Archivio Mensile: Maggio 2008

Esco da Me, percorsi di responsabilizzazione ambientale e culturale

Da www.latinaeventi.it si apprende di una interessante iniziativa per i giovani. Il progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (L.383/2000 lett. F – Bando 2006) è realizzato in rete con gruppi di giovani da 10 a 18 anni delle province di Rovigo, Lucca, Foggia e Latina. Struttura delle attività:

I giovani coinvolti realizzeranno due percorsi paralleli di formazione propedeutica sull’uso delle tecnologie e tecniche documentarie.Parteciperanno ad attività sul campo e ad escursioni nel Lazio, finalizzate alla valorizzazione dei beni culturali ed ambientali. Produrranno reportage e documentari, da condividere via web, sulle loro esperienze di visita e sui percorsi esplorati. L’attività si svolgerà da giugno a settembre e prevede una serie di incontri formativi e di preparazione allo svolgimento delle gite.

La partecipazione è gratuita

 

Informazioni, assistenza e supporto: CIS Iniziative Sociali Cooperativa Sociale

0773.484502

347.8833599

 

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Sabato Mattina: Vola in alto civiltà!

Vi ricordiamo che la partecipazione al corteo che partirà alle  ore 9.00 dalla L. da Vinci-Morbella) e alla manifestazione che si svolgerà intorno alle 10.45 nei campi di calcio della San Luca, è aperta a tutti (giovani e adulti).

Vi aspettiamo!

Ferdinando Cedrone

Salvatore Antoci

 

SABATO 24 MAGGIO 2008

VOLA IN ALTO CIVILTA'

UMA MANIFESTAZIONE CONTRO IL VANDALISMO ED IL BULLISMO

ORGANIZZATA DA: WWW.Q4Q5.IT E DALL'ASS. QUARTIERI CONNESSI

 

Questi i motivi ispiratori dell’iniziativa che abbiamo denominata  “Vola in alto civiltà”:

Vandalismo, Bullismo, Microcriminalità, Macrocriminalità, sono a nostro parere parenti molto stretti, figli tutti di un concetto unico: la mancanza di senso civico e di legalità che attraversa tutti gli strati sociali e tutte le età della popolazione italiana.

Certamente stiamo parlando soltanto di una percentuale di Italiani, ma se facciamo un attento esame di coscienza ci accorgiamo che tali valori non sono ancora impressi nel DNA di molte persone.

Ecco che allora l’unica soluzione possibile è ricominciare dalla base, dai più piccoli, infondendo loro quei principi sui quali poggia la nostra Costituzione e i tanti anni di Repubblica Democratica, risultati però evidentemente insufficienti per realizzare una vera coscienza civile.

Bisogna far capire loro la grande differenza che c’è tra libertà ed anarchia e stigmatizzare i comportamenti incivili inquadrandoli in un contesto dal quale appare subito evidente che chi danneggia un bene pubblico o compie atti di bullismo nei confronti dei più deboli, non è un “furbo”, un “forte”, un “coraggioso”, ma semplicemente un “vigliacco”, un “imbecille” un “codardo”.

Occorrono quindi essenzialmente due cose: sensibilizzare quanto più possibile giovani ed adulti al problema e spingere le Istituzioni e le forze dell’ordine ad esercitare la loro funzione affinché possano anche garantire la certezza della pena.

Basti pensare a qualche esempio, come le cinture di sicurezza, i caschi per i motociclisti, il fumo nei locali pubblici, per accorgersi che anche gli Italiani, qualora sottoposti a stretti controlli e congrue penalità (in questo caso le multe) possano cambiare e far loro un comportamento che solo pochi anni prima era del tutto impensabile.

Noi cittadini, quindi, non possiamo far altro che esercitare il nostro ruolo di popolo sovrano, per avviare iniziative come quella in oggetto, nella speranza che vengano raccolte da chi di dovere in un clima in cui tutti sembrano essersi finalmente accorti che senza Legalità e Senso Civico, nessuna civiltà potrà mai volare in alto!

Programma:

Sarà una giornata di festa, con voli di aquiloni, giochi e altro, nella quale circa 1000 ragazzi delle prime e seconde medie dell’ Istituto Scolastico “L. da Vinci” e quelli di altri Istituti, quali “Don Milani” e “G. Rodari”, che vorranno spontaneamente aderire (frequentati in modo particolare da studenti provenienti dai quartieri Q4 e Q5 e zone limitrofe) avranno anche l’occasione di confrontarsi con gli scempi provocati da loro coetanei ma anche da alcuni adulti incivili che gettano rifiuti ingombranti lungo le strade, sui marciapiedi o fuori i cassonetti dell’immondizia e perché no, quelli legati alle affissioni selvagge dei manifesti e locandine elettorali o della vendita di immobili.

