Archivio Mensile: Gennaio 2006

Le Rotonde di Latina !

[b][size=small][color=990000][font=Verdana]Il difficile rapporto di Latina con le rotonde [/font][/color][/size][/b]

Vorrei esprimere la mia opinione e fare un appello al Sindaco di Latina
Salvatore Antoci.

Il rapporto tra Latina e le sue rotonde è sempre stato tormentato. Amate da alcuni avversate da molti, troviamo le rotonde disseminate lungo i nostri tragitti cittadini; a volte smussano la traiettorie delle nostre auto, a volte aggrovigliano il traffico in un vortice senza fine. Ancora oggi le regole di circolazione, quelle stabilite dal Comune tramite segnaletica orizzontale e verticale, e le regole non scritte, derivanti dal comportamento della maggioranza degli automobilisti, sono quanto di meno uniforme si possa immaginare, e sicuramente discordanti dal resto del mondo civilizzato.

Ma andiamo per gradi. Fino ad alcuni anni fa vigeva una strana regola: chi si immetteva nella rotonda aveva la precedenza, mentre chi vi circolava doveva fermarsi (forse in segno di devota riverenza alla regola della precedenza a destra?).
Era una regola insolita, sicuramente difforme dal resto del mondo, ma almeno era uniformemente applicata su tutte le rotonde latinensi.
Poi cinque o sei anni fa il vento cambiò: sull’onda di una moda che stava sferzando l’Europa intera, si cominciarono a costruire ovunque nuove rotonde, col palese intento di sradicare persino il ricordo dei vecchi semafori. Ci dissero che con le rotonde il flusso del traffico sarebbe migliorato, ci assicurarono che gli incidenti sarebbero diminuiti e che sarebbero stati meno gravi a causa della traiettoria meno angolata dei veicoli, affermarono che le rotonde erano la nuova frontiera del progresso.
Durante questa corsa frenetica alla rotonda-a-tutti-i-costi qualcuno forzò la mano persino alla geometria tanto che fu costruita una rotonda …ovale. Ma, giacché al loro centro cominciarono ad apparire (novità assoluta a Latina!!) dei prati ben curati, delle deliziose aiuole fiorite e degli… sbattiuova, è facile comprendere l’entusiasmo che pervase persino i più scettici. Sull’onda dell’innovazione e della globalizzazione, si mise mano persino alle vetuste regole della precedenza, così squadre di operai cancellarono la segnaletica orizzontale di dare precedenza all’interno delle vecchie rotonde e la ridisegnarono all’ingresso; anche la segnaletica verticale fu aggiornata di conseguenza.

Come in ogni periodo di transizione ci furono dei problemi: la segnaletica cancellata in certe condizioni di luce era ancora più visibile di prima, mentre quella appena disegnata già cominciava a sbiadire creando confusione e incertezza tra gli automobilisti (e, per la gioia dei carrozzieri, anche qualche incidente!). Per alcuni anni siamo stati costretti a convivere con le vecchie regole e intanto dovevamo imparare quelle nuove, sicché abbiamo sviluppato un metodo tutto nostro di circolare sulle rotonde, metodo che scompiglia i forestieri e reca qualche danno alla nostra qualità della vita.
Ma la tendenza era buona; sebbene lentamente, sembrava che Latina volesse finalmente fare pace col resto del mondo. C’erano ancora parecchie situazioni da sanare, ma era lecito sperare che un po’ alla volta le anomalie sarebbero state corrette.

