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Ottimo inizio per il Cineforum di RinascitaCivile

Sabato 9 Novembre, l’auditorium del Liceo Classico Dante Alighieri è gremito. Classi di studenti ma anche cittadini, soci e non di Rinascita Civile..  una mattina intensa, un momento di riflessione profonda, di quelle che solo una visione aperta e senza veli può regalarci.  Il documentario del regista Emiliano Pappacena, “Lampedusa – Parigi:  diario di viaggio” ha rappresentato un momento di Verità. Nessuna retorica del povero immigrato, nessuna scontata cronaca da telegiornale, con tanto di conta dei morti, corpi alla deriva restituiti dal mare, sopravvissuti con lo sguardo perso nel vuoto.. corpi, appunto. No.. i corpi sono uomini e gli uomini hanno storie, speranze, sogni, affetti, dignità soprattutto. 

Gli uomini sono come tutti gli altri uomini, anche se i “respingimenti” (brutta parola) respingono corpi, senza chiedersi mai chi siano e quali siano le loro storie, con la logica fredda e spietata di uomini che si difendono da altri uomini, la retorica della xenofobia.. del che “sono venuti a fare qui in Italia”.. e allora quella porta d’accesso sull’Europa, che è questa nostra isoletta di Lampedusa, diviene un carnaio, dove alle spietate logiche della legge si sostituiscono la pietas dei Lampedusani, che riconoscono gli uomini negli uomini, il dolore nel dolore.. .

Pappacena restituisce a questi immigrati le loro storie, legittimamente, con uno sguardo libero, con il senso critico di chi si pone delle domande e non si ferma alla retorica, ma vuole capire, raccontare.. vuole avvicinarsi agli Uomini.  E lo fa con tanta umanità, con una delicatezza ed un rispetto, da toccare l’animo di tutti coloro che assistono alla proiezione, perché si percepisce, si sente, che il primo ad esserne toccato è lui stesso..  la Verità è talmente forte da riuscire a passare oltre ogni possibile pregiudizio.. oltre ogni chiusura.. oltre tutte le avversità del nostro mondo imperfetto, individualista.. sordo.   

Questo documentario, fortemente voluto da Rinascita Civile in cooperazione con il Liceo Classico Dante Alighieri, ha aperto questa rassegna di tre appuntamenti nelle scuole con un tema di fortissima attualità, di valenza civile, un messaggio ai giovani. Emiliano Pappacena, ex studente del Liceo Classico, che è tornato dopo 15 anni alla sua vecchia scuola, non ha nascosto la sua emozione e il senso di responsabilità provato nel portarci la sua esperienza. Ha raccontato il suo viaggio a fianco ad un gruppo di giovani Tunisini, fuggiti dal loro Paese dopo la Primavera Araba, verso Parigi, attraverso l’Italia.. storie diverse, perché ciascuno ha la sua e se la tiene ben stretta, dignitosamente, perché è quel vissuto che ti rende riconoscibile, tra tanti, pur se accomunati nel destino.  Con grande rispetto il regista, superate le prime comprensibili reazioni di diffidenza, è riuscito ad entrare in contatto con queste persone, prestando aiuto e condividendo il loro vissuto, le difficoltà, la disillusione, la paura e l’orgoglio, l’amarezza, la tristezza.. persino i sorrisi, quelli non sono mai mancati nonostante tutto, con la voglia di vivere, il desiderio e la speranza di farsi una Vita.   

Riconoscere una dignità a questi uomini ed alle loro storie, è il primo passo per riconoscerli come individui; essi hanno affrontato un viaggio sulle barche della morte, più fortunati di altri sono arrivati vivi a destinazione, ma poi hanno dovuto fare i conti con la disillusione di una realtà ben diversa da quella che gli era stata prospettata. Anche coloro che tornano nel loro Paese d’origine per vergogna non raccontano le condizioni disumane nelle quali hanno dovuto vivere, e tutto questo alimenta il mito di una terra promessa che non è affatto un paradiso e un riscatto, al contrario, diversamente da quel che accade in Tunisia, si sono trovati costretti a dormire in strada, nei cartoni, sotto i ponti, nelle auto abbandonate..  difficile mantenere quel barlume di umanità, quella dignità disperatamente ricercata e difesa, chiedendo per es. ai negozi dei barbieri di potersi fare la barba, o cercando di lavarsi nelle fontanelle in strada.. ecco, gli uomini non dovrebbero mai vivere questa umiliazione, gli uomini nascono tutti uguali e il diritto alla Vita è inalienabile.

Pappacena ci ha raccontato che il suo documentario è stato proiettato in varie occasioni in Tunisia, allo scopo di raccontare questa faccia della Verità che molti Tunisini non conoscevano affatto. Che non sia questa la chiave per scoraggiare i viaggi della morte di tanta gente che pensa di trovare una Vita ma che non ha la cognizione di quale sia la realtà che l’attende?  Una domanda legittima se si vuole portare un serio progetto di prevenzione e contrasto ad un fenomeno che alimenta e arricchisce la malavita organizzata, sfruttando la disperazione e il dolore.. .

Nel dibattito a seguire preziosa la presenza di Giovanni Malinconico, che ha rivolto l’attenzione ai diritti umani, all’articolo 2 della nostra Costituzione che recita:  La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Quindi riconosce il primato dell’uomo, dell’individuo, gli attribuisce dei diritti inviolabili, ai quali devono ispirarsi tutte le Leggi di uno Stato.. .  Interrogarci allora su come sia possibile cadere nella barbarie, su cosa sia questa nostra supposta civiltà.. se si pensa poi ad un altro illuminato punto di riferimento che è emerso nel prosieguo del dibattito, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ove si ribadisce che siamo Uomini prima ancora che cittadini, tutti membri della famiglia umana, ed abbiamo gli stessi diritti, uguali ed inalienabili … il disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell’uomo hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità.    Bella la chiusa al dibattito del moderatore, il regista Renato Chiocca, che ha augurato a tutti i giovani presenti di poter vivere la propria vita, realizzarsi, esercitando sempre il proprio senso critico..  Uomini tra gli Uomini.. tutti eguali e liberi.

La rassegna Rinascita Civile a Scuola proseguirà con altri due appuntamenti, sempre sul filo della legalità, sabato 30 novembre preso l’Istituto Galileo – Sani ore 11 con il film “L’intervallo” di Leonardo Di Costanzo,  e sabato  7 dicembre ore 10,30 presso il Liceo Scientifico G.B. Grassi con il cortometraggio “Differenti” di Renato Chiocca.

Francesca Suale

 

 

 

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