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L'EDIZIONE DEL 2023 DI ALTRE STORIE
La Raccolta Firme per l'Ufficio Postale
Le battaglie per il sottopasso di viale Le Corbusier (Q4)
Il convegno su "Elettrosmog, Salute e Regolamentazione"
Le battaglie per le Barriere Architettoniche
La manifestazione Artistica e Culturale: "Altre Storie" (estate)
La manifestazione Artistica e Culturale "Altre Storie (autunno)
Le manifestazioni per promuovere "Senso civico e Legalità"
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Della serie "a testa bassa verso il baratro"
Salvatore
A parte le numerose perplessità emerse circa quest'opera, più volte espresse anche in questo sito, e che non vorrei riprendere, mi viene da dire che ci vuole proprio una bella faccia tosta a pronunciare pubblicamente la seguente affermazione: "I primi cantieri partiranno entro la fine dell’anno e solo i ritardi dell’Ufficio di Valutazione Ambientale della Regione Lazio, che ancora non rilascia i prescritti pareri, sono la causa del mancato rispetto dei tempi a suo tempo preventivati, mentre tutti gli altri atti autorizzatori ministeriali sono stati già acquisiti."
Al contrario è ben noto che solo fino ad un mese fa finanche la commissione Trasporti discuteva ancora delle ulteriori modifiche al tracciato del tram per cercare di scongiurare l'inevitabile congestione apportata al traffico veicolare. Inoltre il progetto definitivo è stato consegnato in comune solo a dicembre 2007 e da quanto si intuisce dal consueto e abitudinario mutismo dell'amministrazione latinense, mancherebbe tutt'ora pure il progetto esecutivo, indispensabile per l'inizio dei lavori, per non parlare degli espropri e di variante al piano.
Ora però, leggendo tale affermazione, sembrerebbe si sia deciso, (forse in difficoltà per i numerosi annunci a vuoto di inizio lavori) con il classico disdicevole atteggiamento politico denominato "lo scaricabarile", di scaricare la colpa del mancato rispetto dei tempi preventivati (in ritardo di 1 anno e 3 mesi sull'annuncio di campagna elettorale 2007 del sindaco) alla Regione.
Dispiace constatare come si continui impunemente a farsi gioco dei cittadini anche con dati oggettivi così evidentemente contari a quanto si vorrebbe sostenere.
A mio avviso le possibilità per le quali la politica possa ancora agire con tali puerili strategie non possono essere più di due:
1) ignoranza specifica sul tema, sull'iter sui passaggi del procedimento sulle opere pubbliche, e soprattutto mancanza di preparazione generale.
2) malafede, con speranza di scarsa memoria e indifferenza da parte dei cittadini.
Tra le due, spero sempre sia la prima.
Massimo de Simone