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Tariffe sui rifiuti alle stelle, ecco i responsabili.

Da: cappelletti
Data: 07/23/08 10:08:37
Oggetto: Cittadini sudditi

 

Un problema più politico che amministrativo. Da quando sono state recapitati i bollettini per la T.I.A.
da parte della Latina Ambiente S.p.A, visti gli importi, i cittadini hanno potuto constatare la negligenza e l’incapacità amministrativa del sindaco e della sua maggioranza. E’ bene che i cittadini sappiano i nomi di coloro che
hanno votato la delibera di consiglio comunale n.18 del 6/5/2008 che ha fissato la tariffa e determinato l’ammontare degli importi che Latina Ambiente ha fatturato per l’anno 2008.
Per Alleanza Nazionale (Pdl): il Sindaco Vincenzo Zaccheo, Pasquale Maietta, Giovanni Di Giorgi, Giovanni
Chiarato, Angelo Tripodi, Salvatore De Monaco, Marilena Sovrani, Andrea Palombo, Nicola Gioia, Cesare Bruni.
Per Forza Italia (Pdl): il Presidente del Consiglio Comunale Nicola Calandrini, Raimondo Tiero, Ivano Di Matteo,
Vincenzo Malavaso, Rosario Cecere, Corrado Lucantonio, Giuseppe Di Rubbo, Michele Nasso, Sandro Boccatonda, Gianfranco Antonnicola, Mario Giulianelli.
Per l’UDC: Massimiliano Carnevale, Alessandro Carnevale.
Per il Movimento per l'Autonomia – Alleati per il Sud: Silvestro Messina.
Per il Gruppo misto: Giancarlo Palmieri.
La Latina Ambiente S.p.A. ha semplicemente applicato le tariffe che i sopra citati consiglieri comunali, con in testa il sindaco, hanno votato.
L’Amministrazione Comunale di Latina a fronte di una crescente protesta è
dovuta tornare sull’argomento, in particolare per quanto riguarda la categoria dei commercianti, letteralmente massacrata da incrementi tariffari spropositati.
La prima proposta avanzata ai commercianti da parte del sindaco, consistente nella rateazione del pagamento in 24 mesi, è assolutamente senza senso.
Il pagamento rateale può costituire una soluzione quando ci si trova di fronte ad annualità pregresse non pagate che devono essere definite, ma introdurre un meccanismo di rateazione di  24 mesi sull’importo del 2008,
quando poi nel 2009 e nel 2010 ci si ritroverà di fronte ai rispettivi pagamenti annuali ed allo stesso identico problema di difficoltà nel farvi fronte, è assolutamente irragionevole.
Il vero problema è rappresentato dal costo del servizio; le tariffe possono diminuire se diminuisce il costo del servizio.
Pertanto, soltanto attraverso una seria ed approfondita analisi dei costi della Latina Ambiente S.p.A. e del piano economico-finanziaro che viene proposto annualmente dalla società, si può arrivare alla determinazione di
tariffe eque.
Questo controllo e questa analisi devono essere svolti fin da adesso per poter rivedere e ridurre, fin dall’anno prossimo, le assurde tariffe deliberate dall’attuale maggioranza.
Noi della Destra affermiamo che il vero nodo è quello politico, perché ’attuale maggioranza ha completamente abdicato al proprio ruolo, che è quello di controllare e verificare la gestione della Latina Ambiente S.p.A., in modo da consentire la determinazione di tariffe eque.
In tal senso il sindaco verifichi attentamente, come socio di maggioranza, il bilancio e soprattutto alcuni costi, come quelli relativi al consiglio di amministrazione, alle consulenze, agli appalti, alle spese di rappresentanza
e per le sponsorizzazioni.
Il Comune ha il 51% della società, ha propri rappresentanti all’interno del Consiglio di Amministrazione, nominati direttamente dal sindaco, ed è del Consiglio Comunale la competenza della determinazione delle tariffe: eppure nulla è stato fatto e viene fatto per tutelare i cittadini, anzi il sindaco ed i suoi consiglieri comunali deliberano tariffe decisamente onerose.
Il sindaco Vincenzo Zaccheo, gli amministratori da lui nominati all’interno della Latina Ambiente, i suoi assessori ed i suoi consiglieri comunali, appaiono avere un rapporto di sudditanza nei confronti dei soci privati
della Latina Ambiente S.p.A.
A tal proposito La Destra rinnova la denuncia effettuata nel documento datato 23 aprile 2008 e recapitato a suo tempo al sindaco e agli assessori, al presidente del Consiglio Comunale ed ai consiglieri, nonché inviato a più
di mille cittadini di Latina per e-mail.
Infatti, nell’agosto del 2006 il Comune di Latina ha prestato alla Latina Ambiente S.p.A. circa 6milioni di euro che dovevano essere restituiti entro il 31 dicembre 2006. Questo non è avvenuto, anzi la giunta comunale con delibera n.102/2008 del 28/02/2008 ha deciso di recuperare il suddetto credito, già ampiamente scaduto, attraverso operazioni di compensazione con eventuali debiti che andranno a maturare negli anni da parte del Comune di
Latina verso la Latina Ambiente.
Lo stesso sindaco è stato determinante con il suo voto (presenti e votanti 6 assessori su 12) per approvare la
delibera. La Destra ha chiesto: l’immediata revoca della delibera,  e che i soci di parte privata della Latina Ambiente S.p.A. finanzino  la società per la quota di loro spettanza (49%).
E’ evidente come il sindaco e la sua maggioranza abbiano fatto una scelta di
campo, certamente non dalla parte dei cittadini.
Coordinamento cittadino
La DESTRA

