotini di gomma che agganciano la rotaia, come una ganascia, rischiano di bloccarsi.

    Ciao Gino,

    Naturalmente qui si spera che l'affermazione da te citata e qui riportata non sia valida, o quantomeno non applicabile alla nostra città.

    Quello che è certo è che i latinensi sanno benissimo che via Epitaffio -sulla quale corre la maggior parte del tragitto del tram- risente notevolmente (per quanto riguarda la complanarità del piano viabile della carreggiata) degli alberi in adiacenza della stessa. Le mastodontiche radici dei pini smobilitano, infatti, il manto bituminoso della carreggiata dopo non molto tempo dal suo rifacimento. Ricordo, infatti, che anche se verranno sradicati più di 120 enormi arbusti su via Epitaffio, ne rimarranno circa 700.

    Si spera naturalmente che "chi di dovere", abbia preso in seria considerazione tale problematica sulla SICUREZZA dei viaggiatori, e sia ricorso tempestivamente alle soluzioni più adeguate; pena, deragliamenti del vagone a non molti centimetri dal duro fusto vegetale. Tralascerei, per ovvi motivi, le eventuali conseguenze.

    Il Comitato Metro Bugia, d'altra parte, da qualche tempo, può solo auspicarlo, in quanto gli è stato negato di accedere ai documenti definitivi, già in atti al Comune. Probabilmente invece di essere considerato fonte di riflessione e miglioramento, come sarebbe opportuno per una amministrazione "virtuosa", viene considerato esclusivamente come fonte di disturbo per l' "attività" stessa del Comune.

    Se proprio non si può rinunciare a quest'opera,  (che, oltre che inutile, dannosa e tecnicamente pericolosa, si potrebbe ben definire azzardata anche per evidentissime problematiche  economico-finanziarie),  si spera almeno si voglia rimendiare ad inconvenienti così visibili e soprattutto così manifestamente noti…si spera…

    Massimo de Simone

     

  4. MarmaLT ha detto:

    Caro Massimo, siamo a Latina e non bisogna, come insegna il Presidente della Camera dei Deputati On. Fini – ben voluto in città -, "disturbare il manovratore", cosa importa poi se le riflessioni del 'molestatore' eviterebbero incidenti ai cittadini? L'unica tua gaffe è stato ricordare loro che resteranno 700 alberi su via Epitaffio… Beh! Presumo che vedremo, un film già andato in onda, la strage degli innocenti. In questa città ogni tanto si tagliano alberi pur di non ammettere che si sta sbagliando… Ricordo, a chi ne ha memoria ed ha seguito i lavori di rifacimento del marciapiede di Piazza San Marco, molti anni orsono.. Beh! Per fare in fretta, si tagliarono una trentina di lecci, che erano coevi alla realizzazione del Piazza stessa… allora fu sequestrato l'ultimo leccio rimasto e già pronti per il taglio. Il "Manovratore" del tempo, fece dire dall'agronomo che erano malati, aggiunse poi che quello sarebbe durato più o meno sei mesi. Peccato per loro, quel bel leccio, ultimo stele dell'alberatura del tempo, è lì a far ombra fra i giovani alberelli, nel marciapiede che circonda la Piazza, davanti la Farmacia S. Marco…. quello che chiamo 'il mio leccio'.

  5. Freddy ha detto:

    roccia ha scritto:
    … Allargare e rifare completamente via Epitaffio o creare una parallela con conseguente corsia riservata agli autobus che portano verso parcheggi di scambio sorvegliati o anche a casa non è mica una idea da buttare via tanto i soldi che dovevano spendere per gli espropri si spenderebbero per fare la metro.

    Roccia, forse dimentichi che i soldi per realizzare la M… , cioè il Tram, sono destinati unicamente a quell'uso, sono cioè vincolati unicamente alla realizzazione di quell'opera.

    Freddy

  6. Salvatore ha detto:

    A Padova la "rotaia killer" del tram (stesso modello di quello che si vorrebbe importare a Latina) ha fatto la prima vittima. Un motociclista è rimasto incastrato nella rotaia ed è deceduto in seguito all'incidente. Dopo centinaia e centinaia di feriti più o meno gravi, ecco che il pessimo prototipo ha causato la morte di una persona.

    Forse sarebbe il caso che i nostri politici rimettessero la discussione all'ordine del giorno del Consiglio Comunale (magari in prima posizione) e ne discutessero davvero.

