Archivio Giornaliero: Aprile 2, 2006

Il bello del Parco !

Fa piacere che in una bella giornata come oggi (2 aprile 2006) il nostro parco era affollato da persone di tutte le età che passeggiavano, correvano a piedi ed in bici ed il parco giochi era pieno di bambini.
Vincenzo
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Buchi neri nel quartiere !

[b][color=0033FF]dai Forum “Buchi neri nel quartiere”[/color][/b]

In Via Respighi è presente un edificio abbandonato da anni che ormai è in uno stato di pietoso abbandono.
Non conosco le vivende ne tantomeno i motivi che hanno determinato tale stato ma, ritengo che lo stesso possa essere acquisito per uffici di pubblica utilità.
Ad esempio, Caserma Carabinieri, Vigili Urbani, Sede Circoscrizione, Uffici Comunali, Biblioteca o altro.
Chi ha notizie in merito all’edificio le fornisca.
Naturalmente ho fatto, come sempre le foto.
Saluti
Vincenzo
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Di questo edificio, recentemente erano iniziati dei lavori
di pulizia dell’area intorno alla costruzione, taglio degli alberi e dell’erba, costruzione della nuova linea, con scarico al collettore principale, della pluviale e fecale. Poi ad un certo punto sono spariti tutti gli operai. E da quel momento non si è saputo più niente.
L’unica cosa che si può fare al momento è solo una visura catastale, per verificare se è cambiata la proprietà.
Enzo1950

Le Certificazioni Inglesi

Salve a tutti, vorrei rubare qualche minuto del vostro tempo per parlare di un argomento che ormai è importante per tutti, ma sul quale la maggior parte di noi ha le idee confuse. Occupandomi di certificazioni inglesi per un ente riconosciuto, mi capita spesso di rispondere a domande che mi fanno intendere la grande confusione che c’è sull’argomento.
Oggi il mondo del lavoro ci richiede la buona conoscenza di una lingua straniera, certamente l’Inglese, ma anche di una seconda. Per quanto riguarda l’Inglese, ci si sta uniformando ad un quadro di valutazione internazionale che permette ai datori di lavoro di quantificare la conoscenza del potenziale assunto. In termini semplici esiste un quadro di valutazioni che corrispondono a determinati gradi di conoscenza dell’Inglese e che sono conosciute come Certificazioni.
La maggior parte degli Italiani conosce le seguenti certificazioni inglesi, ma non sa collocarle su una scala di valore:
Trinity, KET, PET, FIRST, ADVANCED…PROFICIENCY..sono nomi che abbiamo sentito tutti, ma cosa indicano?
Prima di tutto vorrei spiegarvi che questi termini non vengono quasi più utilizzati perchè sono stati sostituiti con delle diciture internazionali comuni a tutti gli enti di certificazione.
Si parla quindi di A1, A2, B1, B2, C1 e C2.
A1 e A2 corrispondono alle certificazioni per Beginners and Elementary e quindi per ragazzi molto giovani, per esempio quelli delle Scuole Medie.
B1 corrisponde al vecchio PET, si tratta di una certificazione di media preparazione. Viene effettuata di norma nei primi due anni di scuola superiore se il ragazzo ha già una buona conoscenza della grammatica inglese. La persona che ha conseguito un B1 non è ancora indipendente nella lingua (ha ancora bisogno di qualcuno che gli indichi termini sconosciuti per creare un discorso), ma è in grado di comprendere semplici discorsi, di rispondere per iscritto a lettere, mail o altro e di farsi capire nella quotidianità.
B2 corrisponde al vecchio FIRST ed indica una preparazione piuttosto alta nella lingua. Con questo grado di certificazione lo studente si intende “Indipendente”, sa gestire una discussione, comprendere bene un discorso anche complesso e scrivere ad un buon livello.
Le certificazioni C1 e C2 sono le più alte e vengono richieste spesso per gestire il settore business, per effettuare meeting in lingua ecc.
Gli enti certificatori sono diversi, ma esiste una lista di quelli riconosciuti, quindi quando si decide di intraprendere un corso di certificazione della lingua Inglese bisogna verificare se l’ente che ci viene proposto è riconosciuto a livello internazionale, non affidatevi al caso. Una curiosità che molti non sanno è che quando si consegue una certificazione di livello B1 o B2 presso un ente riconosciuto, se si frequenterà o si frequenta l’Università, questa deve riconoscere la certificazione come esame già sostenuto: in pratica se ci certifichiamo alle superiori in B1 o B2 all’università avremo un esame i meno.
La domanda più comune che mi viene posta è: “Se voglio conseguire un B2 devo sostenere tutti gli esami precedenti o posso dare direttamente il B2?”. Ebbene, non è necessaria una escalation degli esami, ma si può direttamente richiedere la certificazione che si preferisce a patto però che si abbiamo già le conoscenze necessarie ad affrontarla. Le certificazioni sono, inoltre, divise in due parti ESOL e SESOL. Nella prima l’esaminando dovrà effettuare solo 4 prove: Reading (lettura), Writing(Scrittura), Use of English (Uso dell’Inglese) e Listening (Ascolto); nella seconda si aggiunge anche lo Speaking (Colloquio orale). SI può decidere di sostenere la prova ESOL riservandosi quella SESOL per un secondo momento.
In ogni caso, il conseguimento di una certificazione ESOL o SESOL dà diritto a dei crediti formativi scolastici che fanno media nella valutazione di Maturità. (PS: Mi è capitato ultimamente di trovarmi di fronte ad insegnanti di Inglese che dicevano di non voler dare il credito formativo allo studente perchè non conoscevano le valutazioni nuove B1…B2….beh, sappiate che se si verifica questo, non è un vostro problema, sono gli insegnanti che devono aggiornarsi!)
Spero di aver chiarito un po’ i dubbi relativi alle certificazioni inglesi e di avervi aiutato ad avere un quadro generale su questo argomento.
Saluti Raffaella