Sennonché nel 2005 siamo andati in controtendenza e sono apparse le rotonde creative, cioè un fritto misto senza regole certe, in cui chi arriva da certe direttrici ha la precedenza ed entra a razzo, chi arriva da altre direttrici deve dare la precedenza, chi arriva da altre ancora, ha lo stop. E chi è sulla rotonda e vuole continuare a girare per ammirare i fiori? I suoi giri saranno a singhiozzo, regolati dalla capricciosa segnaletica.
Avete presente la nuova rotonda di Via Quarto e Via Polusca, quella completata la scorsa estate, subito vandalizzata e prontamente (miracolo?) riparata? Andate a farci un giro per capire di che sto parlando. Se volete osservare altre varianti sul tema, vi propongo un breve itinerario: visitate la finta rotonda tra Via Sant’Agostino e Viale G. Rossa e, se riuscite a capire a che serve, vi prego di farmelo sapere. Da qui raggiungete la rotonda di Viale Bachelet e Viale G. Rossa dove vi troverete a girare (a singhiozzi!) in senso antiorario, mentre alcune auto sfrecceranno alla vostra destra in senso contrario (la prima volta ho avuto un incubo: temevo di essere stato teletrasportato in Gran Bretagna). Già che siete in zona, fate un giro (a singhiozzi s’intende!) nella rotonda di Viale Bachelet e Viale Galvaligi, poi raggiungete l’incrocio tra Viale Bachelet e Via dell’Agora e provate a districarvi tra i due tentativi di rotonda che lì troverete. Il vostro itinerario potrebbe dilungarsi ma, visto che il prezzo della benzina è alle stelle, puntate senza indugio su Latina Scalo, dove potrete ammirare un vero mostro di creatività. Su Via dell’Industria esiste da qualche anno una grande rotonda con delle regole davvero singolari: chi viene da Latina Scalo deve dare la precedenza, mentre chi è già sulla rotonda ha lo stop. Ora… per noi indigeni, poco inclini al rispetto delle norme, abituati ad ignorare i segnali posti a casaccio lungo le nostre strade e avvezzi a districarci da qualsiasi situazione, il problema non si pone. Ma, immaginate se un giorno un tedesco si dovesse fermare allo stop e un francese volesse dargli la precedenza: questi signori rischierebbero di invecchiare a Latina Scalo!

In controtendenza sulla nostra controtendenza (scusate il gioco di parole) devo segnalare il recente adeguamento alle nuove regole della rotonda antistante la chiesa di San Luca nel quartiere Nascosa (ex Q5). Anche la nuova rotonda su Via Isonzo sembra fortunatamente obbedire alle regole universali.

Adesso che ho appreso da Latina Oggi che saranno realizzate sei nuove rotonde, francamente sono spaventato. Che altro dobbiamo aspettarci? Quali mostruosità prenderanno forma?
Non è che io sia contrario alle rotonde o sia insensibile alla bellezza di un prato curato, di un’aiuola fiorita o di uno sbattiuova! Sono invece convinto che le rotonde, in presenza di regole certe e di un comportamento corretto degli automobilisti, siano un ottimo sistema per fluidificare il traffico. Per quanto riguarda i prati curati e le aiole fiorite, beh! la nostra città ne ha un disperato bisogno. E anche qualche opera d’arte in più non guasterebbe! Non me ne voglia il Signor Aldo Berardi se ho chiamato sbattiuova il suo “Fiore di Luci” che invece dona carattere alla rotonda ovale di Via del Lido. Persino il non so cos’ è della rotonda di San Luca mi sta bene!

Quello che non mi sta bene è questo vacillare tra le vecchie regole e le nuove, questi segnali che vengono spostati, queste strisce che vengono disegnate e poi cancellate, insomma questo salto senza rete nella rotonda creativa, pericoloso per gli automobilisti, stuzzicante per i carrozzieri.

Onorevole Zaccheo, Assessore Galetto, mi appello voi: la creatività è un’ottima merce ma, per favore, lasciamola agli artisti e ai giardinieri che si possono sbizzarrire al centro della rotonda. Ma nella parte carrabile no, non ci deve essere spazio per la creatività! Nella parte carrabile le rotonde devono essere tutte uguali e obbedire alle stesse regole universalmente riconosciute: chi vuole entrare deve dare la precedenza, chi è già dentro deve poter girare liberamente. Punto!

Infine Signor Sindaco, non sarebbe male se ogni tanto qualche pattuglia della Polizia Municipale facesse capolino, non dico per sanzionare, ma almeno per educare gli automobilisti indisciplinati. La qualità della nostra vita migliorerebbe di certo.

