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Liste civiche e liste civetta

Vengono chiamate “auto civetta” le autovetture che le forze dell’ordine utilizzano in servizi per i quali è necessario non essere riconosciuti. A Latina, negli ultimi mesi, stiamo assistendo alla nascita di “liste civetta” spacciate per liste civiche.

Si è iniziato nel mese di luglio con una lista la cui presentazione è stata accompagnata da tanti buoni propositi: “siamo aperti alla società civile ed al contributo di tutti”, “vogliamo partire dal programma per poi individuare la figura di un possibile sindaco cui dare l’appoggio”, e così via.

Subito dopo l’estate, senza che nel frattempo si sia avuto conoscenza di qualche  iniziativa particolare da parte dei promotori di questa lista, questi ultimi hanno fatto sapere che avrebbero sostenuto Moscardelli (PD) quale candidato sindaco.

Ovviamente, nulla di male in una decisione del genere, ma solo degli ingenui possono pensare che questo percorso non fosse già stato concordato al momento della presentazione.

Insomma, una vera e propria manfrina, quando sarebbe stato molto più trasparente dire sin dall’inizio: “nasciamo per appoggiare Moscardelli contro De Marchis alle primarie del PD e poi sostenerlo nella candidatura a sindaco.”

L’operazione “liste civetta” in corso a Latina è poi continuata ad ottobre con la presentazione di un movimento civico, i cui promotori hanno rimarcato di essere assolutamente autonomi e indipendenti, salvo però fare delle dichiarazioni che non possono lasciare perplessi circa la spontaneità della nascita del movimento in questione.

Innanzitutto si sono definiti di “area centro-destra”, circostanza questa che, secondo me, rappresenta una contraddizione per un vero movimento civico, che dovrebbe occuparsi solo dei problemi della città senza collocazioni politiche precostituite.

Poi hanno chiarito di considerare quelli del PdL che hanno sfiduciato Zaccheo dei loro avversari politici.

Infine, per essere ancora più chiari, hanno condito il tutto con la seguente affermazione: “meglio il peggiore dei sindaci del migliore dei commissari”.

Non so se il dott. Nardone è il migliore dei commissari, ma sicuramente Zaccheo è stato il peggior sindaco nella storia della nostra città.

Insomma, il movimento civetta in questione sembra proprio nato per sostenere come candidato sindaco quello che verrà indicato da Zaccheo.

In questo contesto, che sa tanto di vecchio e paludato, sono rimasto veramente contento di aver partecipato all’assemblea pubblica di presentazione dell’associazione “Rinascita Civile (www.rinascitacivile.it – [email protected]), che si è tenuta venerdì 3 dicembre alla presenza di circa 400 persone.

Sono andato all’evento senza sapere alcunché dell’associazione, di cui conoscevo solo le due persone che mi avevano invitato.

Con mia grande e gradita sorpresa ho trovato un vero movimento civico, senza regie più o meno occulte o accordi più o meno già definiti. Le ragioni della nascita dell’associazione sono state spiegate in maniera molto chiara, in estrema sintesi: colmare il vuoto pauroso che si è creato tra la società e la politica nella nostra città; abbattere il muro dell’indifferenza e della rassegnazione che avvantaggia le varie cricche di potere; progettare e realizzare un futuro migliore per Latina.

Anche il programma è molto chiaro: discontinuità rispetto alla passata amministrazione; costituzione di gruppi di lavoro su temi che sono già stati individuati; predisposizione di un programma da presentare alla città entro la fine di gennaio.

Trovo che l’iniziativa sia estremamente interessante ed evidenzi, insieme alla circostanza che si sono costituiti anche altri veri movimenti civici (non civetta), la presenza di un certo fermento nella nostra città. Un fermento che probabilmente è rappresentativo del pensiero della maggioranza dei cittadini di Latina, vale a dire:

  • la passata amministrazione comunale è stata pessima, per cui occorre un fortissimo segnale di discontinuità;

  • l’attuale classe politica espressa dai partiti è assolutamente inadeguata, per cui non può esserle affidata l’amministrazione della nostra città.

In questo contesto diventa pertanto praticabile e convincente l’ipotesi, già realizzatasi con successo in altre città, di un’aggregazione di liste civiche che, sulla base di un programma condiviso e credibile, si candidi a governare la città in assoluta discontinuità rispetto alla passata amministrazione ed in totale indipendenza da tutte le beghe che si creano all’interno dei vari partiti per mere questioni di potere

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Nessuna risposta

  1. massimo74 ha detto:

    Le considerazioni di Andrea Stabile sono, come spesso mi pare di rilevare, precise, lucide e sensate. Nel caso specifico anche così evidenti da risultare difficilmente contestabili persino per gli stessi appartenenti alle liste a cui fa riferimento.

    Personalmente, soprattutto in ambito locale, mi sono ormai abituato a prestare attenzione più alla onestà intellettuale e alla competenza dei singoli piuttosto che alle ideologie partitiche, e un contributo del dott. Stabile sarebbe a mio avviso di grande utilità anche per l'associazione Rinascita Civile.

    Che la maggior parte delle nasciture liste latinensi non siano null'altro che un tentativo di far rientrare voti di cittadini delusi agli stessi rappresentanti di prima, mediante strada secondaria e mal celata, è la realtà dei fatti, purtroppo.

    Dico purtroppo perchè se fossero nate associazioni e/o liste civiche animate da vero intento innovatore e senza legami di sorta al posto di quelle di stampo "civetta", credo che la nostra comunità avrebbe potuto ricavarne solo un gran bel vantaggio per il suo futuro.

    Massimo de Simone

  2. il_vice ha detto:

    Caro Freddy, credo che tu e Massimo abbiate ragione circa l'analisi sulle presunte liste civiche. D'altro canto, pur avendo letto lo statuto dell'associazione Rinascita Civile, rimangono in me vive le perplessità non già circa la bontà dei fini dell'associazione, quanto, invece, sulla capacità di mantenere unito un gruppo che mira ad essere eccezionalmente eterogeneo.

    Sicuramente, buoni programmi, tavoli di lavoro e concertazione saranno uno strumento utile per amalgamare il gruppo; però, quando ci sono di mezzo le persone le certezze vengono meno.  Lo si sta vedendo con la politica "strutturata" che, nonostante vincoli di appartenenza, programmi, progetti e, soprattutto, poltrone non riesce a mantenere uniti i gruppi. Ma forse se ci sarà un gruppo di cittadini seriamente motivati al benessere della città questa esperienza di Rinascita Civile potrà ben risultare … forse.

    Gianni Catania

  3. giucap ha detto:

    Caro Gianni,

    lo scopriremo solo vivendo.

    Però, se non ci provassimo, non lo sapremmo mai e resteremmo sempre nel dubbio che forse si poteva fare qualcosa, ma invece ci siamo nascosti, rassegnati al peggio (come di consueto, direi).

    Giulio

     

  4. Salvatore ha detto:

    Caro Gianni,

    forse sarà proprio la mancanza di una torta da spartirsi (poichè in estrema sintesi il programma di RinascitaCivile è di NON RUBARE) che aiuterà la coesione. Forse. Vedremo.

    Salvatore