Pontina da Roma a Latina

Oggetto: : Roma-Latina, convegno Aprilia 3 Aprile ore 16.30

Da Legambiente Lazio

Care amiche, cari amici,

Lunedì prossimo, 3 Aprile, si terrà il convegno “Pontina da Roma a Latina: dai dati trasportistici, riflessioni intorno alle proposte” che stiamo organizzando, con il nostro circolo di Aprilia, presso la biblioteca comunale di Aprilia alle ore 16.30.

Crediamo sia un appuntamento importante e qualificato per rimettere al centro il tema del corridoio tirrenico meridionale. Un tema certamente molto caldo per noi, con una situazione di incidentalità sulla Pontina che richiede da tempo risposte immediate che non arrivano ed allo stesso tempo giuste e profonde preoccupazioni in merito al progetto di corridoio tirrenico meridionale della scorsa maggioranza regionale che ci aspettiamo sia profondamente rivisto; per questo rifletteremo sulle proposte in campo, facendolo con l’ausilio di alcuni studi molto importanti realizzati dall’Università di Roma Tre, grazie alla collaborazione di Andrea Benedetto.

Certi della vostra partecipazione, vi alleghiamo la locandina dell’appuntamento.

A presto,

Lorenzo Parlati

Presidente
Legambiente Lazio
NUOVO INDIRIZZO, TELEFONO E FAX

Viale Regina Margherita, 157
00198 Roma
Tel. 06/85358051-77 Fax 06/85355495
Email [email protected]

Sito www.legambiente.lazio.it

CCP 19856004

PONTINA DA ROMA A LATINA:

DAI DATI TRASPORTISTICI, RIFLESSIONI INTORNO ALLE PROPOSTE.

Aprilia (LT), Biblioteca comunale, Largo Marconi

Lunedì 3 Aprile 2006, ore 16.30

Presiede: Lorenzo Parlati, Presidente Legambiente Lazio

Introduce:

Funzionalità e sicurezza della Pontina

Andrea Benedetto, Presidente Comitato tecnico scientifico Legambiente Lazio

Docente in Scienze dell’Ingegneria Civile – Università Roma Tre

Relazioni:

Analisi avanzate sulla sicurezza stradale sulla Pontina

Alessandro Calvi, Dipartimento Scienze dell’Ingegneria Civile – Università Roma Tre