In ogni caso l’obiettivo e sensibilizzare i nostri giovani al rispetto per l’ambiente e al decoro urbano, offrendo loro l’occasione di riflettere su quanto sarebbe meglio per tutti crescere nel rispetto del bene pubblico e del prossimo.

Ci è gradita l’occasione per ringraziare il pieno appoggio delle Istituzioni, dell’ass. all’Ambiente Patrizia Fanti e delle dirigenti scolastiche Maria Rita Micheli, Annamaria Martino ed Eliana Valterio, del parroco della San Luca Don Mario Sbarigia, dello Sponsor “Supermercati SISACASSNDRA, nonché ovviamente tutto di lo staff di www.q4q5.it e dell’ass. “Quartieri Connessi”.

Chiunque altro (giovane o adulto) vorrà partecipare al corteo ed alla manifestazione sarà ovviamente gradito!

Nei dettagli:

il corteo, scortato dalla Protezione Civile, partirà dall?Istituto “L.da Vinci” (vicino il C.C. Morbella, percorrerà viale Picasso, passerà nel  sottopasso del Q5, proseguirà su v. G.P. da Palestrina (Q5), quindi su V.le Paganini ( Q4), poi nell’Oasi verde, tornerà indietro e sosterà per realizzare una breve ma istruttiva e simpatica manifestazione nei dintorni della Parrocchia San Luca. Alle ore 12.00, si tornerà tutti a scuola (o a casa) nella speranza che le immagini viste, fotografate  nelle macchinette digitali rimarranno a lungo impresse nella mente di chi deciderà di comportarsi in maniera opposta ai vigliacchi vandali.

 

Ferdinando Cedrone – dir. Portale www.q4q5.it

Salvatore Antoci – pres. ass. Quartieri Connessi

Progetto grafico della locandina e del volantino a cura di Claudio Ennas

 

Cittadinanza onoraria all’Ass. Naz. Carabinieri

Data:21/05/2008

 

Il Consiglio Comunale di Latina riunito in seduta straordinaria e solenne, a voti unanimi ha oggi deliberato di conferire la Cittadinanza Onoraria all’Associazione Nazionale Carabinieri con la seguente motivazione: "Per il benemerito servizio reso alla Patria e ai suoi fondamentali valori, per la dedizione fino al sacrificio nel perseguimento del bene comune, testimonianza di eroismo e impegno quotidiano, svolto con coraggio nei momenti più ardui e delicati della storia della Città, garantendo pace sociale e sicurezza all’opera bonificatrice dei pionieri. Con speciale ammirazione e riconoscenza". Alla cerimonia erano presenti oltre al Sindaco on. Vincenzo Zaccheo, alla Giunta ed ai Consiglieri Comunali ed al Presidente dell’ANC Gen. Michele Colavito, numerose autorità civili e militari in rappresentanza del capoluogo, della Provincia e della Regione, oltre a numerosi sindaci pontini.
Nel suo intervento il sindaco ha sottolineato il particolare significato della cerimonia nella storia della nostra città: il 19esimo Raduno, dedicato ai carabinieri caduti per la lotta al crimine, per espressa volontà del gen. Colavito è infatti anche un omaggio ai bonificatori e ai primi carabinieri che si spesero al loro fianco per edificare Latina e garantirne una ordinata crescita civile e sociale. "E’ dunque un evento "nostro" a tutti gli effetti – ha detto – perché rinsalda radici importanti, che sono patrimonio culturale e segno distintivo della comunità pontina. L’Arma dei Carabinieri è presente nel nostro territorio da prima della nascita di Littoria. La prima Stazione, all’epoca alle dipendenze della Tenenza di Velletri, venne istituita l’11 novembre 1932, ma ancor prima un drappello di carabinieri a cavallo proveniente da Cisterna fu inviato nel nostro territorio per esser impiegato in operazioni di antibrigantaggio ed anticrimine per consentire ai pionieri di proseguire i lavori di bonifica della palude. Dunque un legame che è nella storia, come del resto testimoniano anche i nomi di alcuni nostri borghi come il Podgora, ad esempio, che è anche la denominazione del Comando Interregionale dei Carabinieri, e che ricorda una eroica pagina di Storia della Istituzione scritta dai Reparti dell’Arma nella prima guerra mondiale. In questo territorio, i carabinieri sono stati protagonisti al fianco dei nostri bonificatori e con essi si sono distinti soprattutto dal punto di vista valoriale. Latina è nata come atto di pace. La guerra che qui si è combattuta e vinta è stata quella del sacrificio, del lavoro, dell’affermazione della civiltà e del progresso. Io amo dire – ha proseguito il sindaco – che Latina è una giovane città con una grande storia. Una storia che Voi, amici dell’Arma, Voi che siete portatori e custodi dei valori fondanti della nostra società, avete contribuito a scrivere con pagine memorabili. E allora: è con emozione davvero forte che mi accingo, a nome del consiglio e dell’Amministrazione Comunale di Latina, a conferire la cittadinanza onoraria all’Associazione Nazionale Carabinieri. E’ un modo per rendere più forte ed indissolubile il nostro già solido legame, per ringraziarvi di aver scelto Latina ed il territorio pontino per questo evento importante, per rendere omaggio alla Vostra bandiera, orgoglio e simbolo della Patria. Latina, come recita lo slogan del 19esimo Raduno, rende "Onore ai Carabinieri caduti per la lotta al crimine" e rivolge un pensiero commosso ai caduti, ai decorati, ai feriti, parte eletta dell’Arma, e ai loro familiari. Il Raduno prevede anche una giusta e doverosa attenzione verso l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Carabinieri; ente morale di grande valenza che si sforza di concretizzare quel concetto di famiglia che è nello spirito globale dell’Arma e punto forte di riferimento della tradizione e della italiana. Siete un concentrato di valori, amici carabinieri – ha concluso il sindaco. Siete a casa a Latina, qui dove genti venute da ogni parte d’Italia hanno realizzato quella globalizzazione di alte idealità che ancora oggi sono la forza della nostra comunità". Zaccheo ha concluso con un ringraziamento per tutto quello che i carabinieri fanno per l’affermazione della legalità, per garantire la sicurezza pubblica. Il Vostro – ha dteto – è un impegno che spesso va oltre il puro dovere. Ed è un impegno a tutto tondo, che non coinvolge solo i Carabinieri in servizio, ma anche quelli in congedo che proprio attraverso la Vostra associazione hanno scelto di dedicare il proprio tempo e le proprie energie in favore della collettività. Perché non è uno slogan: carabinieri si è sempre. La divisa è una seconda pelle. Dopo la votazione della delibera ha preso la parola il gen. Colavito. "Sono orgoglioso di ricevere questa cittadinanza onoraria – ha detto. Latina è una città fondata sul lavoro e sul sacrificio dei pionieri che hanno bonificato questo territorio, e di conseguenza è diretta testimonianza dei valori espressi anche dall’arma benemerita. Sono affezionato a questa città – ha continuato il Presidente – perché essa rappresenta con le sue istituzioni un argine importante contro la criminalità organizzata".