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Nessuna risposta

  1. il_vice ha detto:

    La presa di posizione della DESTRA di Latina è assolutamente più iniqua di qualsivoglia aumento contestato. Nella realtà, ed a ben leggere nel messaggio se ne captano (appena) i destinatari, il problema riguarda le attività commerciali e produttive e non tanto i cittadini in generale.

    Le tariffe pagate dalle attività commerciali e produttive sono state, negli anni passati, ingiustificatamente basse rispetto al reale utilizzo dei servizi d'igene ambientale da parte di detti utenti in particolare le multinazionali presenti sul nostro territorio. Ciò, sicuramente, ha inciso sulle tariffe applicate all'intera collettività. Questo ultimo aspetto non è certamente accettabile ed ecco la ratio del provvedimento adottato dalla maggioranza.

    Mistificare una tale situazione  diffondendo confuse informazioni che indicano aumenti indiscriminati è assolutamente scorretto e connota l'azione politica della DESTRA come misera polemica demagogica. L'immagine che ha dato di se la DESTRA in questa circostanza è tipica di chi suole mettere al muro i condannati alla fucilazione pubblica (l'elenco nominativo ne è la dimostrazione).

    Giovanni Catania

  2. bax ha detto:

    « E' una fortuna che la gente non capisca il nostro sistema bancario e monetario, perche’ se lo facesse, credo che scoppierebbe la rivoluzione prima di domani» Henry Ford, fondatore della Ford Motor Company  

