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L’erba alta si taglia con una X, quella dentro la cabina elettorale

Dopo mesi di attesa, si rivedono i "tagliaerba", operai incaricati dal Comune di Latina (comm. Barbato) per sfalciare rovi alti ormai diversi metri con l'inevitabile conseguenza di far affiorire tutta l'immondizia accumulata nel tempo.

 

E come sappiamo, per esperienza purtroppo, questa si spargerà sui marciapiedi e sulle strade e contribuirà a moltiplicare lo stato di degrado urbano già ridotto a lumicino dal disastroso sistema della raccolta dei rifiuti urbani e della differenziata:

Una storia già vista.

Poveri noi, che, con il Commissario Barbato, speravamo proprio di non dover rivedere queste scene!…

nulla da fare: la cultura della cura del verde, sembra proprio non appartenere a questa città.

Era davvero difficile capire che, se la frequenza dei tagli fosse stata almeno normale, sarebbero stati sufficienti dei normalissimi trattori/tagliarba per rasare un prato costantemente curato?

Oppure dobbiamo davvero credere che aver ridotto il numero di tagli, abbia comportato comunque una riduzione dei costi?

Ed inoltre:

se limitare fortemente il numero dei tagli, fosse stato dettato dalle ristrettezze economiche delle casse comunali, se davvero fosse stato questo il problema, perchè, ci chiediamo, sono stati sprecati, ad esempio, decine di migliaia di euro per realizzare costosissime rotonde (vedi quelle sottostanti il ponte della Pontina all'altezza degli incroci di via del Lido e di via Isonzo) che avrebbero potuto essere costruite secondo criteri molto più economici e adeguati alle ristrettezze del momento?

Non potevano bastare, in tal senso, delle normalissime rotonde come quelle della figura sottostante?

Ebbene, no.. troppo facile forse?


Ma… udite, udite…, ora che l'erba ha raggiunto altezze spaventose (in alcune aree del Q4 e del Q5 anche diversi metri) tale da produrre,
oltre l'evidente degrado urbano, anche gravi pericoli per automobilisti e pedoni (soprattutto in prossimità degli incroci stradali) ci si accorge di un fatto "straordinario":

l'erba cresce!…

Ed allora, ecco che all'improvviso, ci si ricorda che, per questo servizio, si devono stanziare fondi, indire gare, avviare iter amministrativi, etc. etc. etc.


Mah!!

Nulla da fare, anche il Commissario, ci ha delusi, non ci rimane che sperare nella prossima amministrazione!

Già la prossima amministrazione…

Sinceramente a vedere certe candidature, non so perchè, temo che le cose potrebbero non cambiare molto, soprattutto se vincesero i soliti noti..

Speriamo bene, mi auguro proprio di no, visto il passato…

Ma se invece dovessimo finire ancora in quelle stesse mani?

Ebbene, cari amici, credo che mai come stavolta, il famoso detto…"campa cavallo che l'erba cresce!", ci starebbe proprio bene!

Ferdinando Cedrone

 

 

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Parliamo di verde pubblico, ma il discorso vale per ogni altro settore dell’amministrazione comunale!

    La macchina amministrativa di Latina (dirigenti, funzionari, tecnici, impiegati, operai…) nel corso degli anni ha subito una lenta ma inesorabile metamorfosi e si è adattata all’andazzo imposto dalla malapolitica che ha spadroneggiato per decenni.

    Così ciascuna pezzo della macchina amministrativa che era nata per essere al servizio dei cittadini, ciascun ingranaggio che era stato pensato per perseguire il bene comune, si è inesorabilmente asservito agli interessi illegittimi dei criminali che hanno malamministrato questa città negli ultimi decenni.

    Anche le ditte private i sono attrezzate di conseguenza: hanno compreso che per vincere le gare di appalto non era necessario offrire un ottimo prodotto al prezzo migliore! No! non serviva a niente! Hanno capito invece che bisognava offrire la mazzetta più alta. E si sono adeguati, chi con entusiasmo, chi con rassegnazione.

    Così tutto il sistema si è trasformato in una gigantesca associazione a delinquere dove l’unico “merito” che viene premiato è l’accondiscendenza, la complicità e la sciatteria.