L’unione fa la forza
Pubblico volentieri il seguente scritto che tra l’altro, condivido pienamente, dell’amico Bruno Mucci.
Ferdinando Cedrone
Da: Bruno Mucci
A: www.q4q5.it
Oggetto: L’unione fa la forza
I Padri della nostra Costituzione ci insegnano come ognuno di noi ha il diritto/dovere di contribuire allo sviluppo e al miglioramento della condizione della propria vita e quella della societa’ in cui vive.
Analizzando il proliferare di iniziative socio-culturali nella nostra citta’, possiamo dedurre che mai come in questo momento si sente il desiderio di aggregazione, di unirsi e concertare, mettendo ognuno a disposizione della societa’ i propri talenti.
Nel Vangelo, nella parabola dei talenti (Matteo 25,14 -29), Gesù esorta proprio ad utilizzare le capacità ricevute… e chiunque si professi “un buon Cristiano” ha il dovere di mettere a disposizione degli altri i propri talenti senza necessariamente pretendere un compenso, che esso sia economico o di gratificazione.
Credo che il compito di ognuno di noi e’ quello di essere Testimone di un cambiamento, cercando di trasmettere a chi gli e’ vicino il rispetto per gli altri e per l’ambiente che ci circonda… e soprattutto nei riguardi del bene comune.
Per questo bisognerebbe puntare su tutte quelle iniziative in cui trasmettere questi valori, coinvolgendo piu’ gente possibile, partendo dai piu’ piccoli, che saranno i padroni del futuro e dovranno amministrarlo meglio di come abbiamo fatto noi fin’ora.
Una citta’ nuova e’ possibile! Ma bisogna cominciare da ogni singolo cittadino, perche’ diventi “amministratore” dello spazio in cui vive e non semplice “fruitore”. Ognuno di noi possiede delle quote della nostra citta’; quote vere, concrete, come la qualita’ dell’aria, gli spazi verdi, la sicurezza e l’acqua, ed il loro valore aumenta in funzione di come le tuteliamo e rispettiamo.
Tra vent’anni queste quote passeranno nelle mani dei nostri figli. Tutti sicuramente vogliamo che abbiano piu’ valore possibile, quindi non ci resta che lavorare con grande umilta’ e dedizione e forse potremo dire di aver dato il giusto contributo alla nostra citta’.
Un abbraccio
Bruno
Costituzione Italiana
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.