Salvatore Antoci

finalmente hanno spento il motore

questa mattina esasperata dal rumore del gruppo elettrogeno dell’antenna , che durante la notte impedisce di riposare, mi sono recata al comune decisa di chiarirmi le idee a riguardo.mi presento all’assessorato dei lavori pubblici senza x giunta conoscere nessuno, mi informo e riesco a farmi ricevere da un assessore , gli parlo gli racconto tutto il disagio che proviamo ,e con mia sorpesa lui si impegna a fare il possibile x risolvere il problema.
morale della favola oggi pomeriggio alle 15,00 il motore era spento , l’assessore mi ha chiamata al telefono x accertarsi che fosse spento sul serio, mi invitava inoltre ad avvertire se viene riacceso.
sono molto contenta di questo , ma mi chiedo come mai io ci sono riuscita cosi facilmente? senza volantini e ripeto senza conoscere nessuno, ma solo con un po di buona volontà? comunque l’importante è che sia andato tutto bene,un saluto a tutti. alby

Il VCO muove le coscenze!

Cari Vicini, quest’oggi, in seguito all’articolo di Latina Oggi che riguarda il progetto “Vicino che Osserva”, una nostra vicina mi ha telefonato per darmi il suo appoggio ed il suo sostegno in quest’ambito.

Non vi nascondo la mia soddisfazione nel sentire che per questa persona, il VCO rappresenta una soluzione nuova ed innovativa nella sicurezza di casa sua.

Ella, infatti, abita in una delle parti più esposte ai furti della Q4, dove gli allarmi squillano per nulla e dove i cani da guardia vengono deliberatamente bastonati ed a volte uccisi dai ladri.

Certo ci vorrà ancora un pò prima che il VCO veda la luce come organo di utilità sociale ma spero che tutti voi diade disponibilità a prendervi parte come la nostra vicina di casa ha già fatto.

Un vostro vicino di casa.

Alessandro Molon

Che cos’è il “VCO” ?

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Su richiesta di alcuni utenti pubblichiamo di seguito i dettagli dell’iniziativa “VCO”, il vicino che osserva. [/font][/color][/size][/b]

Il sistema “Vicino che osserva”

Il “neighborhood watch” altro non è che un sistema di vigilanza del quartiere in cui parte attiva è il cittadino stesso. Il contributo che il membro di questo sistema deve dare è solo ed esclusivamente quello di osservare l’evento criminoso in modo discreto (Senza Esporsi), chiamare le forze dell’ordine se necessario ed aggiornare gli altri membri sull’accaduto. Queste informazioni vanno poi convogliate verso le pubbliche autorità per metterle in grado di operare al meglio nelle attività di persecuzione e, meglio, di PREVENZIONE del crimine.
Il mezzo ideale per la raccolta delle attività di osservazione potrebbe essere proprio un sito web che garantirebbe anonimato al membro e nel contempo consentirebbe un filtraggio delle informazioni scartando quelle inutili e devianti. Ovviamente, i membri di una comunità come questa devono essere opportunamente formati sulle metodiche di osservazione discreta, sapere quali dettagli osservare e conoscere i mezzi da impiegare in questa attività (come i visori notturni), nonchè conoscere i deterrenti da applicare per far desistere i malintenzionati dal commettere un crimine.

L’impegno richiesto non è quello di stare di guardia alla finestra ma quello di rinunciare all’omertà qualora ci capitasse, casualmente, di assistere ad un evento criminoso. In effetti, a chi di noi, ad esempio, non è capitato di vedere scrivere sui muri e preferire di non fare denuncia perchè “sarebbe una inutile perdita di tempo”?

Italia o America, che differenza fa?

