Archivio Giornaliero: Luglio 11, 2006

Pubblica il tuo inedito

Cari amici frequentatori di www.q4q5.it,
riporto di seguito l’e-mail che mi ha inviato oggi Ilaria, una simpatica ed intelligente ragazza che abita nei nostri quartieri. I complimenti che Ilaria mi fa sono sicuramente eccessivi (e comunque graditi), ma non è per questo che vi invito a leggere la sua lettera, ma per altri due motivi:
1. quello che dice a proposito del “confronto con altri paesi” (anche alla luce del recente dibattito sul forum “ I pini di Latina scalo stanno morendo” http://www.q4q5.it/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=156&forum=16&post_id=2943#forumpost2943 ) e le sue considerazioni sulla nostra scala di valori, e sul condizionamento ambientale che riceviamo, mi sembrano particolarmente interessanti;
2. ma soprattutto mi sembra interessante il suo desiderio di vedere pubblicato sul nostro sito un suo racconto.
Ne ho appena parlato con Freddy e con altri dello staff, e ho proposto di creare una apposita rubrica dove ciascuno di noi potrà pubblicare il manoscritto che ha nel cassetto da 10 anni, il racconto che ha appena scritto o la poesia che ha vergato quando il suo cuore bruciava di amore.
Inutile dire che sia Freddy sia gli altri hanno approvato con entusiasmo. Ci vorrà solo un po’ di tempo, dato che sarà ancora una volta compito dell’ottimo Enrico ( che dovrà pur fare un po’ di vacanza!!!) trovare il tempo per creare la rubrica.
Per il momento leggetevi la lettera di Ilaria, in attesa di poter leggere il suo racconto. E intanto preparate i vostri inediti!
Un caro saluto
Salvatore

[i][color=0000FF]“Ciao Salvatore,
perdona il ritardo con cui ti scrivo, lo studio e il lavoro mi tengono davvero molto impegnata e spesso mi auguro una dilatazione del tempo su misura, ma ahimè, questo desiderio non è stato ancora esaudito. Quando mi hai scritto ho letto l’articolo allegato per il Territorio, che mi ha fatto insieme sorridere e riflettere. Credo che il tuo elenco delle tecniche di manutenzione di un prato inneschi in chi legge dapprima un insolito senso del ridicolo (ci si chiede: ma davvero si può dedicare tale scientifica attenzione a quei quattro fili verdi che mi crescono oltre la porta d’ingresso?),e poi in seconda battuta, il senso di sproporzione tra la futilità del contenuto e la serietà con cui è trattato, innesca la riflessione, il confronto con gli altri paesi, la presa di coscienza sul fatto che basterebbe davvero poco a cambiare l’aspetto delle nostre città. E’ come dicevamo quella sera a cena: gli italiani hanno una strana concezione di “spazio privato” e “spazio pubblico”.
Ad ogni modo mi viene da dire: ben fatto! Ci sono diversi modi di scuotere le coscienze e i tuoi articoli mi sembrano un ottimo modo. Oltre a ciò, ho scaricato la trasmissione in radio che conteneva il tuo intervento sul senso civico. Nessun commento, solo approvazione.
Ieri sera nel frattempo pensavo: l’Italia ha vinto,e a Latina ci sono centinaia di persone che si riversano nelle piazze, dimostrando l’appartenenza orgogliosa ad una nazione, comunicando reciprocamente l’entusiasmo in tutti i modi, cercando le somiglianze, rintracciando simboli comuni.. Per carità, sono una fan dello sport e adoro queste manifestazioni di gioia, ma è davvero bizzarro osservare le priorità della nostra scala di valori: quando mai abbiamo mai visto una simile moltitudine di persone muoversi per una presa di coscienza su temi che non fossero il calcio? Sembra proprio che siamo più disposti ad essere spettatori di una partita che attori dei nostri diritti, della nostra vita civile.
Bene, ora torno ai miei impegni! Ti allego un piccolo racconto, nulla di che, l’ho scritto a febbraio: ero appena tornata ad abitare a Latina, dopo quasi quattro anni vissuti a Novara. Novara è una città dove il senso civico è davvero forte, e una volta rimpatriata, ho sentito molto la mancanza di certi atteggiamenti rispettosi, pacati, dell’efficienza, e di una realtà che ti innesca spirito di iniziativa perchè quando ti guardi intorno vedi che le cose funzionano, e allora ti viene voglia di progettare, contribuire. Il racconto parla della nostra q4, un paio di cose sono vere ma il resto è del tutto inventato. Ripeto, non è un capolavoro letterario, ma magari potrebbe essere ospitato sul sito e invogliare qualcun altro a scrivere della nostra zona.
Buona lettura, attendo commenti!
Ilaria”
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L’unione fa la forza

