Una storia infinita
Una storia infinita: ancora disagi
Sono iniziati finalmente i lavori di un altro piccolo fabbricato ad uso civile, tanto sospirato e voluto, dagli abitanti del Centro Lestrella (Largo retrostante) e, a causa di questi piccolissimi edifici, sono costretti a subire danni sia economici che di viabilità, e di identità.
Prima che iniziassero i lavori, tale zona era indicata come “Largo J. Peri” e comprendeva tutto il circondario del centro Lestrella, con l’ inizio dei lavori si è divisa in due parti, perché la strada di collegamento è stata addirittura eliminata (tratto in cui esistono la pizzeria il Saltimbocca, i tabacchi, la lavanderia etc. etc.).
Ma, dovete sapere, che anche la strada ex via Lunga non esiste più, infatti quanto da un’ordinanza del Comune risulta soppressa e risulta invece destinata a verde pubblico, ma la stessa risulta anche essere (dall’ultimo censimento fatto) un prolungamento di via Montemezzi (vedi foto).
Tutto ciò non solo ha creato incomprensioni a livello Comunale, ma ha fatto sì che non è stato apposto neanche il cartello stradale con scritto “segue numerazione di Via Montemezzi”, in quanto gli addetti ai lavori non potevano certamente fare una figuraccia, dopo che gli abitanti della zona hanno rivendicato il loro diritto di accesso ai fabbricati posti in questo largo.
Qualcuno se non sbaglio, nei vari forum, si era rallegrato nel veder apporre il cartello di Via Montemezzi, poi è rimasto deluso per la sua indegna rimozione e il motivo è senz’altro riconducibile a quanto descritto sopra e, certamente, non è stato rimosso da qualcuno che lo tiene in casa come souvenir, perché se lasciavano quel cartello dovevano per forza mettere anche l’altro con seguente numerazione.
Dove sarà quindi l’insegna stradale?
Pertanto oggi, esiste una strada fantasma che si trova dall’altra parte di quella principale (alle spalle dell’entrata del supermercato Eurospin).
Inoltre dovete sapere che lo scrivente ha dovuto attendere quasi un anno prima di cambiare la residenza, e ho dovuto segnalare anche all’ENEL questo disagio, perchè risultando ancora residente in zona, volevano applicarmi la tariffa come seconda casa, in parole povere il film di Totò e Fernandel rispecchiava lo stato attuale.
Il disagio più grave risulta poi la consegna di posta: pacchi, plichi e lettere non si sa mai quando e se arriveranno a destinazione.
Si è parlato prima delle festività natalizie, a seguito d’incontri avvenuti con organi comunali, dell’apertura e messa in sicurezza di una piccola arteria (già in parte asfaltata), che doveva servire come collegamento con detto largo. Questa si trova ancora lì in attesa di chissà quale autorizzazione.
In conclusione, carissimi miei, il prodotto non cambia e non cambierà mai…….come si può essere ottimisti?