Latina, 17 novembre 2007 Agli Organi di Stampa
Numeri civici, toponomastica, parcheggi, cartelle pazze & Co
CITTADINI SOTTO PRESSIONE E SENZA IDENTITA’
Circoscrizioni immobilizzate, commissioni fantasma, consiglio comunale inceppato, comitati spontanei di protesta a iosa e decine di raccolte di firme. Una situazione che può mandare in tilt l’intero sistema.Forse si riprende giovedì 22, ma la Cdl ha la responsabilità di aver definitivamente incrinato il ruolo delle istituzioni lacerando il già precario rapporto con i cittadini. La decisione grottesca ed infantile presa dalla CdL di abbandonare l’aula ha sancito il vero dispregio che chi amministra la città ha delle istituzioni e della comunità, ma ha anche avuto un effetto positivo, far aprire gli occhi ai cittadini ed innestare un meccanismo di virtuosa e legittima protesta.
Il consiglio comunale interrotto non doveva occupasi solo del sistema AcquaLatinAmbiente, ma anche del tema della toponomastica.
Interi quartieri e migliaia di persone si trovano in una situazione di assoluta incertezza toponomastica, in un “limbo anagrafico”. Nel 2006 l’amministrazione ha imposto d’imperio il cambiamento della numerazione civica per centinaia di famiglie, intaccando il concetto di certezza del domicilio. Non pago il sindaco ha tentato di imporre ai cittadini anche il pagamento dell’atto di prepotenza. Dopo oltre il balzello è stato formalmente soppresso, ma come verranno restituiti i soldi a chi ha pagato?A Latina Scalo e in molte altre zone della città interi rioni sono privi di identità perché da anni non vengono attribuiti i nomi alle strade. Gente costretta a ritirare a mano la posta, per evitare di vedersi tagliare utenze essenziali come acqua, luce, gas e telefono perché l'unica preoccupazione della CdL era quella di esaltare la propria nostalgia intitolando piazze e strade ai propri ameni beniamini. Era stata preparata una proposta di oltre 220 nuove denominazioni senza alcuna discussione e eludendo proposte ufficialmente depositate dai cittadini (sono stati fatti i nomi di Woytila, Pertini, Spinelli, Falcone, Borsellino, Ghandi), pur di confondere le acque per imporre la memoria di pochi all’intera comunità.Il risultato di questa prepotente approssimazione è che i cittadini non solo sono in una situazione di incertezza, ma rischiano, per l’ignavia e l’indolenza del sindaco e della sua truppa, di subire dei danni ingentissimi per il mancato recapito di corrispondenza varia, ma anche di atti giudiziari e bollette.Insomma il primo cittadino da una parte dichiara di avere Latina nel cuore, ma poi mette i cittadini ed i loro diritti sotto i piedi!Ora, forse, il sindaco abbandonerà la tattica dello struzzo perché è costretto a dare risposte chiare sulle scelte compiute dalla sua maggioranza, a partire dalla gestione del sistema della raccolta dei rifiuti e delle relative bollette, per arrivare ad una completa revisione dei rapporti con le società partecipate. Ma deve far capire soprattutto se vuole continuare a penalizzare la città con tasse e atti di prepotenza (parcheggi, toponomastica e numeri civici compresi), o essere davvero il Primo cittadino di tutta la comunità, magari smettendo di castigare i suoi concittadini ed individuando e punendo i responsabili dei tanti, troppi pasticci.
Giuseppe Pannone