Archivio Giornaliero: Luglio 20, 2006

Poesia Mondiale!

[b] Poesia del Mondiale [/b]
[i] Anonimo [/i]

Primo gol manco a dirlo
a segnarlo fu Andrea Pirlo
la partita fu ormai vinta
col raddoppio di Iaquinta

Portò sfiga il suo violino
ad Alberto Gilardino
perché senza il secondo gol
poi subimmo l’autogol

Alla terza furon ca**i
per il gol di Materazzi
Cechi subito eliminati
agli ottavi siam passati

“Sembra facile” si diceva
passà ai quarti si poteva
gli australiani furon cotti
solo grazie al gol di Totti

Il primo gol fu di Zambrotta
che tirò una gran botta
poi sentimmo pure i tuoni
per i gol di Luca Toni

La Germania mollò l’osso
con il gol di Fabio Grosso
ai tedeschi non sembrò vero
il raddoppio di Del Piero

In finale, tutti tesi!
la si gioca con i francesi
abbiam lottato da leoni
ora urliamo: siam CAMPIONI

Di Zidane è la testata
lascia pèrde, è acqua passata
Zinedine, non fa er duro
te l’abbiamo messo in c…uer posto 😉

Libero sfogo post mondiale

Sono in ritardo… Come al solito … da italiano?
Ma chi se ne frega!
Ora ho 4 anni di tempo per tirarmela di fronte al mondo.
E comincio così… in ritardo

Perchè forse è vero, i tedeschi hanno ragione, siamo dei PARASSITI.

Ed forse hanno ragione anche i cugini francesi, siamo MAFIOSI.

Siamo Italiani… nel bene e nel male.

Però, quanto meno:

– non abbiamo impronunciabili nomi da nazista come LOTAR, GUNDAM, CRASFGRANDAR ….

– non abbiamo baffi biondi da tamarro.

– non portiamo il pane sotto le ascelle mentre camminiamo perchè non è igienico.

– non mettiamo i sandali con le calze perchè sono veramente brutti.

– la nostra cucina non sara NUVELL, ma almeno le porzioni sono umane, e non da canarini.

– anche noi abbiamo buon vino e buona birra, ma non scassiamo le scatole al mondo sostenendo che siano i migliori.

– non abbiamo i coprivolante delle macchine in peluche.

– saremo anche PARASSITI, ma ogni estate non occupiamo la toscana o la riviera romagnola pretendendo di trovare Wurstel e Crauti in spiaggia o i cartelli stradali bilingue.

– le nostre donne (nella maggior parte dei casi) non hanno acconciature tardo-anniottanta o ossigenature da paura stile pornodive, e da noi la permanente è oramai fuorilegge, così come gli slip ascellari.

– i nostri giocatori sputano, è vero, sfottono, è vero, giocano duro, è vero. Però non tirano testate, e se lo fanno a nessuno viene in mente di premiarli come migliori giocatori di un torneo.

– se uno dei nostri giocatori prende 5 giornate di squalifica per una gomitata, non gridiamo allo scandalo, anche se la televisione che lo ha ripreso non è ufficiale. Al limite uno tira una bestemmia, ed è finita lì.

– non ce la tiriamo con tutto il mondo per una torre di ferraglia rugginosa.

– quando un italiano va in un altro paese, tempo sei mesi e impara la lingua. Quando un tedesco viene in Italia, e mangia in italia, e guida una Ferrari (macchina italiana) per sei anni, impara l’inglese (!).

– Platini, LE RUA’, era sì francese, ma giocava in italia. Zidane, L’IMPERATUR, è si francese, ma è esploso in Italia. Thierry ha giocato in Italia, Vieira pure. La domanda è: [b]c’è qualche francese che è capace di imparare a giocare a calcio senza venire in Italia?[/b]

– Quando noi perdiamo ai rigori si chiama SFIGA. Quando vinciamo si chiama VENDETTA. E’ ha un sapore buonissimo!

– Saremo anche un paese diviso, ma non eravamo noi ad avere un muro, e non abbiamo gente neo-francesi che alla prima occasione sfasciano vetrine e incendiano città.

– La pizza è nostra. E’ buonissima e ce la invidia tutto il mondo…. L’OMELETTE è solo una frittata.

– vuoi mettere un wurstel con una soppressata calabra o con la pasta al forno ?!?!?!?!

Potrei andare avanti all’infinito…..
Le differenze socio-culturali sono moltissime.
Anzi, direi che come giochino potremmo inventarne sempre di nuove aggiungendole alla lista.

Ma per adesso va bene così. E’ solo l’inizio.
Abbiamo altri 4 anni per fare quello in cui noi italiani siamo davvero e senza ombra di dubbio gli indiscussi Campioni del Mondo:

PRENDERE PER IL #CENSURA#!!!!

C’entroinbici

Ieri, 18 luglio 2006 alle 12:30 ho ritirate la chiave per usare le biciclette gialle del progetto “c’entroinbici”
Prima di spiegarvi come funziona, lasciatemi esprimere i miei complimenti alle due operatrici dello Sportello del cittadino per la gentilezza, la disponibilità e la professionalità dimostrata.
Per ritirare la chiave basta andare con un documento di riconoscimento in uno dei seguenti posti:
– Sportello del cittadino, Piazza del Popolo 14;
– Sportello Informagiovani, Via Rattizzi 1;
– Servizio Mobilità, Via Romagnoli (Stazione Autolinee).
Bisogna versare una cauzione di € 10,00 e si riceve la chiave numerata, un cappellino, un piccolo marsupio e una brochure. I soldi verranno restituiti alla riconsegna della chiave, che comunque si può tenere a tempo indeterminato.
Con la chiave si può prendere qualsiasi bici gialla (quelle blu sono riservate agli amministratori, quelle lilla ai turisti) da qualsiasi rastrelliera. La chiave rimane incastrata nella rastrelliera, e si può recuperare solo rimettendo a posto la bici. Ogni bici è numerata e deve essere rimessa nella stessa rastrelliera da cui si è prelevata (che ha lo stesso numero della bici). Ogni bici infatti ha un moschettone unico che combacia solo col moschettone della sua posizione. In questo modo si recupera la chiave personale. Per evitare che il solito furbo con 10 euro si fa la bici per tutta l’estate, dalle ore 2300 alle 0700 le biciclette devono “dormire” nella loro rastrelliera.
Ogni bici è pure dotata di un lucchetto con chiave, per poterla legare ad una rastrelliera o al classico palo, quando si va in giro. Nel caso di furto, se si riconsegna la chiave del lucchetto, e si sporge tempestiva denuncia, non si è chiamati a risarcire il costo della bici.
Stamattina sono andato al mare con la bici gialla usando la nuova pista ciclabile. Arrivato in spiaggia ho legato la bici ad un palo col suo stesso lucchetto, ho fatto duo ore di mare, ho ripreso la bici e sono tornato a casa. Per un attimo mi sono sentititi un normale cittadino di una normale città.
Che dire: a me sembra una iniziativa davvero lodevole: le bici hanno le gomme piene, quindi non sono soggette a forature, e sembrano abbastanza robuste. Ma la cosa più bella (almeno per me che viaggio molto) è che al progetto “c’entroinbici” aderiscono altre 34 città italiane, e che io con la mia chiave potrò prendere una bici in una qualsiasi città aderente al programma.
Non mi resta che esprimere un grazie a chi ha portato avanti questo progetto, ed augurarmi che sappiamo meritarcele (nel senso che non le distruggiamo subito come abbiamo fatto con quelle in Q4).
Salvatore Antoci