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  1. MarmaLT ha detto:

    Vediamo di fare il punto della situazione… personalmente ritengo che più che allargare le aree sosta sarebbe utile un multipiano interrato cioè due piani sotto terra e sopra un bel parco… d'altra parte se la città deve ediventare la meta dei proprietari dei panfili del futuro porto di Foce verde, mica immaginate che prendano la MetroLegegra… loro i soldi li hanno, lasciano una Merceders al parcheggio della stazione e prendono il Pensdolino con cui raggiungono tutte le città dle Nord e del Sud… salvo che non vengano con il jet privato o i voli dell'aereoporto Comani. Ma indipendentemente da questa visione futuristica, si deve davvero pensare ad un parcheggio  multipiano se si vuole immaginare una fruibilità decente della Stazione Ferroviaria. Per la città poi ribadisco che l'aiuola fra via Don Morosini e via Cairoli, potrebbe essere idonea ad un immaginabile analogo parcheggio sotterraneo, come pure quello dell'ex area ospedaliera, ora parcheggio San Benedetto che risolverebbero insieme tutto il problema della sosa nel Centro Storico… Si è parlato in una discussone recente dell'area del parco San Marco… anche lì si è suggerita una soluzione di parcheggi interrati… I costi, viene da chiedersi? beh! L'imprenditoria  non disdegnerebbe di vedersi aggiudicare le aree per fare parcheggi  con la possibiltà di sfruttarli per un tot  nuero di anni a prezzi concordati e di mercato.

    Sarebbe interessante che sull'argomento si esprimesse Massimo 74, cui manderò questo messaggio.

  2. Banzai ha detto:

    Caro Giuseppe,

    mentre discutiamo di parcheggi, metro, aeroporto, info-point, ecc. cercando di valutare cosa è meglio per la nostra città, alcuni ragazzi della nostra associazione (Diaphorà) sono costretti ad andare a Formia per poter salire sul treno, perché in questo "CAPOLUOGO" di provincia l'elevatore di proprietà delle Ferrovie dello Stato che si trova nella nostra stazione è "GUASTO" da quasi DUE MESI!

    Allora mi domando, perché Ettore, ragazzo disabile di 15 anni in carrozzina, lunedì scorso per andare a Bologna in un ospedale ha dovuto farsi accompagnare a Roma con l'auto perché i responsabili delle FS hanno risposto alla mamma che non si sapeva quando l'avrebbero aggiustato?

    Perché Carlotta, ragazza di 19 anni in carrozzina, non può recarsi a Roma per assistere alle lezioni per lo stesso identico motivo?

    Mentre noi ci rovelliamo la mente sui massimi sistemi, vengono a mancare i più elementari diritti per chi già fa degli sforzi enormi per sentirsi integrato in questa società.

    In quanto ai parcheggi, penso che sia pazzesco, "infierire" su chi sceglie il treno per recarsi al lavoro. Invece di incentivare l'uso di mezzi pubblici, aumentiamo il carico!

    E' pazzesco! Si fa una politica economica che penalizza chi sceglie il mezzo più ecologico.

    Il parcheggio deve essere GRATUITO proprio per PREMIARE i pendolari che utilizzano il treno, mettendoli in condizioni di viaggiare sempre meglio e poter arrivare alla stazione con facilità e convenienza.

     

    Buona giornata

     

    Bruno 

  3. stefano ha detto:

    Beh. Io aggiungerei che forse con i 140 milioni preventivati per il tram fino allo scalo si potrebbe pensare invece di costruire una stazione FS all'autolinea.
    Questo si che sarebbe ancora più (eco)logico.

    Saluti 

  4. massimo74 ha detto:

    Credo anche io che qualche parcheggio sotterraneo a Latina vada fatto.Anche ad un piano andrebbe bene. A due piani anche è fattibile, ma con aggravio dei costi, considerato anche la particolare condizione idrogeologica di Latina. In ogni caso tecnicamente tutto si può fare, basta accordarsi bene con il privato e affidargli la gestione del parcheggio (in questo caso certamente a pagamento) per un determinato periodo, come ipotizzato anche da Mario. Per quanto riguarda la risoluzione dei problemi di traffico in centro, sarei un pò più titubante. Mi spiego. Immaginiamo un parcheggio sotto il parco San Marco o sotto il parcheggio dell'ospedale. Questi sarebbero senz'altro utili per la zona cui insistono (cioè la zona ospedale appunto) nella quale si fa comunque molta difficoltà a parcheggiare, ma non credo possa servire per diminuire il traffico del centro.

    Ogni parcheggio credo che a Latina vada studiato per servire strettamente la parte confinante ad esso o poco più. Pochi parcheggerebbero in un posto a più di 1 km dal punto di interesse. Anzi, considerato le abitudini dei latinensi, anche a più di 100 metri. Si, a Latina siamo abituati (mi ci metto anche io a volte) ad entrare con la macchina direttamente dentro il luogo di interesse. Ci lamentiamo sempre, ma poi siamo disposti a girare 10 minuti in macchina, pur di non lasciare la nostra fedele compagna a pochi passi.

    Come esempio si potrebbe portare il parcheggio vicino l’Hotel Europa a 50 metri dal Comune che non è mai completamente pieno, eppure le macchine per parcheggiare continuano a girare intorno a Piazza del Popolo.

     

    Per quanto riguarda il parcheggio a pagamento della Stazione, credo che anche questo -come d'altronde previsto dalla convenzione capestro del 19/9/2007- possa ricadere nella perversa logica di essere costretti a favorire a tutti i costi e il più possibile il tram.

     

    Ciao.

