Archivio Giornaliero: Luglio 20, 2008

Cusani e De Monaco offendono la memoria dei nostri figli

Latina, 16- 07 -08  È con indignazione che ci sentiamo di commentare le esternazioni rilasciate da Armando Cusani e da Salvatore  De Monaco pubblicate sulla stampa locale odierna.Leggendo le loro dichiarazioni apprendiamo che i nostri giovani si diletterebbero nel correre ubriachi per strada sino a notte fonda .Ma quante vittime, gli domandiamo, si sono registrate nella provincia di Latina a causa dell’alcol Cusani a distanza di 10 mesi dalle elezioni scopre finalmente il tema della sicurezza stradale, a tal punto da invocare maggiori controlli. Si ricorda a costui che almeno un anno e mezzo fa la scrivente associazione chiedeva proprio all’attuale presidente della provincia, di presidiare il territorio anche a mezzo della polizia provinciale. Per tutta risposta quest’ultimo sosteneva che ciò avrebbe significato militarizzare le strade provinciali.I nostri giovani avranno pure le loro colpe, certo è che Cusani e De Monaco hanno il dovere istituzionale di garantire ordine e sicurezza! Citiamo oggi Emanuele, Mirko, Eros, Tiziana, Daniele, Maurizio, Rita,  (e potremmo citarne tanti altri) che, quando sono stati uccisi per strada innocenti, non erano ubriachi. Forse De Monaco prima di parlare, infangando la memoria dei nostri figli, dovrebbe farsi un esame di coscienza.

Oggi può ben pensare di chiedere scusa a tutte le famiglie che ha offeso

 

Il Vice Presidente Nazionale

Giovanni Delle Cave

160 Km/h su strada urbana non è solo un reato colposo

Latina, 20- 07-08

 

      La scrivente Associazione, dopo l’ennesimo gravissimo incidente della strada avvenuto questa notte, a Roma, in corrispondenza del medesimo incrocio in cui meno di due mesi fa venivano uccisi, in circostanze pressoché identiche, i giovanissimi Ale e Chiotty, che ha coinvolto, stavolta, tre giovani, uno dei quali, Rocco Trivigno, deceduto sul colpo, gli altri due ridotti, allo stato, in gravissime condizioni, vittime della dabbenaggine del cretino di turno, nell’esprimere cordoglio alle famiglie dei malcapitati, annuncia che si costituirà parte civile nel processo contro il cittadino moldavo responsabile di quanto accaduto, senza trascurare di valutare la sussistenza di eventuali profili di responsabilità a carico dell’Amministrazione comunale capitolina, sotto il profilo di causalità omissiva, stante il reiterarsi di gravi episodi di incidentalità nel suddetto tratto di strada, segnatamente nella fascia oraria notturna, nella quale sono del tutto mancanti controlli da parte della polizia municipale. 

      La triste circostanza ci porta ad ammonire il legislatore affinché non indugi oltremodo nella strada che conduce alla conversione del decreto legge sulla sicurezza, scongiurata la tentazione di qualificare i reati stradali quali reati “colposi” per definizione, non suscettivi di destare allarme sociale.

      Dalla magistratura ci si aspetta invece, anche in questa vicenda, la rigorosa e puntuale applicazione della Legge, non solo sotto il profilo sanzionatorio, bensì anche sotto quello della configurazione giuridica del fatto di reato, convinti che chi percorre un centro urbano a 160 km/h non possa non accettare il rischio di uccidere e/o ledere.

 

Il Vice Presidente Nazionale

  Giovanni Delle Cave