Archivio Giornaliero: Febbraio 19, 2006

Mezzi pubblici

Pubblichiamo l’articolo uscito sul quotidiano Latina Oggi, questa mattina, relativo alla riorganizzazione dei mezzi pubblici urbani ed extra urbani.
Preghiamo tutti coloro che sono interessati di leggerlo attentamente e segnalare eventuali commenti.
Ferdinando Cedrone

[url=http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php?pdf=lt12-13latina&day=19_2_2006]Per vedere l’articolo (due pagine) clicca qui.[/url]

Da segnalazioni

Da: [email protected]
Data: 02/19/06 19:46:40
A: [email protected]
Oggetto: Sicurezza quartieri

Apprendo con piacere che Il Consigliere Comunale Creo e la Presidente della Circoscrizione Sovrani stanno prendendo a cuore il problema sicurezza dei nostri quartieri.
Il quotidiano Latina Oggi del 19/02/2006 (pag.14) in un articolo riferisce che il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza è disponibile ad aumentare i controlli nei ns. quartieri con l’utilizzo di più uomini e mezzi e a breve la prossima istallazione della videosorveglianza.
Ottima anche la proposta del potenziamento dell’oratorio S.Luca, cinema, teatro ad altre iniziative per creare punti di aggregazione ai giovani.
Complimenti davvero ad entrambi.
Saluti
Vincenzo Spica

[url=http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php?pdf=lt14latina&day=19_2_2006]Per vedere l’articolo in questione clicca qui.[/url]

Non solo in Q4

Pubblichiamo l’articolo apparso recentemente sul quotidiano LT Oggi, circa il ripetitore di telefonia mobile di via Verdi (zona ospedale civile) nel quale, tra l’altro, si ricorda che il nostro sito sta promuovendo una tavola rotonda per il giorno 4 marzo presso in nostri quartieri (probabilmente c/o Istituto comprensivo Don Milani), nella quale interveranno tecnici dell’Arpa, medici, (primario Oncolo e primario Ematologo osp. civ. di Latina) e rappresentanti politici della II circoscrizione Latina Ovest.

[url=http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php?pdf=pag04latina&day=12_2_2006]Per leggere l’articolo clicca qui[/url]

Gruppo Cultura Italia Informa

[b][size=medium][color=0033FF]Invio giornale web[/color][/size][/b]

Da: Gruppo Cultura Italia
Data: 02/13/06 03:13:39
A: [email protected]

Oggetto: Invio giornale web

Gruppo Cultura Italia Informa

Gentili amici,

siamo lieti di inoltrarvi il giornale web Gruppo Cultura Italia Informa.

In questo numero affrontiamo due temi importanti della nostra iniziativa culturale: i problemi del lavoro in campo musicale e le logiche distributive per un migliore consumo alimentare.

Il 14 febbraio saremo ospiti della Camera dei Deputati per presentare la poesia di Corrado Calabro’ ed avviare una riflessione sul rapporto fra linguaggio poetico e linguaggio della comunicazione. Il 21 febbraio presenteremo, nella stessa sede, il nuovo libro di Franco Cuomo. Vi attendiamo numerosi. Potrete prenotarvi scaricando il modulo di adesione dal nostro portale www.gruppocultura.it

Grazie e cordiali saluti. La Redazione.

per scaricare il giornale in formato pdf ( 84 Kb )

[url=http://www.gruppocultura.it/giornaleweb/5_2006.pdf]clicca qui[/url]

( file testato con antivirus )

www.gruppocultura.it Notiziario gratuito per la diffusione della cultura. Per cancellarti dalla nostra mailing list, scrivi a [email protected] precisando la email da rimuovere.

Un euro per l’Etiopia

[b][color=0033FF][font=Verdana]Ringraziamo il nostro utente Bruno Mucci per averci inviato questa opportunità ![/font][/color][/b]

Save the Children e RDS

per i bambini dell¹Etiopia

Dal 23 gennaio al 28 febbraio
manda un sms al 48586.
Donerai 1 euro a favore di Save the Children
per costruire nuove scuole in Etiopia.

Sono già stati raccolti 133.137 Euro.

(Ultimo agg.to alle ore 23:59 del 12/02/2006)

Attraverso questa iniziativa si permetterà a 6400 bambini di andare a scuola e di ricevere un¹educazione di qualità. Il progetto prevede la costruzione di due scuole elementari che avranno, oltre alle classi, un centro risorse, un ufficio degli insegnanti e un magazzino, e saranno rifornite dei materiali necessari, come banchi, mobili, lavagne, libri, penne e quaderni.