Introduzione
In seguito all’interesse mostrato nell’idea di costituire un modello di cooperazione civica per la sicurezza in Italia, ho preso contatti con alcune comunità di “Neighborhood Watch” americane per capire come organizzare un programma simile qui in Italia.
Le prime risposte sono state sconfortanti perchè mi invitavano a rivolgermi presso l’ufficio delle pubbliche autorità locali, il quale, a detta loro, mi avrebbe fornito prontamente tutte le informazioni ed il materiale necessari all’avvio del progetto. Spiegare che il “partire da zero” che intendevo io era veramente “partire da zero” non è stato facile perchè in america, il “Neighborhood Watch”, è una vera istituzione ed è normale, per una comunità, difendersi dai criminali adottando questo sistema … talmente normale che per loro ne è scontata l’esistenza in tutto il mondo.
Ad ogni modo, solo dopo diversi scambi di posta (elettronica naturalmente) ho identificato nel programma “Neighborhood Watch” di Edmonton (Alberta) quello meglio adattabile alle possibilità Italiane.
La signora che ne coordina il comitato ed il sito web mi ha gentilmente fornito una serie di documenti che descrivono dettagliatamente le azioni che un membro VCO (Vicino che Osserva, in italiano) deve intraprendere sia per la sicurezza attiva che per quella passiva.

Chiariamo da subito che se stiamo assistendo ad un crimine tipo rapina o aggressione dobbiamo, come sempre, chiamare il 113. Il VCO, come per il modello canadese, nasce
principalmente con lo scopo di scoraggiare i malintenzionati nel commettere atti criminali, ed ora vediamo come questo potrebbe avvenire nella realtà italiana.

Le segnalazioni
Conosciamo i nostri vicini, conosciamo le nostre strade e conosciamo, sopratutto se abitiamo in aree particolarmente isolate, i mezzi che tipicamente passano nelle nostre vicinanze. Un furgone, con due uomini a bordo, che passa davanti casa nostra al rientro da lavoro può essere alquanto sospetto. Segnalarne la targa, l’ora ed il luogo sul nostro sito potrebbe sembrare poco significativo ma ipotiziamo che, quella stessa sera, qualcuno dei vostri vicini partito per le vacanze, viene derubato.
In questo contesto l’avvistamento assume toni completamente diversi e l’informazione, in mano alle forze dell’ordine, può aiutarle nello scovare gli autori del furto.

Parlando di baby gang, che al momento è argomento purtroppo in auge, le segnalazioni descrittive e dettagliate diventano chiave nell’identificazione dei membri e dei luoghi che essi frequentano. Inoltre, gli incontri regolarmente cadenzati tra comitato direttivo e rappresentanti delle forze dell’ordine costringono questi ultimi ad intraprendere azioni di recupero mirate ai luoghi di cui sopra, azioni che vengono definite in comune accordo e rese pubbliche sul sito web.

Ancora sicurezza, ma delle informazioni
E’ necessario precisare, per quelli che hanno sentito odore di violazione della privacy, che la singola segnalazione non sarà di dominio pubblico. Un sistema di guida automatico nell’immissione farà in modo che l’utente descriva in tutte le sue parti il fatto osservato. Il filtraggio delle informazioni, infatti, non sarà in alcun modo manuale e la visibilità completa di esse sarà consentita esclusivamente ai membri delegati delle pubbliche autorità. Sul sito, sempre in maniera automatica, saranno mostrati, a scopo statistico ed indicativo, solo il numero di segnalazioni totali di un certo tipo ripartiti per aree dei nostri quartieri, che so, 3 atti vandalici presso il CC Nascosa, 2 furgoni sospetti in Via Geminiani e cosi via.
Il comitato direttivo del VCO discuterà proprio di questi numeri perchè essi saranno gli indicatori della nostra sicurezza e perchè prodotti dalla gente che vive in Q4 e Q5.
Potremo poi tirare fuori altre forme di statistica atte ad identificare azioni sociali appropriate e mirate ma, in alcun modo, saranno resi pubblici dati sensibili.

Il deterrente
Ad ogni modo, come ho detto, il VCO vuole che al delinquente passi la voglia di “frequentare” I nostri quartieri. Sempre parlando per esempi, tutti i membri avranno a disposizione una serie di suggerimenti da mettere in pratica sulle cose della propria casa.
Quanto pagherebbe un ricettatore per un televisore sul cui fianco è inciso il nome e l’indirizzo del derubato? Nulla o pochissimo. Il ladro deve sapere che gli abitanti di un condominio che aderisce al “Vicino che Osserva” usano accortezze del genere.
Anche il fatto che le foto di gioielli o monili rubati finiscono su Internet deve essere reso pubblico. Un cartello con il logo del VCO con la lista di questi accorgimenti da noi intrapresi all’ingresso del condominio o al cancelletto di casa nostra sarà un ottimo deterrente per i malintenzionati.
I ladri, infatti, soventi effettuano un sopralluogo prima del “colpo”, la presenza di cartelli che indicano l’esistenza del VCO più il rischio di rubare cose che poi non potrebbe rivendere lo constringeranno a spostare il tiro verso altri territori.