    La ‘privatizzazione’ del nostro paese trova le sue origini negli anni ottanta e novanta (quando in Italia imperversava il tormentone di mani pulite), tramite accordi segreti presi al bordo del panfilo Britannia il 2 giugno del 1992. In quegli anni Ciampi era governatore della banca d’Italia e durante il suo mandato il debito pubblico salì dal 62,40% al 118,40%. La carriera di quest’uomo, soprattutto nel periodo successivo alla guida in bankitalia (presidente del consiglio, superministro dell’economia, presidente della repubblica), dimostra quali siano i poteri che realmente comandano in Italia ed il vero valore della politica. Dopo aver spremuto fino all’inverosimile lo Stato, dal 1992, grazie alla speculazione valutaria e all’uscita dallo SME della lira, i poteri finanziari esteri si sono comprati tutte le ricchezze italiane con lo sconto del 40%. Con la firma del trattato di Maastricht, sempre nel 1992, inizia anche un’ulteriore periodo di guadagno per il sistema bancario perché il debito pubblico in 10 anni, dal 1994 al 2004, verrà portato dal 124,5% al 103,8% per permetterci di entrare nell’euro. La privatizzazione fù ovviamente concertata dal Fondo Monetario Internazionale, che, come aveva fatto in altri paesi, voleva privatizzare selvaggiamente e svalutare la nostra moneta, per agevolare il dominio economico-finanziario dell'élite. L'incarico di far crollare l'economia italiana venne dato a George Soros, un cittadino americano che tramite informazioni ricevute dai Rothschild, con la complicità di alcune autorità italiane, riuscì a far crollare la nostra moneta e le azioni di molte aziende italiane. Soros ebbe l'incarico, da parte dei banchieri anglo-americani, di attuare una serie di speculazioni, efficaci grazie alle informazioni che egli riceveva dall'élite finanziaria. Egli fece attacchi speculativi degli hedge funds per far crollare la lira. A causa di questi attacchi, il 5 novembre del 1993 la lira perse il 30% del suo valore, e anche negli anni successivi subì svalutazioni. Le reti della Banca Rothschild, attraverso il direttore Richard Katz, misero le mani sull'Eni, che venne svenduta. Il gruppo Rothschild ebbe un ruolo prominente anche sulle altre privatizzazioni, compresa quella della Banca d'Italia. C'erano inoltre stretti legami fra il Quantum Fund di Gorge Soros ed i Rothschild. Su Soros indagarono le Procure della Repubblica di Roma e di Napoli, che fecero luce anche sulle attività della Banca d'Italia nel periodo del crollo della lira. Soros venne accusato di aggiotaggio e insider trading, avendo utilizzato informazioni riservate che gli permettevano di speculare con sicurezza e di anticipare movimenti su titoli, cambi e valori delle monete. Nel 1995 Soros ricevette la laurea honoris causa dall’università’ di Bologna. Durante questi anni Amato trasformò gli Enti statali in Società per Azioni, valendosi del decreto Legge 386/1991, in modo tale che l'élite finanziaria li potesse controllare, e in seguito rilevare. Che stesse cambiando qualcosa, gli italiani lo capivano dal cambio di nome delle aziende, la Sip per esempio era diventata Telecom Italia e le Ferrovie dello Stato erano diventate Trenitalia. Il decreto legislativo 79/99 permise la privatizzazione delle aziende energetiche. Nel settore del gas e dell'elettricità apparvero numerose aziende private, oggi circa 300. Dal 24 febbraio del 1998, anche le Poste Italiane diventarono una S.p.A. In seguito alla privatizzazione i costi postali sono aumentati a dismisura ed i lavoratori postali vengono assunti con contratti precari. Oltre 400 uffici postali sono stati chiusi, e quelli rimasti aperti appaiono come luoghi di vendita più che di servizio. Le nostre autorità giustificavano la svendita delle privatizzazioni dicendo che si doveva "risanare il bilancio pubblico", ma non specificavano che si trattava di pagare altro denaro alle banche, in cambio di banconote che valevano come la carta straccia. A guadagnare sarebbero state soltanto le banche e i pochi imprenditori già ricchi (Benetton,Tronchetti Provera, Pirelli, Colaninno, Gnutti e pochi altri). Le nostre aziende sono state svendute ad imprenditori che quasi sempre agivano per conto dell'élite finanziaria, da cui ricevevano le somme per l'acquisto. Il piano per il controllo di Telecom per esempio aveva la regia nascosta della Merril Lynch, e della Chase Manhattan Bank. Dopo dieci anni dalla privatizzazione della Telecom, il bilancio è disastroso sotto tutti i punti di vista: oltre 20.000 persone sono state licenziate, i titoli azionari hanno fatto perdere molto denaro ai risparmiatori, i costi per gli utenti sono aumentati e la società è in perdita. Infine è interessante notare una curiosa coincidenza. La maggior parte dei politici che hanno ricoperto incarichi al ministero del tesoro, hanno precedentemente lavorato per conto delle banche internazionali (le chiamano consulenze) ed hanno a turno rivestito i ruoli politicamente più prestigiosi. Ciampi (Governatore bankitalia, ministro per l’economia, presidente della repubblica), Draghi (direttore generale del tesoro, presidente comitato per le  privatizzazioni, governatore bankitalia), Padoa Schioppa (ministro del tesoro ed ora presidente del FMI!!!!) ecc, ecc, ecc. Il problema politico non è ovviamente una prerogativa italiana, ma riscontrabile in tutti quei paesi ‘industrializzati’ dove il tentacolare potere della plutocrazia bancaria detta tutte le più importanti direttive economico-sociali. E' inoltre importante tenere a mente che questo è un problema trasversale. Destra e Sinistra sono le identiche facce della stessa medaglia. Il sistema dei partiti e la loro interminabile diatriba è una delle grandi armi di distrazione di massa in mano al potere forte. Un’ avvincente siparietto che viene instancabilmente proposto ai telespettatori ed elettori di mezzo mondo.. 