    Salvatore

  7. Kla ha detto:

    Concordo Salvatore, sul fatto che devono rimettere in agenta in Consiglio Comunale il progetto denominato "metroleggera", anche per ciò che è accaduto a Padova e soprattutto perchè è un progetto che vale 140 milioni di euro di denaro pubblico e che non può essere più denominato a costo zero dal momento che il Comune ha già aperto un mutuo di DUEMILIONITRECENTOQUARANTADUEMILAEURO Euro (sulle spalle dei cittadini ignari) per annullare errori commessi nel Piano Economico Finanziario. 

    Considerato che l' Amministrazione di Latina  ultimamente dimostra sempre più interesse allo sviluppo di piste ciclabili e alla possibilità di incentinvare l'uso dei mezzi a due ruote, non può non prendere in  considerazione un riesame per abbandonare un progetto con impatti negativi in termini economici, di sicurezza e sull'ambiente. 

    Meglio sarebbe adottare Bus ecologici facendoli transitare in corsie preferenziali. Questi Bus  potrebbero essere impiegati in una rete di percorsi molto più ampia anzichè linee di percorsi limitati come quelli previsti dal tram. Un progetto del genere costerebbe sicuramente meno che il progetto capestro denominato "metroleggera".

    Salutoni

     

  8. il_vice ha detto:

    Salvatore ha scritto:

    A Padova la "rotaia killer" del tram (stesso modello di quello che si vorrebbe importare a Latina) ha fatto la prima vittima. Un motociclista è rimasto incastrato nella rotaia ed è deceduto in seguito all'incidente. Dopo centinaia e centinaia di feriti più o meno gravi, ecco che il pessimo prototipo ha causato la morte di una persona.

    Forse sarebbe il caso che i nostri politici rimettessero la discussione all'ordine del giorno del Consiglio Comunale (magari in prima posizione) e ne discutessero davvero.

    Salvatore

     

    E' senza dubbio doverosa l'attenzione su una circostanza luttuosa come questa … spero, però, che questo non condizioni il doveroso dialogo che deve aprirsi sulle modalità di realizzazione dell'opera, soprattuto dal punto di vista della sicurezza, in quanto non abbiamo elementi certi sulla dinamica di quanto avvenuto a Padova.

  9. Kla ha detto:

    Salvatore a quanto detto prima aggiungo che contrariamente a quanto fatto in altre città per progetti così grandi, come per esempio Mestre, l'Ammistrazione di Latina ha fatto dei passi per portare avanti il progetto senza mai ascoltare i cittadini coinvolgendoli in conferenze pubbliche informative.

    Il comitato "MetroBugia" sta continuando ad informare tutti senza nessuna esclusione e continerà a farlo.

    Per saperene di più:

    http://www.malamministrazione.it/index_file/Translhor.htm

     

    Salutoni

     

    Claudio Ennas

    Segretario comitato "METROBUGIA" 

     

     

     

     

  10. Freddy ha detto:

    Claudio, per correttezza bisogna riconoscere che alla conferenza del 30 Nobembre scorso "La verità sulla Metro", ha partecipato il consigliere comunale Gianni Chiarato, anche pres. della commissione lavori pubblici, e questo lo dobbiamo riconoscere.

    Che poi la Sua presenza sia stata ininfluente, e che fondamentalmente non abbia modificato minimamente la testardagine (su questo specifico tema) dell'amministrazione comunale, questo è un altro discorso.

    Freddy

  11. Kla ha detto:

    Freddy , hai fatto bene a ricordarlo ma non era una conferenza organizzata dal Comune di Latina ma da Massimo De Simone, http://www.q5q5.it e associazione Quartieri Comnnessi (il comitato MetroBugia non si era ancora costituito), ciò che intendo io è proprio questo L'Amministrazione di Latina rispetto ad altre città come Mestre per esempio fa poco e niente per mantenere informati su tutto il progetto i cittadini.

    Ricordo anch'io che Chiarato fu l'unico Consigliere di maggioranza che venne è intervenne alla conferenza e gliene rendo merito. Anche secondo me non fu molto utile il suo intervento che non chiarì quasi nulla su ciò che il Comune avesse veramente intenzione di fare.

    Grazie Freddy per avermelo ricordato ed avermi permesso di chiarire.

