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I carri bestiame…umano

Pensavo di essere un pendolare sfortunato,

pensavo che viaggiare con la mia auto tutti i giorni sulla Pontina, fosse una prova di resistenza difficile da eguagliare,

pensavo che lo stress del traffico, dei blocchi quasi quotidiani da e verso la capitale, fosse una delle prove più difficili da superare……..e invece no!!!

c'è un tipo di pendolare che da venerdì scorso gode di tutta la mia stima e solidarietà, il passeggero del treno….

in particolare mi riferisco ai pendolari che tutti i giorni salgono sugli InterCity di Trenitalia, quelli che collegano Roma con Napoli, passando per Latina….

per un automobilista come me, che ha la "fortuna" di viaggiare su una delle strade più pericolose d'Italia, la Pontina, ma in condizioni relativamente confortevoli, non fosse altro per gli spazi e per l'aria condizionata, è stato davvero scioccante tornare a Latina venerdì sera, 30 settembre a bordo del treno in questione …

A Termini, già salire sulla carrozza è stata un'impresa, ma una volta entrato, lo spettacolo è stato ancora più desolante, un vero e proprio carro bestiame, con temperature che superavano i 30 gradi e spazi completamente colmi di "merce umana"

l'unica possibilità di respirare era con il treno in corsa e con la porta del bagno aperta, attraverso  la quale si riusciva, almeno un minimo, a far circolare l'aria, accompagnata, però, dal nauseante odore di scarico delle tubazioni impregnate di ogni cosa…

eclatante è stata poi un'immagine che difficilmente scorderò….

un bellissimo prato, che riuscivo a malapena a scorgere da un finestrino, nel quale pascolavano tante bellissime pecore, che tra una "boccone" l'altro  quasi ci guardavano impietosite..

le pecore!!!! le bestie….

loro o noi?

Ferdinando Cedrone

p.s. la foto si riferisce esattamente al Treno in questione L'Itercity Roma Napoli delle h 16.39

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Nessuna risposta

  1. emmeti ha detto:

    Anni ed anni di trasbordi sulle carrozze bestiame delle FS (oggi trenitalia) e non è cambiato nulla ! Anzi, la situazione è peggiorata !

    Da tempo, grazie a Dio, ho potuto optare per la sede di Latina, a scapito della mia piccola carriera, ma poco importa, la pelle è una e la salute anche.

    Mi ricordo nel 2003, anno con un caldo bestiale, primi d'agosto, non so che temperature ci fossero quel giorno, ma si sveniva dal caldo. Dovevo prendere il treno delle 15 per Latina, un mare di gente aspettava con ansia il treno che come al solito arrivò in "lieve" ritardo sul binario; tra spinte e strattoni riuscii a raggiungere uno spazio nel corridoio. La carrozza era stata al sole, senza finestrini e con l'aria condizionata probabilmente rotta, poichè si avvertiva solo un lieve soffio di aria calda, quasi volessero cuocerci in un forno ventilato. Sembrava di essere finiti in un girone Dantesco dove l'unica colpa dei dannati era quella di avere un lavoro onesto lontano dalle proprie abitazioni.

    Furono i 3 quarti d'ora più lunghi della mia vita !

    D'allora ho giurato a me stesso di non salire mai più su un treno e fino ad oggi ho mantenuto la promessa.

    Piena solidarietà a chi è meno fortunato di me e deve ogni giorno sobbarcarsi un calvario del genere. 

    Un saluto.

    Maurizio 

  2. My_Angel ha detto:

    Caro mio… benvenuto nel fantastico mondo dei pendolari LT-RM FF.SS. ormai non ci resta che… ("Un giorno di ordinaria follia"), come si dice, a volte i film anticipano la realtà 🙁

  3. rudy ha detto:

    Mamma mia,

    quanti brutti ricordi. Ci sarebbe materiale per scrivere un libro, anche se è stato già scritto alcuni anni fà (Vita da pendolare di Vito di Ventura), proprio sulla tratta Roma- LT

    ho fatto il pendolare da Roma a Latina per un totale di 22 anni!

    Sempre peggio! Alla fine mi sono arreso e sono riuscito a venire + vicino.

    Non viaggio + in treno per lavoro.

    Ciao da Rudy