Pubblico volentieri il seguente scritto che tra l’altro, condivido pienamente, dell’amico Bruno Mucci.
Ferdinando Cedrone

Da: Bruno Mucci

A: www.q4q5.it
Oggetto: L’unione fa la forza

I Padri della nostra Costituzione ci insegnano come ognuno di noi ha il diritto/dovere di contribuire allo sviluppo e al miglioramento della condizione della propria vita e quella della societa’ in cui vive.

Analizzando il proliferare di iniziative socio-culturali nella nostra citta’, possiamo dedurre che mai come in questo momento si sente il desiderio di aggregazione, di unirsi e concertare, mettendo ognuno a disposizione della societa’ i propri talenti.

Nel Vangelo, nella parabola dei talenti (Matteo 25,14 -29), Gesù esorta proprio ad utilizzare le capacità ricevute… e chiunque si professi “un buon Cristiano” ha il dovere di mettere a disposizione degli altri i propri talenti senza necessariamente pretendere un compenso, che esso sia economico o di gratificazione.

Credo che il compito di ognuno di noi e’ quello di essere Testimone di un cambiamento, cercando di trasmettere a chi gli e’ vicino il rispetto per gli altri e per l’ambiente che ci circonda… e soprattutto nei riguardi del bene comune.

Per questo bisognerebbe puntare su tutte quelle iniziative in cui trasmettere questi valori, coinvolgendo piu’ gente possibile, partendo dai piu’ piccoli, che saranno i padroni del futuro e dovranno amministrarlo meglio di come abbiamo fatto noi fin’ora.

Una citta’ nuova e’ possibile! Ma bisogna cominciare da ogni singolo cittadino, perche’ diventi “amministratore” dello spazio in cui vive e non semplice “fruitore”. Ognuno di noi possiede delle quote della nostra citta’; quote vere, concrete, come la qualita’ dell’aria, gli spazi verdi, la sicurezza e l’acqua, ed il loro valore aumenta in funzione di come le tuteliamo e rispettiamo.

Tra vent’anni queste quote passeranno nelle mani dei nostri figli. Tutti sicuramente vogliamo che abbiano piu’ valore possibile, quindi non ci resta che lavorare con grande umilta’ e dedizione e forse potremo dire di aver dato il giusto contributo alla nostra citta’.

Un abbraccio

Bruno

Costituzione Italiana

Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Motori di ricerca per bambini

Da Bambinopoli.it

Motori di ricerca per under 12

Parlare di motori di ricerca per bambini, significa parlare di strumenti che dal punto di vista dell’architettura logica, non differiscono di molto da quelli “per adulti”. Come questi, infatti, permettono di effettuare ricerche utilizzando come criteri le parole chiave e/o le categorie, suddividendosi in generalisti e di settore.
L’unica vera differenza rispetto ai motori di ricerca tradizionali, consiste nella protezione impostata sui contenuti ottenuta o filtrando le richieste degli utenti, o attuando la ricerca solo tra un numero limitato di siti e pagine preventivamente controllate e filtrate in modo da garantire un livello standard di sicurezza che permetta ai piccoli di “navigare” senza pericoli.
Di motori di ricerca per under 12 ne esistono diversi – anche se questo è un settore che, forse, meriterebbe un ulteriore sviluppo e maggiore attenzione da parte degli operatori ponendo una serie di quesiti sia dal punto di vista tecnico, sia, soprattutto, dal punto di vista didattico-pedagogico.
Spesso, infatti, l’approccio alla rete passa, in primo luogo, attraverso l’insegnamento della tecnica (tecnica che, per altro, i bambini sembrano possedere in modo naturale), senza alcun tipo di indicazione su quella che dovrebbe essere la metodologia di ricerca e l’approccio “filosofico” con la rete stessa con esercitazioni e laboratori ad hoc da effettuare a scuola orientati in questo senso.