    Salutoni

     

     

  12. il_vice ha detto:

    La circostanza per cui Chiarato non fu assolutamente utile rende evidente il fatto che se altri non sono intervenuti l'hanno fatto, con molta probabilità, perché non c'era molto che potessero dire.

    E' di tutta evidenza che il progetto sia stato voluto e congegnato da un ristretto gruppo di persone e che costoro non hanno coinvolto a dovere tutti gli altri che dovevano sapere dell'iniziativa. Di recente, alcuni consiglieri sono andati a Padova per valutare tutte le problematiche relative al progetto affinché qui a Latina se ne valutassero gli impatti.

    Ciò non toglie che prima che si esegua qualsiasi lavoro per quest'opera, che non potrà che avere un sicuro impatto (non necessariamente negativo) sulla città di Latina, sarebbe opportuno informare doverosamente i cittadini ed ascoltare eventuali istanze in merito.

  13. Baol ha detto:

    Sarebbe opportuno documentarsi, agire con cognizione di causa ed informare i cittadini ascoltandone le istanze, PRIMA di firmare convenzioni e quant'altro… Prima di assumere alcun genere di impegno ed avviare iter con leggerezza… un detto dice che la stalla si deve chiudere prima che i buoi siano scappati.

  14. Freddy ha detto:

    Gianni, il fatto che ammetti che le decisioni siano state prese da un gruppo ristretto di persone e che queste non hanno informato a dovere tutti gli altri consiglieri fa onore alla tua onestà intellettuale ma al tempo stesso rappresenta una grave ammissione.

    Spero converrai pure sulla considerazione che per un opera da 140.000.000 di euro, sarebbe stato non solo opportuno informare bene almeno i consiglieri più interessati (e Gianni Chiarato dimostrò con molta franchezza di non esserlo in maniera adeguata) ma anche la cittadinanza tutta, attraverso dibattiti, incontri e quant'altro accade in tutte le collettività dove il principio base non è il bene della maggioranza o dell'opposizione ma dei cittadini.

    Ad ogni modo, spero e mi auguro che prima o poi a qualcuno venga in mente che quei pazzoidi del comitato metro bugia che non hanno nulla di meglio da fare che mettersi a scartabbellare tutte le carte per capire come stanno realmente le cose, hanno ancora qualcosa da dire a questa amministrazione della quale qualche politico intelligente (che pure sicuramente c'è) potrebbe farne davvero tesoro.

    Noi li abbiamo invitati (tutti) ad ascoltarci, loro non sono venuti….ma noi non ci siamo offesi e se loro ci invitassero farebbero ancora in tempo e rimedierebbero ad una brutta figura nei confronti di tutti i cittadini.

    Questo è ovviamente solo il mio personalissimo pensiero.

    Pensi di poter fare qualcosa?

    Con simpatia,

    Freddy

  15. Salvatore ha detto:

    il_vice ha scritto:

    La circostanza per cui Chiarato non fu assolutamente utile rende evidente il fatto che se altri non sono intervenuti l'hanno fatto, con molta probabilità, perché non c'era molto che potessero dire.

    E' di tutta evidenza che il progetto sia stato voluto e congegnato da un ristretto gruppo di persone e che costoro non hanno coinvolto a dovere tutti gli altri che dovevano sapere dell'iniziativa. Di recente, alcuni consiglieri sono andati a Padova per valutare tutte le problematiche relative al progetto affinché qui a Latina se ne valutassero gli impatti.

    Ciò non toglie che prima che si esegua qualsiasi lavoro per quest'opera, che non potrà che avere un sicuro impatto (non necessariamente negativo) sulla città di Latina, sarebbe opportuno informare doverosamente i cittadini ed ascoltare eventuali istanze in merito.

     

    Caro Gianni,

    il vizio insanabile del tram di Latina sta nel metodo:

    Il corretto metodo per fare un'opera pubblica (specie un'opera pubblica di questa portata, di grande impatto economico, ambientale, urbanistico, sociale…) dovebbe essere il seguente:

    • Accurato studio della problematica e individuazione delle esigenze (possibilmente coinvolgendo i cittadini, le associazioni…);
    • Indivduazione delle varie soluzioni possibili; 
    • scelta della soluzione migliore (possibilmente sempre coinvolgendo i cittadini o, quanto meno, informandoli);
    • Stesura del progetto dettagliato;
    • ricerca dei finanziamenti;
    • esecuzione dell'opera.