Fonte:
http://www.savethechildren.it/2003/sostieni/rds-etiopia.asp

Ripetitore: Mozione DS

[b][size=small][color=0000FF]Mercoledì nelle aule del consiglio comunale la mozione dei DS sui ripetitori[/color][/size][/b]

Pubblichiamo l’articolo uscito ieri 18 febbraio su Latina Oggi circa la mozione dei DS che verrà discussa mercoledì prossimo in tema: ripetitori.

[url=http://www.i4it.it/LatinaOggi2/openPdf.php?pdf=pag04latina&day=18_2_2006]Per vedere l’articolo clicca qui ![/url]

ps.. ringraziamo Baol per averci segnalato l’articolo.
Ferdinando Cedrone

INCREDIBILE MA VERO !!!

[b][size=small][color=0033FF][font=Verdana]Gli asili comunali di Latina rischiano di chiudere[/font][/color][/size][/b]

DEMOCRATICI DI
SINISTRA
Gruppo Consiliare – Latina

Sembra incredibile, invece, purtroppo, gli asili comunali di Latina rischiano di chiudere per mancanza di maestre.
La questione è nata qualche mese fa quando in occasioni legate alle discussioni sullo stato d’attuazione del Bilancio Comunale l’Amministrazione annunciò che stavamo per sforare il patto di stabilità, tanto faticosamente mantenuto negli anni passati. Lo sconcerto all’interno delle commissioni e del Consiglio fu grande. Così, molti consiglieri, compreso il sottoscritto, chiesero quali fossero le conseguenze di una simile eventualità. La risposta fu laconica ma chiara: divieto di assunzione (se non a certe condizioni) e divieto di contrarre mutui (se non a certe condizioni).
A questo punto non sarebbe esatto parlare di sconcerto, piuttosto, alcuni consiglieri, compreso il sottoscritto, saltarono letteralmente sulla sedia! Questi due divieti, infatti, comporterebbero l’immobilizzazione dell’attività amministrativa dell’ente. E’ piuttosto complicato pensare ad un comune efficiente senza poter contare su un personale numericamente e qualitativamente adeguato, del resto è impensabile l’idea di bloccare gli investimenti per opere pubbliche. Gli uffici in quell’occasione si affrettarono a tranquillizzare, spiegando che non ci sarebbero state conseguenze serie o tali da essere avvertite dalla città.
Noi sollevammo i nostri dubbi, che purtroppo trovano conferma in questi giorni. Proprio poche ore fa infatti l’Amministrazione ha bloccato l’assunzione di nuove maestre di asilo nido spiegando che il blocco dipende dallo sforamento del patto di stabilità. In sostanza, se una maestra titolare del posto dovesse ammalarsi o andare in maternità ed essere costretta a lasciare il lavoro per un giorno, oppure per settimane e mesi, quella maestra non potrebbe essere sostituita da nessuno. Purtroppo, non stiamo facendo una mera ipotesi, infatti è già accaduto presso diversi asili. Ma dato che la legge stabilisce un rapporto maestra/bambino di 1 a 6, l’asilo è stato costretto a mandare a casa i bambini, trovandosi nelle condizioni di non poter sostituire le maestre assenti. Quanto accaduto è di una gravità senza precedenti, testimonianza di un comune inefficiente e disattento. Una città che non riesce a garantire un servizio simile è una città che non ha alcuna sensibilità verso le donne, ma soprattutto è cieca nei c
onfronti di una seria politica per la famiglia. Basti pensare che se non fosse stato per una nostra interrogazione il Comune avrebbe rischiato di perdere un finanziamento regionale di 250 mila euro per la costruzione di un nuovo asilo. Noi intanto stiamo seguendo la vicenda con la stesse apprensione delle mamme che sappiamo essersi organizzate per una forte protesta. Da parte nostra abbiamo già inviato una interrogazione urgente al sindaco perché chiarisca l’accaduto e contemporaneamente abbiamo chiesto la riunione straordinaria della competente commissione consiliare affinché venga promossa con urgenza un’azione risolutrice.
Latina, 13/02/06
Consigliere Comunale
Mauro Visari

La situazione è critica…

[b][size=small][color=0033FF]Pubblichiamo tre segnalazioni degne di molta attenzione ![/color][/size][/b]

1) Gli abitanti di Largo Montemezzi chiedono asilo, soffrono di crisi di identità, hanno perduto la strada di casa, si sentono spaesati, spiaggiati come le balene, anche quelle nel Tamigi, chiedono soccorso immediato, temono di essere destinati all’estinzione, al non riconoscimento sociale, causa l’ esilio, involontario, dalla toponomastica.

Dopo tutto ciò qualcuno si muoverà o li lascerà al crudele destino…
???

