C’è un detto che dice: La mamma dei cretini è sempre incinta.
Che sia proprio così?
Nel qual caso la percentuale, nei quartieri Q4 e Q5, sembra essere pericolosamente elevata, alla luce di un ultimo avvenimento a dir poco “demenziale”: il furto del cartello Largo I. Montemezzi, con le date e lo stemma del Comune.
Sì, proprio quello, il cartello tanto agognato, che tanto aveva fatto discutere, e che alla fine, grazie ai ripetuti interventi dell’amico 2×4 e all’interessamento di Alex presso la ditta incaricata dal Comune, era stato posizionato miracolosamente al proprio posto.
Ma la cosa è durata poco, pochissimo… direi una manciata di giorni, perché nottetempo qualcuno lo ha tranquillamente smontato dal suo paletto, che ora è lì piantato, privato di alcun senso, così “mutilato”.
Ho fatto notare il furto alla stazione mobile della Polizia, che stazionava qualche mattina fa proprio nel largo, e ho fatto volutamente rilevare che questi atti si consumano quasi esclusivamente di notte… a buon intenditor…
A volte mi dicono tu ridi per non piangere, io rispondo: sì, perché alcune cose sono così spropositate da far ridere, pur “piangendo dentro” per il ridicolo di cui, troppo sovente, deve tingersi questa nostra umanità. Ovvio che la lista dei mali più gravi di un cartello rubato è assai lunga, non vale la pena di prendersela troppo, ma resta comunque il fatto che per riavere il cartello dovranno passare, chissà, altri due anni… e comunque si tratta pur sempre delle ennesime spese inutili che ricadono su tutta la comunità, nonché del tentativo o del rischio (come preferite) di scoraggiare e vanificare l’impegno che ciascuno nel suo piccolo si assume per migliorare la qualità della vita nei nostri quartieri… è come Penelope con la tela, tesseva di giorno e poi disfaceva di notte. Ma qui a disfare è qualcun altro, e per ragioni che non riesco proprio a indagare.
Forse al momento si potrebbe almeno riposizionare quel cartello provvisorio che era stato installato qualche mese fa… anche per vedere stavolta quanto dura e trarre poi le nostre conseguenti conclusioni.
Saluti a tutti
Baol