Il Generale Michele Colavito ha concluso il suo intervento conferendo alla Città di Latina la qualifica (deliberata dal Comitato Centrale dell’ANC) di Socio d’Onore dell’Associazione per "la particolare disponibilità, la sensibilità e l’affetto espressi dalle Istituzioni Cittadine e dalla sua gente nei confronti dell’Associazione Nazionale Carabinieri". Un pensiero è andato in chiusura al Primo Caporal Maggiore del secondo Reggimento Alpini di Cuneo Andrea Tomasello, definito da Colavito "l’ultimo dei martiri sacrificati per la pace e la fraternità dei popoli".

Parco San Marco: Progetto di riqualificazione

Visto che l'argomento trattato non interessa solo il territorio della Terza Circoscrizione del Comune di Latina ma interessa tutta la città in quanto luogo di aggregazione sociale e non solo… vi invio il comunicato riguardante una delibera approvata in Consiglio Circoscrizionale. Ringrazio anticipatamente tutti gli utenti del portale WWW.LATINA-TREZZA.IT che grazie al servizio di invio sms gratuiti ha segnalato tutta una serie di problematiche riguardanti il Parco!!

 

COMUNICATO STAMPA PARCO SAN MARCO

Il Consiglio Circoscrizionale della Terza Circoscrizione “Latina EST” ha approvato in data 19.05.2008 una proposta di delibera che vuole dare delle indicazioni per il progetto della riqualificazione riguardante il Parco San Marco.Infatti il Comune di Latina attraverso i suoi tecnici dell’ufficio verde pubblico stanno iniziando a preparare un progetto di riqualificazione che dovrà essere presentato all’ufficio cassa, depositi e prestiti per il cambio di destinazione di un mutuo di 400.000 € (iva compresa).La richiesta era stata presentata dal Consigliere Circoscrizionale Trezza Gianluca appartenente al gruppo di Alleanza Nazionale, il quale dopo varie sedute della Commissione Circoscrizionale lavori pubblici-verde pubblico, cercando di far capire l’importanza e l’efficacia di questo documento che andava a rispecchiare le esigenze dei cittadini che mi erano pervenute grazie anche al sito internet da me gestito www.latina-trezza.it il quale si occupa si raccogliere e segnalare tutte le problematiche dei cittadini.La commissione circoscrizionale ha coinvolto anche l’Assessore Maurizio Guercio il quale si è dimostrato molto disponibile ad un confronto con la Circoscrizione e fornendo elementi utili,La commissione ha svolto anche una riunione non ufficiale, svolta con i tecnici che hanno dato modo a noi di un’ulteriore confronto su questo importante tema, mostrandosi persone con un alto grado di professionalità.Dopo il seppur non tanto breve passaggio della Commissione che attraverso i suoi consiglieri ha ampliato i punti presentati dal Consigliere Trezza Gianluca si è provveduto all’approvazione del documento con voto unanime per poi passare all’approvazione per il parere definitivo del Consiglio Circoscrizionale.Gli interventi deliberati dovranno essere da guida ai nostri tecnici che devono sin da subito rispondere a tutte quelle esigenze dei cittadini che vogliono che quel Parco inizi finalmente a vivere attraverso tutta una serie di interventi che sono stati richiesti.Aggiunge Trezza: il mio compito non finisce qui perché ora si dovrà avviare il processo di riqualificazione che dovrà partire nei tempi più rapidi possibili ( si prevede entro primavera 2009) e se ciò non si dovesse verificare individuarne le cause e le responsabilità in modo da mantenere un rapporto di massima correttezza con i cittadini. 