Baol

2) Solidarietà a Baol e a tutti gli amici di Largo Montemezzi!
Io vorrei invece segnalare un refuso, un’omissione: la cancellazione di Via Caffi dalla cartina di Q4 presente sul sito.
La parallela di Via Galuppi, che stacca da Via Guido d’Arezzo, semplicemente non c’è.
Spero si possa rimediare.

Giulio

3) “Una terra senza popolo, per un popolo senza terra!”
Vi ricorda niente questo slogan?
Senza voler aprire dolorose ferite storiche, comunico ai residenti senza strada che esistono strade e piazze senza residenti.
Parlo di Via Tartini e Largo Tartini. Segnalate con targhe fiammeggianti, hanno zero abitanti.
Potreste adottarle voi!
Un caro saluto

Salvatore

Antenne: no alla giungla, sì alle regole… Ma il Comune lo vorrà fare?

Inoltro una comunicazione consegnata all’Assessore all’Ambiente del Comune di Latina in merito alla possibilità di adottare un Regolamento Comunale che fissi delle regole per il corretto insediamento, nel tessuto urbano e territoriale della città, delle Stazioni Radio Base per la telefonia mobile.

A differenza di quanto qualcuno dell’Amministrazione ha recentemente affermato, un tale Regolamento (adottato già in moltissimi Comuni grandi e piccoli in tutta Italia) è perfettamente “legale”, e quando sono stati fatti dei ricorsi i TAR li hanno sempre respinti, confermando l’autorità normativa del Comune in materia.

Se il Comune di Latina si dotasse di un tale strumento, le installazioni delle antenne seguirebbero una programmazione più razionale: non ci sarebbero più le estemporanee “erezioni” di pali dal dubbio gusto estetico nei piazzali dei centri commerciali (Lestrella), nei pressi degli ospedali (via Verdi), nelle vicinanze delle scuole materne (Tor Tre Ponti), negli spartitraffico delle strade (via Cerveteri), eccetera…

Dell’ipotesi di un Regolamento in materia di installazione di Stazioni Radio Base per la telefonia mobile si discuterà in Consiglio Comunale mercoledì 22 febbraio: dato che tutti i cittadini possono liberamente presenziare alle sedute, in quella occasione si potrà verificare direttamente se i nostri amministratori sono interessati a regolamentare la questione oppure no.

La programmazione è assolutamente possibile: basta che il Comune lo voglia…

Cordialmente,
Paolo Ferretti

Alla cortese attenzione dell’Assessore all’ambiente del Comune di Latina

Latina, 17 febbraio 2006

Gentile Assessore,

al fine di agevolarla nella valutazione dell’opportunità di dotare anche il nostro Comune di un piano di localizzazione delle stazioni radio-base, strumento già diffusamente adottato da numerose amministrazioni, portiamo alla sua attenzione la seguente documentazione:
· La “Legge quadro sulla protezione dalla esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” (L. 36/2001);
· I regolamenti comunali adottati dalle città di Trento e Lamezia Terme (CZ).

Particolare attenzione merita l’art. 8 della suddetta legge, che al comma 6 recita testualmente che “i comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”; ci preme altresì sottolineare che questa disposizione non è stata modificata e/o annullata da alcuno strumento legislativo successivo, come ribadito da numerose sentenze dei diversi Tribunali Amministrativi Regionali.
Resta quindi garantita alle Amministrazioni comunali la possibilità di regolamentare l’inserimento territoriale delle stazioni radio-base, individuando le zone specifiche in cui consentire l’installazione da parte delle compagnie di telefonia mobile.

Come avrà modo di verificare attraverso un’attenta lettura, il potere normativo garantito alle amministrazioni comunali per integrare nella pianificazione urbanistica e ambientale le esigenze di sviluppo delle reti di telefonia mobile è estremamente ampio: citiamo a titolo di esempio l’art. 12 comma 1 del regolamento del Comune di Trento, che prevede che “i nuovi impianti fissi delle telecomunicazioni non svettano, rispetto ad ogni punto di vista, dai crinali e dalle sommità delle emergenze orografiche” e gli artt. 6 e 7 del regolamento del Comune di Lamezia Terme, che istituiscono un comitato scientifico-ambientale con funzioni consultive e normative.

Auspichiamo, quindi, che questa documentazione l’aiuti a spazzare i dubbi da lei manifestati circa la possibilità di dotare anche la città di Latina di uno strumento di pianificazione, che darebbe ai cittadini quelle garanzie di tutela della salute e di decoro urbanistico, che da molto tempo chiedono.