La sicurezza domestica
Quando parliamo di sicurezza non possiamo trascurare quella dentro casa nostra. Oltre alle indicazioni su come proteggerci da aggressioni e furti, il VCO prevede di includere consigli su come evitare incendi ed altri tipi di incidenti attraverso un rapido elenco di cose da controllare o modificare. Infatti, tra i vari, saranno coinvolti anche i Vigili del Fuoco che ci aiuteranno nella stesura di questo elenco e, eventualmente, presenzieranno a qualche evento formativo per la comunità.

La solidarietà
Ci siamo spesso sentiti soli e indifesi dopo aver subito reati, violenze o soprusi.
Questo non deve più accadere. Riprendiamoci tutti insieme i nostri quartieri, torniamo ad essere veramente “vicini”, vicini che si osservano perchè tengono alle cose comuni, tengono alle cose degli altri e alle proprie e tengono al loro futuro.

Il vostro vicino.
Alessandro Molon

Carnevale al “Canneto”

[b][size=small][color=FF0000][font=Verdana]Festa di Carnevale per adulti e bambini presso “Il Canneto” B.go Sabotino LT[/font][/color][/size][/b]
Su richiesta di Gianni Gambalonga, e per conto della Parrocchia “San Luca”, pubblichiamo il seguente invito:
[img align=left]http://www.q4-q5.it/uploads/img43d5468164efe.jpg[/img]

Furti in appartamenti

Nonostante tutti gli articoli di stampa pubblicati anche sul portare continuano sistematicamente a verificarsi con puntualità sconcertante i furti negli appartamenti.
Appena la settimana scorsa avevamo dovuto registrare tra la notte di domenica e lunedì il furto presso l’abitazione del mio vicino sig. Nxxxx e questa mattina, puntualmente a sette giorni di distanza, un altro furto nell’abitazione dell’altro mio vicino sig. Fxxxx, sempre in Via Luigi Boccherini.
Questa mattina ho provveduto ad inoltrare via Web una denunzia alla Polizia di Stato fiducioso che le autorità competenti predano finalmente atto dello stato di assedio che alcuni cittadini devono sopportare sulla propria pelle.
Mi domando come è possibile che di fronte a questo stato di emergenza non si pensi ad una mobilitazione ed una manifestazione di tutti i residenti del quartiere. Sarebbe auspicabile che lo stesso interesse e mobilitazione per un ripetitore sia condiviso da tutti in egual misura se non in maniera maggiore!!!!!!
Allego copia della denuncia alla Polizia di Stato.
Da mesi siamo sottoposti a continui e ripetuti furti in appartamenti nei quartieri q4 e q5 di Latina. La settimana scorsa nella notte tra domenica e lunedì è stato compiuto un furto nell’abitazione del mio vicino Sig. Nxxxxx, questa notte il furto si è ripetuto nell’altro vicino Sig. Fxxxxx nonostante l’intervento dell’impianto antifurto e sempre in Via Boccherini. Chi segnala tali fatti è stato vittima di tali eventi di delinquenza organizzata ed è costretto a vivere barricato nella propria abitazione. Vi chiedo di fare qualcosa di concreto per restituire tranquillità ai cittadini coinvolti.
In Fede
Vincenzo Ponticelli

Mozione Telefonia Mobile

[b][size=small][color=CC0000][font=Verdana]De Marchis: Mozione per le antenne selvagge[/font][/color][/size][/b]

