Archivio Giornaliero: Luglio 26, 2007

Elezioni Falsate

Fabrizio Cirilli ricorre al Tar per chiedere l'annullamento del verbale di proclamazione degli eletti, Luigi Gallo escluso dalla competizione elettorale denuncia che non gli è stata volutamente fornita copia di tutti i fascicoli inerenti la presentazione di tutte le liste partecipanti alle elezioni amministrative. Nell'attesa di verificare gli esiti delle due denunce, è opportuno fare alcune considerazioni. E' noto a tutti come la macchina elettorale nelle elezioni amministrative di maggio abbia fatto cilecca. Un presidente di seggio che fugge, ritardi incredibili nello spoglio delle schede (ultima città d'Italia ad aver fornito i dati definitivi), numeri sulle liste e successivamente sulle preferenze che addirittura diminuiscono con l'aumentare dei seggi dove lo spoglio si è completato, episodi da repubblica delle banane dove alcuni candidati non trovano neppure il loro voto, minacce e pressioni di ogni genere. Il sottoscritto, prima della consultazione elettorale, ha dovuto scrivere al Prefetto e solo grazie all'intervento di un giornalista sono comparsi all'albo pretorio (come da legge) i bilanci preventivi delle spese elettorali dei candidati a sindaco. Tra l'altro mancava quello del candidato a sindaco Zaccheo, ma nulla è successo. Evidentemente la commissione elettorale presieduta dal papà di un assessore e di un consigliere comunale non se ne era accorta. Svista? Su quanto è successo e su quello che sta succedendo è doveroso che la politica si interroghi, e forse non solo la politica. Tutti i partiti si dichiarino sui comportamenti di alcuni personaggi e verifichino la legittimità di atti che possono aver influito in modo determinante sulla consultazione elettorale. Per quanto ci riguarda alcune considerazioni vogliamo farle, lasciando all'intelligenza di tutti le opportune determinazioni. Tre sono i momenti topici delle elezioni: 1) quando si insedia la commissione elettorale, il presidente è il padre di un assessore e di un consigliere comunale presenti da cinque anni rispettivamente in giunta e in consiglio comunale. Nulla di illegittimo, ma certamente poco opportuno. 2) Nel gruppo delle liste che sostiene il candidato a sindaco Zaccheo ve ne sono tre che raccolgono insieme 45 voti. Le tre liste sono: i Pensionati, il Partito Repubblicano e il Movimento per le Autonomie, liste cosiddette civetta che compaio in ogni elezione (calate da Roma e non presenti nella precedenti amministrative). Anche per questo nulla di illegittimo, neppure i soli 45 voti raccolti. Certo fa pensare che le tre liste sono però state capaci di raccogliere ognuna più di 350 firme (si badi bene di cittadini di Latina) occorrenti per la presentazione delle liste stesse. A fronte quindi di più di mille firme raccolte il risultato è stato di soli 45 voti. Pensiamo sia doveroso che vengano controllate tutte le firme raccolte. 3) Per ultimo una considerazione sulla reazione a caldo del candidato a sindaco Zaccheo dopo aver saputo che andava al ballottaggio. Ebbene non vi è stata, anche se uno si aspetta che visto che non diventi sindaco per 400 voti, la prima cosa che ti viene in mente è quella di chiedere di ricontare le schede (Berlusconi docet). Magari questo non è avvenuto perchè al ballottaggio non è andato Cirilli? Una cosa è certa, quello che è successo in queste elezioni è stato sotto gli occhi di tutti, perlomeno di quelli che hanno voluto vedere. E' necessario andare avanti per fare chiarezza sull'intera vicenda delle elezioni ed accertare eventuali responsabilità. Il sindaco Zaccheo ricordi inoltre che deve presentare come tutti i candidati a sindaco, entro novanta giorni dalla consultazione elettorale, il bilancio consuntivo delle spese sostenute per la sua campagna elettorale e che questa volta non c'è una commissione elettorale che controllerà, ma potranno farlo se vorranno tutti i cittadini di Latina, semplicemente recandosi presso l'albo pretorio del comune (ingresso Intendenza di Finanza). Tanto per sapere quanto costa diventare sindaco.

Nando Cappelletti