Ma la sera quando il marito rincasava non era mai soddisfatto della cena. Se a tavola c’era pasta e fagioli egli avrebbe voluto zuppa di ceci, quando la moglie gli preparava una bistecca egli avrebbe preferito mangiar pesce e così via. La cena insoddisfacente era il pretesto che gli consentiva di andare a letto adirato, sicuro che la moglie non lo avrebbe “disturbato”.
Ma un giorno la moglie gli tese un agguato: trascorse tutto il giorno ai fornelli e preparò decine di pietanze. Quando il marito rincasò ella mise in tavola una delle pietanze che aveva preparato. “Spaghetti al sugo? Che delusione! Avrei mangiato un bel piatto di trippa alla romana!”Senza batter ciglio la moglie ritirò il piatto di spaghetti e dopo 30 secondi si presentò con un piatto di trippa.
L’uomo, risentito, finse sdegno per la supponenza della moglie e andò a letto indispettito.

L’uomo ovviamente sulla via di casa trovava il modo di soddisfare i suoi appetiti fermandosi a casa della sua amante. Qualunque cosa avesse fatto sua moglie egli avrebbe trovato da ridire poiché il vero problema era la sua mancanza di interesse nei confronti della consorte.

Ognuno può trovare da solo la morale di questa storiella.

Salvatore