Al Presidente del Consiglio Comunale
Latina, 18 gennaio 2006
MOZIONE
IMPIANTI SRB: adozione di un regolamento relativo al corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti al fine di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici
Il Consiglio Comunale di Latina
Premesso
– che la localizzazione di impianti fissi per l’emittenza radio e televisiva e di impianti per la telefonia mobile rappresenta sempre più spesso motivo di tensione tra i cittadini e le amministrazioni ed è fonte di preoccupazione per l’intera collettività;
– che in base alle normative vigenti l’installazione, l’esercizio e la fornitura di reti di telecomunicazione nonché la prestazione di servizi ad esse relativi sono considerati attività di preminente interesse generale e rivestono carattere di opere di pubblica utilità;
– che le Stazioni Radio Base emettono radiazioni non ionizzanti (elettrosmog) i cui effetti sulla salute per esposizioni a lungo termine, come evidenziato nel Piano Sanitario Nazionale 1998 – 2000, possono arrivare fino “allo sviluppo di neoplasie”;
– che il “principio di precauzione” dovrebbe essere fatto prevalere come ribadito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità;
– che la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente rientrano tra le finalità primarie dell’Ente Locale;
Considerato
– che il Sindaco è Autorità Sanitaria (T.U. degli Enti Locali, art. 54, comma 2);
– che i gestori nell’esercizio della propria attività sono tenuti come qualsiasi altro soggetto al rispetto del principio del NEMINEM LAEDERE (v. Cass. S.U. 29/7/1995, n.8300);
– che il Comune di Latina, non si è ancora dotato di uno regolamento volto a pianificare l’installazione di Impianti Radio Base per la telefonia mobile;
– che i Regolamenti Edilizi e urbanistici attualmente in vigore nel Comune di Latina non contengono alcuna norma inerente gli Impianti per la telefonia mobile;
Visto
– che le normative in vigore vietano le localizzazioni di impianti in aree destinate ad attrezzature sanitarie, assistenziali e scolastiche; zone di parco e nelle riserve naturali; edifici di valore storico – architettonico e monumentale;
– che in base alle normative in vigore i gestori presentano, entro il 30 settembre di ogni anno, un programma annuale delle installazioni fisse. Il Comune ha l’obbligo di dare notizia alla cittadinanza dell’avvenuta presentazione del programma, fissando un termine per la presentazione delle osservazioni. Il Comune, dopo aver acquisito i pareri di Arpa e AUSL autorizza l’installazione nel rispetto dei “limiti di esposizione ai campi elettromagnetici” stabiliti in Italia in 6volt/metro. L’autorizzazione è rilasciata entro 90 giorni dalla presentazione del Programma e contiene anche le deduzioni alle eventuali osservazioni pervenute;
Verificato
– che la Corte Costituzionale, con la sentenza n°303 dell’ottobre 2003, ha dichiarato incostituzionale il cosiddetto “Decreto Gasparri” che agevolava l’installazione di impianti;
– che la Corte Costituzionale, con la sentenza n°307 dell’ottobre 2003, ha attribuito allo Stato le competenze in materia di soglia di esposizione, ma alle Regioni in materia di disciplina dell’uso del territorio per la localizzazione degli impianti;
– che il successivo Codice delle Comunicazioni ha ripristinato numerose indicazioni contenute nel Decreto Gasparri;
– che la Legge Quadro n°36 del 22 febbraio 2001 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, al punto 6 dell’art.8 prevede: “I Comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici”;
– che questa possibilità era già stata ribadita dal TAR della Toscana in due storiche sentenze relative ai Comuni di Grosseto e di Agliana;
– che diversi altri Comuni (Prato, Senigallia, Pieve di Cento, Parma, Novara etc..) hanno approvato specifici regolamenti o varianti ai PRG tesi ad affermare il principio della pianificazione e a definire in questa materia misure più restrittive di quelle imposte dalla legislazione statale, compreso l’ampliamento delle distanze e delle zone di rispetto;
– che queste scelte sono state riconosciute corrette da diversi TAR e Tribunali italiani;
– che alcuni Comuni prevedono che l’autorizzazione venga rilasciata previo parere della Commissione Consiliare e della Circoscrizione di competenza nel territorio;
– che il Comune di Caldano (Bolzano), nel febbraio 2005, ha approvato una delibera nella quale si specifica “che il grado di copertura del segnale radiomobile compatibile con l’interesse pubblico non può superare il minimo necessario per la comunicazione della fonia outdoor, escludendo la trasmissione di immagini ed altro connesso a puri interessi commerciali, e per quanto in particolare attiene al servizio di radiotelefonia mobile (GSM, GPRS e UMTS), si considera garantita la copertura quando è assicurato il minimo segnale necessario per la comunicazione all’aperto per la sola trasmissione audio, escludendo una garanzia di copertura per la trasmissione di segnali video e di messaggi con immagini”.
Tutto ciò premesso, considerato e verificato,
il Consiglio Comunale
impegna l’Assessore all’Ambiente e l’Assessore all’Urbanistica e le corrispondenti Commissioni Consiliari
-a predisporre in tempi brevi una proposta di Regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici; Regolamento basato sull’ampia giurisprudenza maturata in materia di SRB, sulle competenze attribuite ai Comuni in tema di pianificazione urbanistica, sulla necessità di prevedere anche in questo ambito la maggiore partecipazione possibile, a partire dal coinvolgimento delle Circoscrizioni e della Commissione Consiliare nell’approvazione del Programma annuale delle installazioni fisse;
impegna l’Assessore all’Urbanistica

