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Boccaccio e D’Angelo: il nostro orgoglio, le nostre speranze

Due rappresentanti delle Forze dell’Ordine che ricorderemo sempre con grande stima e considerazione a monte di un’operato significativo e ricco di successi, sia nella lotta al crimine che nell’impegno profuso per garantire sempre maggiore sicurezza sulle strade. Nel campo della sicurezza stradale, dove la nostra Associazione è quotidianamente impegnata, abbiamo avuto in loro e nei   loro subalterni un grande e sicuro riferimento. La loro disponibilità verso la nostra Associazione è andata oltre l’immaginabile, nel ribadire con quanta dedizione e disponibilità si sono adoperati nelle rispettive competenze. Ora andranno a ricoprire altri incarichi lontano dalla terra pontina ma resteranno sempre nei nostri cuori e  in quelli di chi, come noi, hanno toccato con mano gli importanti risultati ottenuti contribuendo ad accrescere sempre più la sicurezza per i cittadini e per una provincia dove ogni giorno c’è bisogno di attenzione e interventi decisivi per costruire un futuro sempre più sano e sicuro. Li ringraziamo per quello che hanno fatto per i cittadini e per la nostra Associazione

il Vice Presidente Nazionale Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada – Onlus

Giovanni Delle Cave

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Nessuna risposta

  1. Freddy ha detto:

    Mi unisco agli elogi per il Comandante Provinciale dei Carabinieri Roberto Boccaccio e per il Questore Nicolò D’Angelo, nella speranza che i loro sostituti sappiano fare altrettanto bene.

    Ferdinando Cedrone

  2. Vincenzo ha detto:

     http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_settembre_28/intini-nuovo-questore-latina-marangon-1901662032629.shtml

      

    dal 3 ottobre

    Alberto Intini nuovo questore di Latina

    Esperto di casi irrisolti e criminalità organizzata: ha arrestato componenti della Banda della Magliana

    Alberto Intini neo questore di Latina (foto Proto)
    Alberto Intini neo questore di Latina (foto Proto)

    LATINA – Dal prossimo 3 ottobre sarà Alberto Intini il nuovo questore di Latina. Lascerà l'incarico a Benevento, dove era arrivato nel luglio 2009 imprimendo da subito un notevole impulso al contrasto della criminalità organizzata e ponendo particolare attenzione alle tematiche dell'ordine pubblico. Prende il posto di Nicolò D'Angelo.
    Intini ha 55 anni, laureato in Giurisprudenza, è entrato in polizia nel 1981. Nei suoi trent'anni di carriera ha messo la firma su importanti operazioni: da responsabile delle sezioni rapine, omicidi e criminalità organizzata della Questura di Roma ha gestito l’operazione “Colosseo”, che nel 1993 ha consentito l’arresto di 60 appartenenti alla Banda della Magliana.

    Intini ad un convegno (foto Mario Proto)
    Intini ad un convegno (foto Mario Proto)

    IL NUOVO QUESTORE – E' passato alla Criminalpol mettendosi sulle tracce del superlatitante Andrea Ghira, uno dei mostri del Circeo, scoprendone il decesso a Melilla dopo essersi arruolato nella legione straniera. Numerosi i delitti risolti e le indagini su bande di rapinatori e sul fenomeno del turismo sessuale. Nel curriculum di Alberto Intini le indagini scientifiche sul delitto Kercher a Perugia, oltre alla risoluzione di alcuni 'cold case' che ne fanno uno dei maggiori esperti italiani. E' autore di manuali, docente in materie forensi. D'ANGELO A PERUGIA – Intini prende il posto di Nicolò D'Angelo che ha guidato la polizia di Latina per ben 5 anni. Arrivato in provincia con la fama di super poliziotto derivante dalla notevole esperienza accumulata da capo della squadra mobile di Roma, D'Angelo ha puntato molto sulla sicurezza del capoluogo pontino stroncando l'ascesa di clan nomadi che si erano introdotti nel tessuto cittadino con lo spaccio, le estorsioni, l'usura, cercando di imporsi senza esitare ad uccidere. Le indagini patrimoniali nei loro confronti, le relative confische di beni, hanno notevolmente ridotto il potenziale criminalie dei clan Di Silvio-Ciarelli. «Abbiamo aperto la strada – ha detto D’Angelo salutando i cronisti – ai grandi sequestri patrimoniali. Siamo una delle questure più impegnate d’Italia in tal senso. La fiducia in noi è cresciuta, noi non ci siamo fermati davanti a niente, neanche alle minacce». Il questore era stato oggetto di intimidazioni: spedite a lui ed ai colleghi alcune pallottole. D'Angelo verrà trasferito a Perugia come reggente della Questura.