IL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE

 

    Premesso che il Parco San Marco , per le sue notevoli dimensioni e per la sua configurazione stessa rappresenta, per la Circoscrizione “Latina EST”, un grande riferimento di aggregazione sociale, ludico e sportiva;

  • Premesso che ad oggi il progetto originario sul Parco stesso non è stato ultimato, lasciando uno stato di degrado e di utilizzo limitato rispetto alle sue grandi potenzialità;
  • Premesso che ad oggi il Parco presenta una situazione di pericolo in quanto presenti varie situazioni di seguito elencate: una conca che deve trovare ancora una sua funzione, stato dei marciapiedi in alcuni punti danneggiati o mancanti, assenza di cestini dei rifiuti che rende l’area del parco sporca, accessibilità ardua da parte dei diversamente abili, mancanza di vegetazione che caratterizza i parchi, fontana area parcheggio Via Porfidi non funzionante, mancanza di controllo da parte le forze di Polizia Municipale per scoraggiare e prevenire la frequentazione del parco ai tossico dipendenti e tutta una serie di lievi interventi;
  • Vista la richiesta di deliberazione del Consigliere Circoscrizionale Trezza Gianluca sui punti da lui riportati ed integrati con proposte di altri consiglieri, approvata dalla commissione circoscrizionale LL.PP. in data 15.05.2008
  • Considerato che l’Ass. Guercio Maurizio è stato presente alla Commissione Circoscrizionale –  Lavori Pubblici, Edilizia Scolastica, Verde Pubblico, Urbanistica, Arredo Urbano tenutasi in data  28/04/2008 dove ha ampiamente illustrato il progetto della variante in oggetto dichiarando la disponibilità di un mutuo di 400.000 euro(iva compresa);
  • Considerato altresì che la Commissione tutta, esprimendo parere favorevole su detta proposta, ha proposto di chiedere all’Amministrazione di tener conto della seguente deliberazione;
  • Visto il parere del Responsabile Amministrativo circa la regolarità tecnica;

 

D E L I B E R A  

di proporre all’Amministrazione di tener conto dei punti di seguito elencati in fase di elaborazione del progetto di riqualificazione del Parco San Marco:  

    Bonifica della Conca presente all’interno del Parco San Marco;

  • Rifacimento dei marciapiedi e pavimentazione nei punti dove risulta danneggiato;
  • Creazione di un Parco Giochi per Bambini accessibile anche ai Diversamente Abili;
  • Progettazione di un percorso podistico all’interno del Parco;
  • Istallazione di più cestini dei rifiuti nei vari punti del Parco;
  • Istallazione delle panchine dove danneggiate o mancanti;
  • Istallazione di distributori di kit per Cani composto da paletta, sacchetto di plastica e spatola in cartone;
  • Collocazione di un “Punto di Ristoro” all’interno del Parco;
  • Progettazione per trasformare la “Conca” in “Fontana Artistica” ;
  • Imboschimento del Parco attraverso alberi e siepi;
  • Rendere accessibile il parco attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche
  • Qualora il progetto preveda l’istallazione di siepi dovranno rispettare i criteri di visibilità esterna;
  • Ripristino fontana area parcheggio ingresso Via Porfidi;
  • Istallazione rastrelliere per biciclette pubbliche e private nei punti di ingresso;
  • Controllo costante da parte della Polizia Municipale e rispetto della delibera sindacale denominata “chi sporca paga”;
  • Istallazione servizi igienici;
  • Recinzione del parco che deve avvenire esclusivamente a seguito della riqualificazione dell’area interna;

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Corso di Arte Presepiale

L'ASSOCIAZIONE PRESEPISTICA PONTINA COMUNICA CHE PER PROBLEMI OGANIZZATIVI QUEST'ANNO IL CORSO AVRA' INIZIO SABATO 24 MAGGIO ALLE ORE 16,00 PRESSO LA PARROCCHIA SANTA DOMITILLA VIA DE CHIRICO, 9 TEL 333.2239329

Travaglio ed il ‘caso Schifani’.

Data: 05/20/08 18:48:06
Oggetto: Travaglio ed il 'caso Schifani'.