    Qui invece è accaduto il contrario:

    • è giunta notizia di un finanziamanto che era appena stato rifiutato dalla città di Bologna;
    • stesura in fretta e furia di un progetto al fine di "intercettare" il finanziamento (mi piace immaginare che il progetto è stato buttato giù da un Geometra del Comune nel corso di una lunga notte insonne, ma non ho le prove);
    • il progetto così raffazonato è stato presentato a chi di dovere;
    • il progetto raffazzonato è stato accetatto, e Latina si è ritrovata a dover "gestire" un progetto nato male, e sviluppato peggio;
    • poi, già che c'eravamo, si è pensato di "condire" il tutto coi soliti contratti capestro fatti ad esclusivo beneficio di Società costituite ad arte per mungere la "vacca" (cioè noi ignari cittadini, il cosidetto popolo bue,  imbonito da altisonanti promesse di metropolitane a costo zero), e a tutto vantaggio di pochi "amici e parenti".

    Chi non vuol vedere questa realtà (che è davanti agli occhi di tutti e che è stata spiegata molto bene dal comitato Metro Bugia) o è estremanete ingenuo, o è in malafede, o è accecato dal bagliore "ideologico".

    Salvatore

  16. il_vice ha detto:

    Cari Freddy e Salvatore,

    convengo su molto di quello che avete detto tranne che sulle conclusioni che molto spesso il comitato Metrobugia ha esternato alla stampa locale: la Metro (il Tram) non lo vogliamo!

    Molto di ciò che ha scritto Salvatore rispecchia il mio modo di fare e lo condivido appieno; tuttavia, ripeto, non posso condividere l'assoluta ed incondizionata decisione del comitato di non voler realizzare un'opera del genere.

    Saluti

  17. Salvatore ha detto:

    Caro Gianni,

    il comitato Metro Bugia non ha mai detto di non volere il tram o la metropolitana. Anzi, noi abbiamo semppre sostenuto che Latina avrebbe un gran bisogno dell'una o dell'altra opera. Purchè progettate e realizzate a regola d'arte. Noi non vogliamo QUESTO tram che (come ampiamente dimostrato) sarebbe una autentica iattura per la città.

    Salvatore

  18. massimo74 ha detto:

    Le parole di Freddy e Salvatore rispecchiano fedelmente anche il mio pensiero. Soprattutto sul modo di organizzare la realizzazione di qualsiasi opera pubblica, anche di dimensioni non così grandi come questo tram, espressa così bene da Salvatore, circa la quale, una buona parte dei nostri politici, mi pare siano con tutta probabilità nella più totale oscutità, con grave danno di tutti noi.

    Inoltre, vorrei ribadire ancora una volta, la considerazione cardine del Comitato Metro Bugia, da cui discende tutto il resto. Ne abbiamo parlato molte volte tra noi ed espresso abbondantemente anche sulla stampa.

    Il Comitato vede con estremo interesse e favore la realizzazione di opere pubbliche a Latina comune e provincia, soprattutto per quanto riguarda le opere di trasporto, così manifestamenti carenti nel territorio.

    Pur tuttavia questo non deve far esimere l'amministrazione a considerare ogni singola opera nella sua complessità, predispondendo una accuratissima analisi costi-benefici.

    Per l'opera tram ciò non è stato fatto. Il Comitato Metro Bugia ha svolto tale lavoro al posto del Comune, con tenacia, volontà e anche qualche capacità, arrivando a dei risultati credibili da cui sono scaturiti serie problematiche e relativi quesiti. Quesiti a cui questa amministrazione, ma neppure l'opposizione che incredibilmente ancora non ha espresso nemmeno un parere sull'opera tranne qualche si, bè, ma, forse, di alcuni rappresentanti), non ha mai risposto. Del perchè ognuno potrà formare la propria personale opinione, naturalmente.

    In conclusione: E' errato, quindi attribuire al Comitato Metro Bugia, l'epiteto: "il tram non lo vogliamo", ma bensì: "non vogliamo QUESTO tram."

    Non ci siamo fermati qui. Abbiamo anche proposto alternative: magari, come dice spesso Kla (che ringrazio :), un giro sul sito http://www.malamministrazione non farebbe poi tanto male.

    Massimo de Simone

    Pres. comitato Metro Bugia