Per qualsiasi ulteriore chiarimento può contattarci ai seguenti recapiti:
· Paolo Ferretti tel. 347 1870494, e-mail [email protected];
· Cristian Lamagna tel. 339 6641096, e-mail [email protected].

Nell’attesa di un riscontro le porgiamo i più cordiali saluti.

Firmato

_______________________________________________________
Paolo Ferretti – Consigliere DS nella II Circoscrizione

_______________________________________________________
Cristian Lamagna – Consigliere DS nella III Circoscrizione

Pedofilia … parliamone

Anni fa mi capitò di ascoltare per radio una trasmissione che parlava di pedofilia …. avevo appena avuto il mio primo figlio e l’argomento trattato mi portò a cambiare stazione tanta era la ripugnananza ed il fastidio che mi provocava il pensiero che esistessero persone di quel genere.

Credo che questo effetto sia comune a molti ma è, forse, il modo peggiore per affrontare questo tipo di problema che purtroppo esiste.

A distanza di qualche tempo andai su internet a ripescare la trasmissione in questione e, dopo averla ascoltata (con enorme sforzo), compresi di avere qualche arma in più.
Infatti, come capita per altre questioni, il solo fatto di riconoscere il problema significa affrontarlo.

[i]Negarne l’esistenza, infatti, non fa che intensificarne la possibilità di diffusione![/i]

[b][color=CC3300]A coloro i quali, con mia comprensione, non se la sentono di affrontare il discorso dico di fermarsi qui. Per gli altri che vogliono in qualche modo capire di più riporto di seguito alcuni importanti concetti:[/color][/b]

[b]Cos’è la pedofilia?[/b]

Il termine pedofilia si riferisce genericamente al coinvolgimento sessuale di un adulto con un minore.

Il DSM-IV individua tre criteri diagnostici per individuare la pedofilia:

[b]1[/b]
Durante un periodo di almeno sei mesi, fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti, e intensamente eccitanti sessualmente, che comportano attività sessuale con uno o più bambini prepuberi (generalmente di 13 anni o più piccoli)

[b]2[/b]
Le fantasie, gli impulsi sessuali o i comportamenti causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa o di altre importanti aree di funzionamento.

[b]3[/b]
Il soggetto ha almeno 16 anni ed è di almeno 5 anni maggiore del bambino o dei bambini di cui al criterio 1.

[b]Chi è il pedofilo?[/b]
Il pedofilo è colui che riesce ad avere una relazione o una esperienza sessuale soddisfacente e gratificante con i bambini. Sono i bambini l’oggetto primario dei suoi interessi erotici.

Il bambino, però, per il suo particolare stadio evolutivo, non è in grado di dare un consenso responsabile e non è nemmeno in grado di rifiutare la proposta dell’adulto, soprattutto se questi appartiene all’area dei conviventi.

Il pedofilo è un individuo immaturo ed infantile, incapace ad instaurare relazioni stabili e solide. A volte, può essere guidato dal bisogno patologico di ferire e di dominare l’altro o da un’antica ferita mai sanata o da violenze mai dimenticate.

Solitamente, il pedofilo si presenta gentile ed affettuoso, generoso di regali e compagnia, appare senz’altro come una persona normale. Le proposte sessuali avvengono dopo aver creato una dipendenza affettiva, ottenuta attraverso strategie specifiche.

Egli studia e conosce la vittima, attende pazientemente che si creino la stima, la considerazione e l’affetto necessari. Approfitta delle fragilità del bambino, del suo bisogno di affetto, di affermazione, di rassicurazione. E ricatta la vittima.
Occorrerebbe fare alcune distinzioni tra:

[b]”Pedofilo”[/b] è l’adulto che rivolge la sua attenzione ai bambini prepuberi

[b]”Pederasta”[/b] è chi rivolge le sue attenzioni sessuali ai maschi tra gli undici e i sedici anni

[b]”Corefilo”[/b] chi invece si rivolge alle bambine

[b]Classificazione delle personalità pedofile [/b]

Tale classificazione va da una scarsa pericolosità fino ad una pericolosità estrema :
Pedofilo latente (nutre fantasie erotiche, ma non arriva ad attuarle)

[b]Pedofilo occasionale[/b] (ha esperienze sessuali trasgressive, occasionali, solo in alcuni ambienti per lui inconsueti, per esempio in paesi esteri.