 

Invio per coloro che hanno interesse a capire le cose… l'intervento di Marco Travaglio sul 'Caso Schifani'…Buona lettura

Mario Bernardis

"Buongiorno a tutti. Iniziamo questo appuntamento settimanale. Sono un po' inesperto in questa materia e quindi spero che la cosa venga bene, ma verrà meglio nelle prossime settimane. Io vorrei sfogliare con voi i giornali della settimana per mostrare quali sono i problemi che affliggono l'informazione dei quali tutti noi, tutti voi credo, siamo molto preoccupati. Parto da un caso che mi ha coinvolto ma che, in realtà, non è il mio caso: si chiama "caso Schifani" anche se molti l'hanno chiamato "caso Travaglio". Dieci giorni fa sono stato da Fabio Fazio a raccontare alcune cose già presenti in alcuni libri mai querelati e in alcuni articoli querelati da Schifani che però ha perso la causa perché un giudice ha stabilito che tutto quello che aveva scritto di lui l'Espresso era sostanzialmente vero, non c'era alcuna diffamazione. Quella sera, come già mi era capitato sette anni fa quando ero andato a presentare un altro libro nelle stesse identiche condizioni da Daniele Luttazzi, è intervenuta la prima gallina che fa l'uovo, sempre in questi casi, cioè l'allora ministro e ora capogruppo del Popolo della Libertà provvisoria Maurizio Gasparri il quale ha dichiarato che ci sarebbero state delle conseguenze politiche. Per un attimo mi sono domandato "fanno dimettere Schifani?", in realtà volevano far dimettere me da non so cosa e far cacciare tutti i capi possibili e immaginabili della Rai come se io avessi chiesto il permesso o addirittura avessi ricevuto ordini dai capi della Rai, figuriamoci, per dire quelle cose. Mi ha molto colpito il fatto che tra i più solerti a intervenire contro il fatto che avessi raccontato una cosa vera, documentata e già nota, c'è stato il direttore di Rai3 Paolo Ruffini, già noto per aver collaborato alla chiusura del programma di Sabina Guzzanti "Raiot" – anche lì perchè si dicevano troppe cose vere tutte insieme. Ha dichiarato che ho "gratuitamente offeso la seconda carica dello Stato". Effettivamente era gratis, perché nessuno mi ha pagato per farlo. In realtà, Ruffini ha un conflitto di interessi quando parla di Schifani. Forse nessuno, o pochi, lo sanno ma Paolo Ruffini non è [solo] omonimo dell'ex ministro democristiano e dell'ex Cardinale di una certa Palermo anni Settanta: è il figlio del ministro e il nipote del Cardinale. Ma di più: la mamma del direttore di Rai3 Ruffini è la sorella dell'On. La Loggia che non è omonimo dell'attuale parlamentare di Forza Italia (che era socio di Schifani e di Nino Mandalà, poi condannato per mafia, nella famosa società Siculabroker tra la fine degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta): è proprio lui! Praticamente, Ruffini è il nipote di La Loggia. Quindi, le storie della Siculabroker gli basterebbe fare un giro di opinioni in famiglia per conoscerle…        E quando afferma che io non posso raccontarle in televisione… diciamo che sta dicendo che non dovrei rinvangare certe storie di famiglia. Della sua famiglia. Si chiama conflitto di interessi, anche se in questo caso Berlusconi non c'entra, ma nessuno l'ha fatto notare. Pazienza! Meglio sapere con chi si ha a che fare, chi parla e chi dirige la rete progressista della Rai; poi ci sono anche le reti dirette dal centrodestra. A quel punto cos'è successo? Nessuno ha chiesto a Schifani conto e ragione di quello che è nei documenti ma, in compenso, hanno cominciato a chiedere conto a me di una serie di cose che peraltro non ho mai fatto. Per esempio, l'ottimo giornalista di "Repubblica" D'Avanzo ha addirittura insinuato in un articolo mellifluo che io mi fossi fatto pagare le vacanze estive del 2002 o del 2003 da un signore che è stato poi condannato per mafia e che io non ho mai visto, né conosciuto, né sentito nominare. Poi, però, ha scritto "chi potrebbe credere a questa cosa?". Forse è il primo caso di un giornalista che nella riga sopra scrive una notizia e in quella sotto "ma nessuno ci crede!". Ma se nessuno ci crede perché la scrivi? Perché non la verifichi? Perché non fai il tuo mestiere? Pazienza, ma questo ha portato a parlare di me e delle mie vacanze invece di parlare delle società e delle consulenze urbanistiche del presidente del Senato. Consulenze urbanistiche che, guarda caso, sono state commissionate a Schifani dal comune di Villabate, uno dei comuni più infiltrati dalla mafia, e proprio da quel Nino Mandalà che proprio quindici-vent'anni prima sedeva nella stessa società di brokeraggio con Schifani e La Loggia. Comune che poi è stato sciolto due volte per mafia, per cui Schifani non ha potuto portare a termine il suo lavoro a