Innazi tutto mi pare già particolare che negli accordi contrattuali intercorsi tra le parti, l'amministrazione non abbia provveduto a prevedere un articolo secondo il quale eventuali inadempienze da parte dell'associazione de quo dessero luogo all'immediato annullamento dell'accordo stesso e ci sia perciò ora bisogno di avviare un procedimento ai sensi della L.241/90.

 

In secondo luogo nella determina dirigenziale non leggo che all’associazione del sig. Palombo, consigliere comunale PdL, sarà messo a carico l’importo dei lavori di sfalcio affidato a terzi o, in alternativa, la tassa per l'occupazione di suolo pubblico da gennaio sino a quando non sbaraccherà col baracchino di dubbia utilità, più gli interessi come per legge.

 

Spero sia stata solo una semplice “disattenzione” del Dirigente da ripristinare a breve, perché quando un’amministrazione pubblica non agisce con un minimo di diligenza a tutela del proprio erario (e in questo caso sembra averne tutto il diritto e i presupposti), si configura il danno erariale.

Speriamo che qualcuno controlli, agisca, e non ci si limiti anche stavolta solo a chiacchierare.

 

Certo, come definire chi, presumibilmente già agevolato o al limite non ostacolato per il permesso amministrativo concessogli per via del ruolo che ricopre,  poi nemmeno presta fede agli accordi stipulati con l'amministrazione che dovrebbe per mandato tutelare?

 

Massimo