-a predisporre una variante al PRG per definire misure più restrittive di quelle imposte dalla legislazione nazionale, prevedendo l’ampliamento delle distanze e delle zone di rispetto;
impegna la Giunta
-a prevedere, nell’ambito del rilascio delle autorizzazione per l’installazione di impianti SRB, l’acquisizione del parere preventivo della Commissione consiliare e della Circoscrizione competente territorialmente.

Giorgio De Marchis

L’Antenna fa pure rumore !!

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Ecco la goccia che sta facendo traboccare il vaso ![/font][/color][/size][/b]
A proposito del rumore proveniente dall’antenna in Q4,
la sig.ra Alby ci scrive quanto segue:

si tratta di un motore diesel che aziona un gruppo
elettrogeno, che probabilmente alimenta il ripetitore, in
funzione 24 ore su 24. Ma ancor di piu’ c’e’ il fatto che
questo rumore sta’ aumentando, forse perche’ l’impianto di
scarico del motore stesso si sta’ gia’ rompendo.
Ovviamente questa situazione sta’ degenerando al punto
tale che la notte comincia a diventare un problema dormire
adesso con le finestre chiuse figuriamoci quando fara’
piu’ caldo.
A questo punto ribadisco la mia domanda su cosa si puo’
fare seriamente prima che la situazione diventi
insostenibile.
In attesa ringrazio ancora x l’attenzione.
alla prossima

alby

Cartina dei tragitti dei bus comunali

Ecco qui una mappa puramente indicativa del tragitto dei bus comunali:
Ulteriori informazioni qui: [url=http://www.q4-q5.it/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=50&forum=7]http://www.q4-q5.it/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=50&forum=7[/url]
[img]http://www.q4-q5.it/images/mappa1.jpg[/img]

Ronde On-Line (ancora su LT Oggi)

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Il nostro progetto trova larghi consensi[/font][/color][/size][/b]
Il nostro progetto, o meglio il sistema “VCO” (il Vicino che Osserva), che l’amico Alessandro Molon, oramai considerato membro di questo portale, sta portando avanti con molta perseveranza attraverso i canali istituzionali, trova il favore di tutti.
In particolare, il quotidiano LT Oggi, sempre molto aperto ed attento alle nostre iniziative, pubblica l’intera pagina 7 ed entra nei particolari del progetto. Come sempre ringraziamo, la giornalista Francesca Del Grande, che con il Suo professionale lavoro, ci sta dando un grosso aiuto nel portare avanti la nostra iniziativa che potrebbe rivoluzionare la lotta al dilagare della microcriminalità in q4 e q5. Domani, domenica 22/01/06 sullo stesso tema uscirà invece il nostro articolo settimanale nella rubrica dedicata ai quartieri Nascosa e Nuova Latina. Non perdetevelo !.
Ferdinando Cedrone

[url=http://www.i4it.it/public/LatinaOggi/Archivio/21_1_2006/pag07latina.pdf]Per vedere l’articolo di LT Oggi clicca qui.[/url]