proposito del Piano Regolatore che secondo il presidente del Consiglio Comunale di Villabate, Francesco Campanella attualmente in carcere e pentito, Schifani e La Loggia avevano concordato direttamente con il boss. Altra lezione di D'Avanzo: come fai ad accusare della gente di aver avuto rapporti, anche d'affari, [con queste persone] prima della loro incriminazione e della loro condanna? Uno non diventa mafioso il giorno in cui lo condannano per mafia o lo arrestano. Di solito è mafioso fin dalla più tenera età, è difficile la vocazione adulta nella mafia. Ti reclutano da giovane. Chi sta a Palermo e si mette in società con certe persone dovrebbe prima informarsi di chi siano. Chi accetta consulenze da un comune pesantemente infiltrato dalla mafia non può dire "non lo sapevo". Prima di lavorare in certi ambienti devi prendere informazioni, e su Mandalà le informazioni in loco erano piuttosto copiose. I magistrati, quando arrivano, sono sempre gli ultimi a sapere, un po' come i cornuti. Negli ambienti politici – lo diceva già Paolo Borsellino ma anche Giuseppe Aiala nel suo ultimo libro – chi ha certi rapporti lo si viene a sapere ben prima che la magistratura lo possa mettere nero su bianco. Altrimenti oggi dovremmo dire che Al Capone non era un mafioso. Al Capone non è mai stato condannato per mafia ma solo per evasione fiscale. Dovremmo definire Al Capone il "noto evasore fiscale italo-americano", secondo il metodo D'Avanzo. Ma andiamo avanti, non voglio parlare troppo di questo caso ma dei giornali, di come titolano i loro articoli e di quello che scrivono nei loro articoli. Naturalmente, la fonte che D'Avanzo indicava, cioè l'avvocato di questo Aiello che avrebbe detto di avermi pagato le vacanze, ha scritto a D'Avanzo una letterina su Repubblica in cui diceva "io non posso essere la sua fonte perché non l'ho mai sentita ne vista". La risposta di D'Avanzo non è stata "chiedo scusa, mi sono sbagliato, era una balla". Non ce n'è uno che si prenda la responsabilità di aver detto questa balla. Nessuno lo sa. La risposta di D'Avanzo sono due righe, uno vera lezione di giornalismo: "Il ricordo di Michele Aiello – cioè il ricordo che mi aveva pagato le vacanze, che non è vero – è stato raccolto da fonti vicine all'inchiesta". "Fonti vicine all'inchiesta". Tenete presenti queste parole, sono tutte espressioni nuove, neologismi che vengono fuori per l'occasione. "Fonti vicine all'inchiesta". Non si sa chi l'ha detto, sentito, riferito. "Fonti vicine all'inchiesta". Fonti purissime… Il Riformista: "Travaglio si discolpa su Repubblica: 'Ho pagato io quella vacanza'". Il titolo è già interessante: "si discolpa". Ma di che? Io non mi discolpo di niente, non ho fatto niente! Ho raccontato le mie vacanze proprio perché non ho niente da nascondere, mentre a dieci giorni da "Che tempo che fa" l'unico che non ha ancora spiegato è il presidente del Senato. Anche perché spontaneamente non lo farà mai. Ci vorrebbe un giornalista che gli mettesse un microfono sotto il naso e gli facesse la domanda sulla Siculabroker, sul comune di Villabate e sulle sue consulenze. Ma purtroppo non è accaduto. L'unico che gli ha messo sotto il naso il microfono è stato un giornalista del TG1 che, sdraiato carponi, gli ha chiesto: "Presidente, come agevolare il dialogo tra destra e sinistra?". Il presidente, naturalmente, ha risposto che il dialogo è importante. Meglio del dialogo che ha visto in questi giorni: è stato baciato da Anna Finocchiaro con grande trasporto. Non se lo poteva immaginare. Seconda domanda: "Anna Finocchiaro l'ha difesa, è contento?" Fine dell'intervista. Nessuna domanda. Che risponda lui a domande che nessuno gli fa sarebbe abbastanza impensabile, infatti questo è l'unico Paese in cui uno che ha avuto certi rapporti e ha certi particolari biografici può diventare, di fatto, il vicepresidente della Repubblica in quanto seconda carica dello Stato. En passant cito Il Giornale, che invece di parlare di Schifani parla di me in un articolo pieno di balle. A un certo punto c'è scritto che io avrei una rubrica settimanale su Repubblica Torino, ed è vero, in cui rispondo alle lettere "con il vezzo di un autoritratto firmato dal disegnatore Mannelli". Ma come faccio ad avere un autoritratto firmato da un disegnatore che non sono io? Quello si chiama ritratto, l'autoritratto è quello che mi faccio io! Non si sa più nemmeno che parole usare, in certi casi. Si usano parole completamente fasulle. A questo punto che succede? Le nebbie si diradano, si viene a scoprire che anche la storia delle mie vacanze è una balla, nessuno chiede scusa – anzi si scrive "fonti vicine all'inchiesta" – e partono tutte le procedure legali per cercare di tappare la