Esempi di motori di ricerca e portali per bambini:

BAOL – Il mago del web: si tratta di uno dei primi motori di ricerca per bambini sviluppato nel 2001 da SCIANS, società di servizi internet di Matera, nell’ambito di un progetto di studio universitario. Si rivolge a piccoli utenti dai 9 ai 16 anni e si prefigge lo scopo di insegnare loro una metodologia per diventare autonomi e affrontare criticamente gli strumenti di ricerca sviluppati da e per gli adulti. Indicizzato per argomenti (Scienze e natura, Formazione e scuola, Computer e giochi, Senza frontiere, Intrattenimento, Sport e tempo libero), raccoglie documenti primari e altri repertori, classificandoli per categorie e sottocategorie consentendo una ricerca per parola chiave all’interno del proprio indice. Tutti i documenti presenti, sono stati selezionati preventivamente escludendo i materiali ritenuti meno interessanti e meno rispondenti ai criteri di ricerca inseriti e tutti i siti segnalati sono presentati attraverso una breve descrizione e l’accertamento della fonte o del curatore del sito stesso.
IL VELIERO: è un browser che consente di visitare solo ed esclusivamente siti e pagine internet preventivamente selezionati da un gruppo di esperti, scelti in base alla qualità dei loro contenuti, all’adeguatezza del linguaggio, alla qualità grafica e alla facilità di navigazione. Fornito in due versioni (Scuola e Famiglia) è pensato per permettere una navigazione sicura sia a scuola che a casa grazie a un motore di ricerca (Il Nocchiero) basato sul filtraggio delle directory di Google. Oltre questo, Il Veliero mette a disposizione dei suoi utenti un software per lo scambio dei messaggi (una sorta di client di posta per minorenni) e una chat per poter parlare con gli altri naviganti (alcuni simpatici personaggi, leggono i messaggi scambiati nella chat e aiutano i bimbi nella loro esplorazione delle pagine internet non ancora visitate). Il tutto, con il controllo di un supervisore (insegnante o genitore) che con discrezione può, se lo desidera, ampliare la lista dei siti accessibili. Il Veliero è compatibile con tutte le versione di Windows e con qualsiasi connessione alla rete. Può essere utilizzato gratuitamente per 30 giorni testando tutte le sue funzioni e poi acquistato al costo di 24€ (IVA inclusa) per un anno definendo fino a 4 identità differenti per ogni postazione senza bisogno di un ulteriore installazione. Dal punto di vista dei servizi offerti, infine, permette di bloccare i banner pubblicitari esterni ai siti abilitati e definire un tempo massimo di navigazione giornaliera.
DIENNETI: dalla grafica non certo accattivante, adatto, forse, ai bambini più grandi e agli adolescenti (oltre che a insegnanti e operatori didattici), è un portale per la didattica che raccoglie materiali e strumenti di qualità selezionati e organizzati per percorsi tematici. La navigazione non è protetta come nei due casi precedenti (come si legge nell’informativa in home page), ma in un certo senso guidata attraverso una serie di proposte di navigazione quanto più inerenti possibile con la ricerca effettuata. Necessaria, quindi, la presenza di un supervisore soprattutto con i bimbi più piccoli ed esposti ai rischi della rete. Utile, però, per effettuare ricerche sugli argomenti più disparati (lingua italiana, lingue straniere, matematica, storia, geografia…) e per imparare a usare internet in modo congruo e costruttivo.