     

    Massimo de Simone

     

  5. MarmaLT ha detto:

    Penso che quelle aree citate – ex ospedale Civile ora parcheggio San Benedetto, dietro al Questura, l'area fra Via don Morosini e Cairoli Nonchè quella del Parcxo San Marco – potrebbero svolgere una importante funzione nella ipotesi di eliminazione della sosta in Corso Matteotti, per via della MetroLeggera, così quello del San Benedetto… Poi c'è quello del San Marco legato alal utenza Ospedale Civile. l'obiezione che sollevi sullo scarso utilizzo di quelli a pagamento è legato ad altri aspetti, cioè quello della vigilanza da parte della Polizia Municipale… Ora leggevo che sommando tutti i capoluoghi di provincia italiani, sono state elevate diecimilioni di 'multe', pari a 18 multe al minuti, ora se questo dato è vero, e non c'è ragione di dubitarne,, anche a Latina, c'è da immaginare che lavorando 12 h al giorno, pari a 720 minuti per giornata, moltiplicato x 18 'multe'/minuto, a Latina si eleverebbero da parte dei vigili urbani circa 12.960 (dodicimilanovecentosessanta) 'multe' al giorno.  La statistica della Fondazione ACI 'Filippo Caracciolo', precisa che la media della somma per multa è € 68,00 per cui a Latina l'introito, derivante dalle 'multe' assommerebbe a € 881.260. davvero un bell'introito considerato che gli Ausilairi del Traffico, parrebbe che fanno un bell'incasso da soli, ma loro lavorono 'con importi più modesti'. Una somma pazzesca se si calcola poi le giornate di lavoro effettive potrebbero assommare in 200 giornate pro capite per i vigili.. la somma sarebeb da capogiro. Allora si potrebbe fare tutto con quell'introito… ma la scelta di tartassare il cittadino per far cassa non è condivisibile, salvo che assistere allo spettacolo indecente delle doppie file legalizzate.. e non siamo Roma e … mentre noi ci arrabbattiamo a discutere di strade, marciapiedi, auto in sosta, segnaletica danneggiata da imbecilli con la mamma sempre incinta in Germania, in Inghilterra, in Olanda si sperimenta il "modello Monderman", del Shared Space,  con le c.d. 'strade nude' senza segnaletica, senza semafori e senza marciapiedi.. tutta affidato alla educazione ed al rispetto reciproco fra gli utenti… bene la incidentalità sarebbe calata del 44%. Ma forse lì c'è maggiore educazione e la Polizia Locale, mantiene un controllo dell'intollerabile meglio che quì.

     

     

  6. MarmaLT ha detto:

     Da BOLG Olanda: Dall'Olanda ecco un'incredibile notizia, delle nuove regole di circolazione rispetto a quelle che tradizionalmente siamo abituati a rispettare: far sparire cartelli e marciapiedi, regna l'anarchia. E' questo l'innovativo progetto e alquanto bizzaro di Hans Monderman, un ingegnere olandese che sta tentando, al momento con successo, di ridisegnare i tradizionali schemi di viabilità.

    La soluzione è nel caos, nessuno spazio con cartelli, regole precise, semafori, linee perimetrali e marciapiedi, ma un unico spazio in cui tutti sono chiamati a partecipare e quindi a stare attenti. Perchè non pensare ad uno spazio che sia di tutti i mezzi di trasporto e non, come i pedoni e le biciclette, oltre che le signore automobili ? Il progetto denominato 'Shared space' (spazio condiviso) ha riscosso cosi' tanto successo da essere adottato dall'Unione Europea, dopo l'Olanda, sono arrivati infatti alla stessa conclusione, Germania, Belgio, Danimarca e Inghilterra. Sembrerà assurdo ma proprio in questo modo si sono verificati meno incidenti lo dimostra il pioniere olandese di questa rivoluzione, la provincia della Frisia dove quasi tutto è stato spiazzato via con l'unica regola rimasta, la precedenza  da destra. Centinaia di cartelli stradali spariti, dei 15 sono rimasti solo 3 semafori. Con questa soluzione a Drachten gli incidenti si sono più che dimezzati. A Makkinga, dove da nove anni sono  sparite anche le striscie pedonali gli incindenti si sino ridotti vicino allo zero.
    Secondo lo stesso ideatore con tante regole perdiamo la nostra capacità di comportamento responsabile mentre il sapere che esiste un pericolo costante e l'insicurezza ci rende più attenti: "Se non sai esattamente chi ha diritto di circolare quando ci si trova in una strada senza cartelli e strisce, tendi a cercare lo sguardo d'intesa con gli altri utenti della strada, riduci automaticamente la velocità e tendi a prestare più attenzione".
    Non oso pensare cosa avverebbe in Italia se ci mettessimo a far piazza pulita di cartelli stradali e semafori ! Riusciremmo davvero a circolare meno veloci ?
    Riusciremmo davvero a cercare uno sguardo di intesa con l'autobilista difronte ?
    Il probelma è se noi siamo in condizione di gestire spazi condivisi… vogliamo parlarne?

    ————–

    "I popoli non dovrebbero aver paura dei propri governi, sono i governi che dovrebbero aver paura dei propri popoli." Thomas Jefferson

     

  7. Salvatore ha detto:

    Caro Mario,

    noi siamo ancora all'ABC della civiltà (anzi, siamo alle aste rette). Altro che spazi condivisi; con la nostra inciviltà e con la nostra propensione all'illegalità chissà che succederebbe. Gli spazi condivisi lasciamoli ai popoli civili, da noi ci vuole il manganello, altro che gli spazi condivisi.

    Salvatore