bocca o a chi ha ospitato o a chi ha raccontato questi fatti. Partono le solite authority, i soliti consigli di amministrazioni, le solite commissioni parlamentari di vigilanza. Tutti organismi politici dove ci sono dentro D'Alema, Fassino, Berlusconi, Fini, Mastella, travestiti tramite i loro emissari, che aprono pratiche, minacciano sanzioni, annunciano codici. Addirittura denunciano violazioni che nessuno ha mai commesso perché i codici li conoscono soltanto loro e le regole le conoscono soltanto loro. Io personalmente una regola conosco: verificare se una cosa è vera, accertarmi se sia interessante. Se è vera ed interessante, dirla. L'unica regola che conosco è che non bisogna violare il codice penale. Qualcuno ritiene che l'abbia violato? Lo dimostri in Tribunale. Qualcuno ritiene di avere qualcosa da rispondere? Risponda. Non ho sentito nessuna risposta, solo tante parole al vento. Segnatevi anche questa: contraddittorio. Fabio Fazio è l'intervistatore, io l'intervistato. La cosa accade tutti i sabati e le domeniche sera, si chiama intervista. Prevede che uno faccia le domande e l'altro dia le risposte. In questo caso hanno detto che ci voleva il contraddittorio, una terza persona – non so, la Finocchiaro o Schifani sotto la poltrona – che sbuca fuori per dire di starmi zitto o che sto raccontando balle. Ma questo non è mai avvenuto in nessuna intervista! Tra l'altro al presidente del Senato non mancano i mezzi, basta che faccia un gesto e si ritrova tutte le telecamere ai suoi piedi pronte a riferire qualunque sospiro esca dalla sua bocca. Perfino quando annuncia una lotta solenne e feroce alla mafia, che verrebbe anche meglio se uno non fosse socio dei mafiosi, ma non si può avere tutto dalla vita. La cosa che più mi ha fatto piacere è che questa manovra per screditare chi racconta i fatti non è andata a buon fine: chi riesce a conquistarsi una credibilità col proprio lavoro, con la propria serietà, alla fine ottiene quei famosi riconoscimenti dal basso di cui parlava Enzo Biagi, che sono incompatibili con i riconoscimenti dall'alto. Si deve scegliere: se li vuoi dal basso non li avrai dall'alto, e viceversa. Quindi, svanita la manovra, mi rimangono alcuni messaggi che mi sono appuntato. Uno viene da un mio amico che lavora alla Rai a Londra il quale mi ricordava che, a differenza che nella sua azienda, in Inghilterra quando un giornalista del servizio pubblico, la BBC, viene attaccato succede esattamente il contrario di quanto accade in Italia. Nel 2004 alcuni giornalisti della BBC fecero emergere il dossier Irak, cioè il dossier di bugie organizzate dal governo Blair d'intesa col governo Bush per mentire ai popoli occidentali, raccontare le balle delle armi di distruzione di massa mai trovate e dei rapporti tra Bin Laden e Saddam Hussein che non esistono. Quando andò in onda questo scoop il governo attaccò questi giornalisti. Bene, il presidente e il direttore generale della BBC, servizio pubblico radiotelevisivo pagato con i soldi degli inglesi, anziché prendersela con i giornalisti che li avevano messi in difficoltà con i loro scoop sul governo, si dimisero per difendere i loro cronisti. Da noi avete visto cos'hanno fatto i vertici della Rai, hanno detto che io avevo fatto qualcosa di inqualificabile, evidentemente perché non sono abituati a sentir raccontare la verità mentre quando vedono uno scendiletto che mette il microfono sotto il naso del presidente Schifani per chiedergli come agevolare il dialogo… beh quello gli piace, gli sembra un'intervista vera. Lì non chiedono il contraddittorio e neanche le domande! E' una questione di abitudine. Quando parlano di BBC, se la guardassero almeno un paio di secondi al giorno per capire così un servizio pubblico radiotelevisivo. Altra cosa che mi ha fatto piacere è che molti mi hanno mandato delle citazioni, delle frasi, degli articoli e persino dei detti. Vorrei concludere con un detto catalano che una studentessa di Barcellona in Italia per una borsa di studio mi ha mandato, insieme a uno di Paul Valéry che già conoscevo. Il detto di Paul Valéry è: "c'è un solo modo per vedere realizzati i propri sogni: svegliarsi". C'è un altro detto di Paul Valéry: "se non riesci a demolire il ragionamento, cerca almeno di demolire il ragionatore". La stessa cosa avviene quando non riesci a demolire i fatti, che hanno una loro forza intrinseca, cerca almeno di demolire chi li ha raccontati. Infine, il detto catalano, che questa ragazza mi ha segnalato dicendomi che non le viene in mente niente di più preciso per descrivere la situazione che sta vivendo in Italia, la qual cosa la sgomenta parecchio. E con questa vi lascio: "ci pisciano addosso e ci dicono che sta piovendo".