Gli aspetti territoriali e ambientali

Mauro Veronesi, Responsabile Territorio Legambiente Lazio

Adeguamento della Pontina e sviluppo locale: il caso Aprilia

Monica Laurenzi, Presidente circolo Legambiente Aprilia

Stefano Boscato, Ingegnere

Intervengono:

Fabio Ciani, Assessore ai Trasporti Regione Lazio

Angelo Bonelli, Assessore all’Ambiente Regione Lazio

Roberto Morassut, Assessore Politiche Territorio Comune di Roma

Dario Esposito, Assessore all’Ambiente Comune di Roma

Giancarlo Bernabei, Associazione vittime della strada

Claudio Celletti, Presidente Coldiretti Sez. Aprilia

Stefano Cosaro, Comitato no al corridoio tirrenico

Flavio D’Urbano, Resp.Regionale Comunicazione e Rapporti Istituzionali Fondazione L. Guccione

Simone Franceschini, Comitato no alla bretella Cisterna-Valmontone

Gustavo Giorgi, Circolo Legambiente Monti Lepini

Segreteria organizzativa:

Legambiente Lazio, Viale Regina Margherita 157, 00198, Roma

Tel. 06/85358051-77 Fax 06/85355495

Email [email protected] Sito internet www.legambiente.lazio.it

Degrado Lestrella

Il seguente articolo è stato rimosso, su richiesta di alcuni abitanti della palazzina nella quale insiste il centro Lestrella, e con i quali ci scusiamo per aver pubblicato delle immagini relative a spazi privati.
Il nostro intento, ovviamente, era solo quello di denunciare un evidente stato di abbandono, proprio per consentire agli stessi condomini di avvalersi di un mezzo che permettesse loro di risolvere in tempi più brevi tale situazione.
Ringraziamo comunque il nostro amico Vincenzo, che in totale buona fede e per gli stessi motivi di cui sopra, ha scattato le foto e le ha inviate al sottoscritto.
In qualsiasi caso mi assumo tutta la responsabilità per non essermi accertato prima di constatare la tipologia del luogo in questione, e cioè se fosse pubblico o privato.
Ferdinando Cedrone

Poltrone e TV sul Parco !

Finalmente il nostro Parco “Oasi Verde” è stato fornito di panchine.
Anzi poltrone e divano con annesso mobile TV.
Ora finalmente durante le passeggiate nel parco abbiamo un punto per riposarci sotto gli alberi.Saluti
Vincenzo

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Canale o fosso ?

Da: Gianfranco Papa
Data: 04/01/06 14:23:14
A: [email protected]
Oggetto: Canale o fosso ?

Mi faccio portatore di questa segnalazione che in ogni modo condivido

Parallelamente a Via Respighi (ex Q5) nel tratto compreso tra Via
Malipiero – Via Casella e Via Nascosa, si trova ciò che rimane del c.d.
fosso Paoloni, la cui primaria funzione era quella di raccogliere le
acque piovane e convogliarle nel tratto più ampio di Via Nascosa.
Attualmente i due tronconi risultano ostruiti l’uno
dall’attraversamento di Via Casella e l’altro dalla creazione di un
muro e di un argine di terra di riporto che impediscono alle acque di
defluire oltre. La naturale conseguenza è la creazione di due fossati
con ristagno di acque che costituiscono l’ambiente naturale di canne,
zanzare e topi che infestano la zona.
Il cittadino che vive in queste
strade si pone una semplice domanda : il canale esistente, risulta
ancora necessario nonostante l’urbanizzazione dell’area? Se si, lo si
renda funzionale e si facciano le conseguenti opere di manutenzione e
disinfestazione, altrimenti si mettano in atto tutte quelle azioni
necessarie a chiuderlo definitivamente.
Ci si chiede inoltre, quale
struttura sia preposta alla gestione del tratto in questione; il
Consorzio di Bonifica interpellato al riguardo esclude la propria
competenza addebitando al Comune l’onere di gestione del canale tanto
più che questo insiste in un terreno di proprietà comunale. Il Comune
nella fattispecie, come spesso avviene per le zone periferiche, risulta poco attento o del tutto ignaro.
Nel frattempo il canale, persa la propria
identità e funzione, risulta essere diventato un fosso .