[b]Pedofilo dalla personalità immatura[/b] (non riesce ad instaurare un normale rapporto di coppia tra adulti e quindi ripiega il suo interesse sui bambini per sentirsi padrone della situazione)

[b]Pedofilo regressivo[/b] (anche se ha inizialmente stabilito un normale rapporto affettivo, per vicissitudini della sua vita cade in vizi come l’alcoolismo, pertanto viene emarginato dalla società e il suo interesse sessuale si rivolge allora all’innocente debolezza infantile)

[b]Pedofilo omosex[/b] (spesso sono soggetti che lamentano una storia personale infantile di carenza affettiva genitoriale specie materna ed allora attraverso un processo di identificazione col fanciullo, su cui fissano la propria attenzione, attraverso l’abuso in qualche modo dicono di trovare sollievo alla loro angoscia esistenziale)

[b]Pedofilo aggressivo[/b] ( è il vero sadico misogino, alla ricerca convinta del comportamento antisociale e della sofferenza altrui, reitera il male fatto e può giungere ad efferati delitti).

[b]La pedofilia femminile[/b]

La pedofilia è, anche, al femminile, secondo le stime, in cinque casi su cento, ad abusare sono madri incestuose, ambigue zie, maestre e baby sitter, fino alle “regine per una notte” che, sulle spiagge del Terzo mondo, vanno a caccia di beach boys giovanissimi e indifesi.
Le cause scatenanti sembrano essere:

La separazione

L’abbandono

La perdita

Alcune donne che hanno subito abusi da bambine attraverso l’attività sessuale pedofila si vendicano degli uomini. Dal ruolo “passivo” che l’ha vista vittima e sottomessa, la donna tenta in tal modo il riscatto ed una propria affermazione in un ruolo “attivo”, ciò è possibile anche grazie alla rivoluzione sociale che la rende così indipendente e libera.

[b]Pedofilia e Internet[/b]

Le statistiche ci dicono che purtroppo la pedofilia è un fenomeno in aumento che trova sempre nuovi canali come ad esempio internet. Ma la pedofilia su internet è solo un aspetto del problema.

E’ dovere di tutti vigilare per poter eliminare questo problema denunciando i siti di pedofili che incontriamo navigando, qualsiasi comportamento sospetto di un parente, un amico, un vicino, non nascondere la testa sotto la sabbia perchè ciò che vediamo ci sembra troppo orribile, ecc. E’ dovere di un genitore non pensare “tanto a mio figlio non succederà”.

Quindi, inutile dire che la pedofilia è il pericolo più grave in cui un minore può incorrere navigando in Internet. Da una parte ci sembra giusto dire che i pedofili non li crea Internet, ma che chi usa la Rete per questo genere di intenti, è già pedofilo prima di mettersi on-line; ciò non toglie che, purtroppo, come anche i recenti casi di cronaca dimostrano, in Internet ci sia un rischio pedofilia da cui difendere i propri figli on-line.

[i]I pedofili quando sono in Rete tendono ad usare alcune tecniche comuni:[/i]

Cominciano a conversare con un minore cercando di creare un rapporto di fiducia e amicizia, presentandosi come coetanei dell’altro sesso.

Conquistata la fiducia del bambino, cominciano a introdurre gradualmente argomenti sessuali, spesso servendosi della pornografia infantile per dare l’impressione che gli altri bambini sono normalmente impegnati in queste attività.

Fanno leva sulla curiosità sessuale del bambino, facendo domande o dando loro dei “compiti”, come indossare un determinato capo di biancheria intima e compiere certi atti sessuali. Questi compiti si allargano a chiamate telefoniche e allo scambio di foto o video sessualmente espliciti.

Cercheranno di combinare un incontro faccia-a-faccia (rivelando a questo punto la sua vera età).
I pedofili si inseriscono nella solitudine del minore; alimentano le lamentele sulla vita domestica, creano una atmosfera di “noi” contro “loro”. Questo comporta almeno due conseguenze: crea una distanza tra il minore e i genitori, e nel contempo lo porta ad una segreta “alleanza speciale” con il pedofilo.

[color=CC3300]Questo tipo di situazioni possono essere evitate, se siete molto attenti; educate i vostri figli e tenete gli occhi aperti.[/color]

[b] Conclusioni … per il momento[/b]

Esistono poi gli abusi. Il termine abuso, inizialmente usato per indicare le percosse subite dal bambino, si è ampliato al punto da poter essere usato per definire un comportamento volontario o involontario da parte degli adulti siano essi genitori, fratelli, tutori o estranei, che danneggiano in modo grave le potenzialità evolutive del bambino.

[i][b]Su questo c’è molto ancora da dire ma preferisco fermarmi qui per evitare l’effetto “enciclopedia medica” che vuole il presentarsi di tutti i sintomi di una malattia di cui si è appena letta la sintomatologia.[/i][/b]

Parleremo di abusi in un prossimo futuro.

Un vostro vicino di casa.

Alessandro Molon