    da Piero Sanna "La moneta come strumento di dominio" 

  3. davide ha detto:

    Bravo Catania, ottima strategia!

    Le multinazionali stanno scappando dalla provincia di Latina e cosa fanno i consiglieri di maggioranza? Gli aumenta in modo sproposito la TIA…

    E questi sono di centro-destra? E questi sono uguali a quelli del governo, che tutti i giorni ci fanno 2 maroni così dicendo che hanno ridotto le tasse, tolto l'ICI ecc., mentre il governo Prodi metteva le mani nelle tasche dei cittadini?

    Consiglio a Berlusconi di andare a vedere come stà mettendo le mani nelle tasche dei cittadini la giunta Zaccheo.

    Se questi sono per la riduzione delle tasse….

    ARKAN

    p.s. Attenzione: post leggermente tagliato dal moderatore per l'uso di un linguaggio non consono

  4. il_vice ha detto:

    Non vedo cosa c'entri la questione 'riduzione tasse' con l'applicazione della 'tariffa' per un servizio. Come noto, quest'ultima è legata al reale utilizzo da parte dell'utente e non può e non deve essere vincolata al ricatto morale della delocalizzazione.

    Caro Arkan, stai pur certo che se le multinazionali se ne vanno non è certo per la TIA ma piuttosto per l'alto costo del lavoro in Italia, l'assoluta rigidità del mercato del lavoro nonché (e direi, soprattutto) per il fatto che sono cessati i contributi della Cassa per il Mezzogiorno.

    Queste aziende, ma anche tante altre, hanno sfruttato in modo indiscriminato il territorio senza creare una contropartita in cambio; questo non può essere considerato un discorso antiaziendalistico bensì è una considerazione di carattere puramente sociale … se vogliamo socio-economica.

    Esiste una condizione nota a molti studiosi di varie discipline scientifiche che si chiama 'entropia' e che prevede il più o meno lento ma progressivo perimento delle cose (in particolare delle risorse naturali); affinché un'attività (di qualunque genere: economica, sociale, ecc.) sia considerabile 'sostenibile' questa non può non tenere in debita considerazione il fatto che seguiranno generazioni future che hanno diritto di trovare le medesime condizioni che ci sono oggi e, magari, anche migliori.

    Un'ultima cosa: ti consiglio di moderare il linguaggio che non è assolutamente adeguato ai toni accettati su questo portale. Grazie!

  5. Giovanni ha detto:

    oggi 25 luglio ore 9 sul lungomare di latina i secchioni sono ancora stracolmi di immondizia sono arrivate delle  bollette da capogiro ecco il sevizio che viene offerto in piena estate spero che queste bollete servano i lezione