 

Parcheggi: caos senza sosta!

Latina, 20 maggio 2008

Parcheggi: caos senza sosta!

 

 

Il Comune di Latina continua in una gestione quasi selvaggia delle aree di sosta.

 Ora è il turno del parcheggio nella zona della stazione. Si tratta di sosta a lunga durata che di per sé deve avere una propria specifica regolamentazione. Ma l'unico obiettivo che interessa l'amministrazione, come al solito, non è fornire un servizio, ma trovare un ulteriore espediente per spremere i cittadini con un altro balzello.Arrivare allo Scalo è già un'avventura, arrivarci con i mezzi pubblici per oltre 4/5 della popolazione (quella che non vive al centro) diventa una saga. Per quasi tutti l'unico mezzo è la vettura privata. Tralasciando la questione della metropolitana leggera, sulla cui effettiva utilità si nutrono forti dubbi e sul cui impatto negativo si hanno certezze, diventa un dovere lasciare libero il parcheggio nelle vicinanze della stazione, a meno di non prevedere un vero e proprio servizio di guardiania e custodia, con forme di abbonamento a costi “politici”.Ma il tema vero è sulla regolamentazione della sosta in tutto il territorio comunale. Nell'ultimo anno le aree a pagamento sono aumentate di oltre 1/3 ed il costo è lievitato del 20%; in cambio il (dis)servizio è il medesimo!Le proposte sono sempre le stesse: a) abbonamenti per aree; b) zone di parcheggio per i residenti; c) riduzione degli orari della sosta a pagamento (dalle 9,oo alle 13,oo e dalle 15,oo alle 18,oo); d) rafforzamento ed efficienza dei servizi di trasporto urbano; e) piste ciclabili; f) revisione delle zone riservate.A ciò si aggiunga la necessità di una vera e propria guerra al parcheggio selvaggio. Oggi lasciare la vettura in doppia fila, in prossimità di un incrocio o  in corrispondenza delle discese per i portatori di handicap è diventata una prassi, perché di fatto è quasi assente ogni controllo ed inesistente ogni possibilità di rimozione.E' la conseguenza di un sistema che favorisce le violazioni. Basti pensare all' “invenzione” del parcheggio libero sul marciapiede di via Porfidi che è contraria al Nuovo Codice della Strada. E' bene ricordare a Sindaco & Co. che per imporre una tassa è necessario fornire un servizio, per ottenere il rispetto delle norme ed un maggior ordine bisogna dimostrare di conoscere le regole e di salvaguardarle in prima persona!

 

Giuseppe Pannone

Resp. Mobilità e Servizi P.D

Latina

Le Associazioni Ciclabili incontrano la Fanti

Di seguito il comunicato stampa relativo all'esito dell'incontro del 19 maggio u.s. tra la scrivente associazione, GS Avis-Aido e Veloclub con l'Ing.Brinati e l'Assessore Fanti.

Associazione:
LATINA CICLABILE – FIAB
(aderente alla FIAB Onlus – www.fiab-onlus.it)
IL PRESIDENTE
Vincenzo Spica – Tel.349-3558980

e-mail: [email protected]
recapito postale:
Ple Prampolini,49 – 04100 Latina

Promesse disoneste ai pensionati

La tabella in allegato, pubblicata dal mensile di attualità, cultura e informazione  "Esperienza" indica che il 74,5% di pensionati Italiani deve vivere con meno di 886 € al mese e più della metà di questi con meno di 443 € al mese.

Questo è il risultato di 20 anni di governi che si sono alternati (centro destra, centro sinistra) e della discutibile attenzione dei sindacati. Ad ogni elezione a turno chi ha vinto aveva promesso di migliorare questa situazione sfruttando a suo favore almeno 8 milioni di elettori. Il dato consuntivo è inequivocabile praticamente nessuno ha mantenuto le promesse fatte, probabilmente perchè non dovevano promettere ciò che sapevano di non poter mantenere ma la fame di voti conta molto di più della dignità, daltronde per la "casta" prendere in giro i nostri anziani funziona sempre. Politici con la "p" minuscola che prendendo in giro gli anziani prendono in giro i loro padri che per un voto venderebbero.

Salutoni

La mente colorata

Data: 05/20/08 11:08:13
Oggetto:  invito

Vi invitiamo a partecipare al Convegno organizzato dagli amici della Cooperativa Sociale Il Gabbiano  sulla sperimentazione dell'intervento di educazione e prevenzione tra pari (in allegato l'invito)
Il Convegno avrà luogo domani 21 Maggio alle ore 10,00 presso la Sala Manzù ad Aprilia.
Saluti.
Fabrizio Cirilli