Archivio Giornaliero: Febbraio 24, 2006

Una legge regionale da forza al Comitato cittadino contro “Antenne selvaggia”

In coincidenza con la discussione e l’approvazione di una mozione comunale , arriva invece una legge regionale che risolve e semplifica il lavoro della commissione Ambiente del comune sulla parte normativa e che invece rafforza il senso popolare della protesta contro le ultime istallazioni in citta’.

Il Comitato cittadino nato per bloccare il fenomeno dell’antenna selvaggia accoglie positivamente la legge e continua nella sua azione di raccolte firma nei prossimi mesi.

Il messaggio per gli amministratori comunali e’ chiaro ed e’ predisposto dalla Giunta Regionale : prima di qualsiasi autorizzazione a installare antenne per la telefonia mobile bisogna parlare con la gente che nei pressi delle antenne deve continuare a vivere , studiare, lavorare e passeggiare.

Io, vice-presidente, insieme con Pasquale Parisi presidente del comitato cittadino spontaneo , c’e’ l’impegno e l’intendimento a proseguire la lotta contro le antenne selvagge, iniziata dai coordinatori della sezione DS dei Quartieri e che prosegue con il supporto ai residenti e ai commercianti della zona del Mercatino di Via Verdi (fronte Ospedale Civico) e a quelli del Pantanaccio.
Siamo convinti che l’obiettivo di spostare o non far funzionare l’antenna di via Verdi sia il presupposto e il precedente che ci permettera’ di perseguire lo stesso risultato su tutto il territorio comunale.
Saremo sicuramente presenti il giorno 11 Marzo alla tavola rotonda organizzata dal portale: sara’ l’occasione di discutere le azioni da intraprendere eventualmente contro l’amministrazione comunale in merito alla “nostra” di antenna.

23/02/06 – La Giunta Regionale del Lazio ha approvato una proposta di legge regionale sugli impianti radioelettrici e gli elettrodotti.
La normativa intende tutelare la salute dei cittadini, l’ambiente e il paesaggio predisponendo anche un corretto insediamento urbanistico territoriale degli impianti radioelettrici e degli elettrodotti. Non si potranno infatti più installare indiscriminatamente tali impianti su abitazioni, luoghi di lavoro o adibiti ad attività diverse da quelle specificatamente connesse all’esercizio degli impianti stessi; su ospedali, case di cura e di riposo, su edifici adibiti al culto, scuole ed asili nido, luoghi di detenzione e pena, parchi pubblici, parchi gioco, aree verdi attrezzate, impianti sportivi, oratori, orfanotrofi e aree sottoposte a vincolo paesaggistico. ”E’ un provvedimento storico perché si colma un vuoto legislativo di anni. In questo modo diamo vita a regole chiare e precise che tutelano l’ambiente e la salute dei cittadini” ha spiegato l’Assessore regionale all’Ambiente, Angelo Bonelli. Gli stessi limiti saranno inoltre previsti per gli impianti di telefonia mobile, con l’aggiunta però di edifici costruiti abusivamente, privi di sanatoria, e su beni immobili di interesse artistico, storico, archeologico e etnoantropologico.
Gli elettrodotti invece dovranno essere realizzati con percorso interrato e schermato nei tratti più vicini ad ospedali, case di cura e di riposo, luoghi di detenzione. “La Regione adotterà uno o più piani regionali per l’indicazione dei siti in cui localizzare tali impianti” ha precisato Bonelli.
La norma prevede anche l’istituzione di un Catasto regionale delle sorgenti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, e di un Osservatorio regionale sull’inquinamento mentre la vigilanza spetterà agli enti locali con il supporto tecnico dell’Arpa. Previsto lo stanziamento di un fondo per la ricerca e la divulgazione.

Raffaele Piccolo