Dal quotiano La Provincia:
Lettera aperta di Libera sulla campagna elettorale in corso
“La campagna elettorale nella città di Latina per il rinnovo del Consiglio Comunale e per l’elezione del Sindaco sta dimostrando come il tema della lotta alle mafie e dello sviluppo della Legalità, su questo territorio, sia ignorato da una parte consistente della politica. La contesa tra i candidati e i partiti sembra ruotare attorno a temi ideologici e a scenari che prefigurano l’avvio di mega opere pubbliche (porti, aeroporti, autostrade). Tutto ciò, non solo è lontano dal realizzarsi ma inquieta, se si ha il coraggio di ammettere che parte delle costruzioni edilizie realizzate su questo territorio, hanno a base un abbondante riciclaggio di denaro sporco investito da camorra, mafia e ‘ndrangheta, cui è notorio l’interesse per il dio cemento. Le mafie in provincia di Latina e nella città capoluogo non si limitano più a investire i loro denari ma, da alcuni anni, più o meno palesemente, colonizzano alcuni settori della vita politica e sociale collocandovi loro referenti che, al pari dei capitali sporchi, si ripuliscono attraverso l’uso e l’abuso degli strumenti per la ricerca del consenso elettorale quali i favori, le clientele e la corruzione nella pubblica amministrazione. Nulla di diverso da quanto avviene in altre realtà del Paese, in particolare nella vicina regione Campania, nella Calabria, in Sicilia e nella confinate Nettuno. Per essere chiari: quanto verificatosi nella vicina città di Nettuno, il cui Consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, non è stato di alcun esempio nella città di Latina. Nel capoluogo pontino, attraverso un processo che si potrebbe definire di “poca accortezza”, e con un tacito “consenso popolare al metodo”, le mafie sono entrate a far parte del tessuto politico amministrativo, attraverso la “discesa in campo” di prestanome dei clan d’importazione e locali, alcuni dei quali già sulla scena con rappresentanti della seconda generazione. Nella nostra Città si va consolidando, a nostro avviso, un ceto sociale dominante assimilabile a quello che nel meridione suole definirsi “borghesia mafiosa” per la quale denaro e potere “non olent”. I riferenti della commistione, affari-mafia-politica, hanno concentrato la loro azione in particolare nei settori dell’edilizia, del commercio e dei servizi, grazie anche alle note vicende sul piano regolatore che attualmente pare tra “i più elastici” d’Italia, nel senso che consente tutto e il contrario di tutto.La recente campagna elettorale, fatta anche di violenze e denunziati episodi di voto di scambio, a parere di questa Associazione, doveva tendere a realizzare una capacità di risposta politica che non si limitasse a slogan del tipo: “blocchiamo la sinistra…. o la destra”. L’amore declamato per questa città si dovrebbe palesare contrastando l’affarismo criminale, bloccando le mafie e quanti con queste colludono, ignorando che sono centinaia le aziende in crisi per questo tipo di economia ad influenza mafiosa; che sono moltissime le famiglie interessate al fenomeno dell’usura e che sono migliaia e migliaia i Giovani che vivono il dramma della disoccupazione senza prospettive positive per il presente e per il futuro.A Latina esponenti di spicco della criminalità locale riciclano i proventi del traffico di droga e dell’usura in imprese commerciali e non disdegnano l’appoggio politico a loro rappresentanti. La politica con la “p” minuscola sottovaluta la realtà e preferisce sviare l’attenzione dai problemi reali che, nel nostro territorio, andrebbero risolti con un capillare azione di contrasto attraverso indagini patrimoniali che risalgano alla tracciabilità dei capitali investiti, con la conseguente confisca dei beni illecitamente accumulati e un maggiore sviluppo dell’agire legale, specie nella gestione della cosa pubblica. Il deficit di legalità su questo territorio determina nei più disaffezione alla politica e, a volte, la rincorsa per l’elezione alle cariche amministrative dei mediocri e dei furfanti.” Antonio Turri (Coordinatore provinciale di Libera)