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Grassucci chiede normalità a Nardone

A Latina si voterà tra un anno, una distanza siderale in politica. Vedo scalpitare, vedo aspettative superiori ai bisogni. Di sindaci è piena la città, di idee è deserto. Sindaci per far cosa? Ho sperato tanto nel commissario di governo, un occhio esterno per “ordinare” un comune che si regge su rendite di posizione consolidatesi in 18 anni di “revanscismo”, rendite tante quante quelle dei 30 anni precedenti e, talvolta, sovrapposte. Ho sperato nel commissario di governo per quella idea alta di Stato che mi viene dalla mia, credo, troppo vecchia cultura liberale. Immaginavo un ritorno alla normalità, ad un Comune fuori per sempre dalla logica onirica dentro la prassi del vivere quotidiano.

Ora anche con il commissario si parla di metropolitana, sia pure leggera, e mi domando: non è il caso che su questo decida il sindaco prossimo?

A Latina serve un anno di strade  pulite, erba tagliata, vigili in strada e licenze date secondo norme e presto.Basta, basta per favore perché di voli del tacchino ne abbiamo raccontati tanti, poi il c.lo grosso ha sempre impedito alla bestia di staccare le zampe dalla terra. Caro Commissario ci faccia vivere la rivoluzione del normale, ci doni un anno in cui parliamo noi (intesi come cittadini-elettori) di futuro mentre lei ci garantisce il presente. Sulla metro ho detto la mia poi gli elettori l’hanno chiesta perché era nel programma di Zaccheo, lui in tre anni non è stato capace di farla. Ora? Ora se farla o meno debbono deciderlo i cittadini e il sindaco prossimo. Sarebbe bello, per esempio, che quest’anno al mare ci fosse tanta pulizia e i locali pieni di gente che si diverte fino ad ora tarda perché d’estate il mare è vita. Sarebbe bello che Lei desse un ordine semplice: “al lido è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato”. E non come oggi che tutto è vietato tranne quello che è “permesso” a capriccio dell’amministrazione. Lo dico per via di quella cultura liberale che vede prima la libertà, poi i suoi limiti. Non il contrario. Dice: ma è blasfemia? No è il criterio della Costituzione della Repubblica italiana che sancisce prima le libertà, poi ne stabilisce i limiti. Stabiliamo che al mare gli ospiti debbano stare bene, i cittadini anche, e le imprese debbono lavorare. Il Comune? Deve incentivare il lavoro, non punirlo. Signor commissario io farei così, ma sono nato liberale e italiano, nel Regno dei Borbone, nelle terre del Papa non va così. Povero me che continuo ad amare il 20 settembre. Il Re dei napoletani viaggiava in treno da Napoli alla casa di vacanza a Portici, le merci e i cittadini a cavallo del somaro. Dio salvi l’Italia e i suoi 150 anni e stramaledica principi, stranieri e tirannelli.

Lidano Grassucci

(da "Il Territorio" del 22 maggio 2010)

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Nessuna risposta

  1. Freddy ha detto:

    Condivido le parole di Grassucci, al 100%.

    Freddy

  2. enzo1950 ha detto:

    Non condivido le parole di Grassucci al 100%.

    Cosa significa prendersi dal commissario Prefettizio oggi solo le cose che non disturberanno il futuro Sindaco, come la Metropolitana leggera.

    Sappia il Signor Grassucci che il commissario è un sindaco a tutti gli effetti di legge, e glielo dica a Fazzone e a tutti i suoi amici, oggi è troppo tardi per tornare indietro. Decide il commissario se fare o no la metropolitana leggera, punto. 

    Enzo

  3. Salvatore ha detto:

    Metropolitana (o tram!) a parte, provo ad estrapolare dalla rubrica "Arcinormale" odierna quello che mi sembra il filo conduttore:

    “vorrei vivere in un posto dove è permesso fare tutto quello che non è espressamente vietato, e non in un posto (il nostro) dove è tutto vietato, tranne ciò che è espressamente consentito; vorrei vivere in un posto dove le Istituzioni incentivino il lavoro e lo sviluppo, invece di ostacolarlo”.

    Condivido il concetto di Grassucci (ammesso che l'abbia colto) al 100% ma, a mio parere, è necessario completarlo. L’Italia infatti, non solo non è un paese liberale, ma è addirittura un paese totalitario.

    Esagerato! direte voi! Beh, vediamo allora se riesco a convincervi della mia tesi!

    Nessun altro paese occidentale possiede una mole di leggi e regolamenti paragonabile alla nostra! Qui da noi ci sono decine di migliaia di leggi e leggine (spesso in contraddizione le une con le altre), che hanno la pretesa di regolamentare tutto, persino argomenti risibili… e qui va a farsi benedire lo Stato liberale.

    Poi però c’è la prassi (tacitamente accondiscesa dalle Istituzioni) che tanto queste decine di migliaia leggi non è necessario rispettarle e quindi ognuno fa quel che gli pare… e qui va a farsi friggere lo Stato di diritto.

    Ma non è finita! E' vero che tutti sono tacitamente autorizzati a violare qualsiasi legge facendo dell’Italia il regno dell’illegalità… però le leggi ci sono! e il potente di turno (l’impiegato dell’anagrafe, il vigile, il poliziotto, l’assessore, il sindaco, il presidente del consiglio…) può, in qualsiasi momento, attingere discrezionalmente all’enorme serbatoio di leggi (che, ricordiamolo, dicono tutto e il contrario di tutto!), estrapolarne una che fa al caso suo e, arbitrariamente, applicarla contro il cittadino che in quel momento gli sta sugli zebedei. Questo, cari Q4Q5ini, a mio parere è lo Stato totalitario.

    Salvatore

  4. giucap ha detto:

    Sull'argomento provo a portare un altro punto di vista.

    Premesso che in gioventù il buon Grassuci era più attento ad un'altra libertà, quella dal bisogno (l'annoso dilemma "liberi di – liberi da"), perché non può esserci vera libertà senza una parvenza di dignità nel lavoro, l'appello al "tutto consentito" mi ricorda l'ormai abusata espressione di "libera volpe in libero pollaio", ovvero libertà per i piu furbi o i più scaltri di farsi i fatti propri.

    L'Amministrazione Comunale dovrebbe a mio avviso agevolare il cittadino (singolo o associato) che intende intraprendere un'attività, garantendo sia la trasparenza nelle decisioni (prese quindi nel rispetto delle regole) sia i tempi di risposta. Uno "Sportello delle Imprese" che fornisca le informazioni, chiarisca i requisiti uguali per tutti, indirizzi su possibili finanziamenti, verifichi il possesso dei requisiti ed autorizzi quindi l'attività in tempi brevi, senza ritardi, ricatti e sotterfugi.

    La spiaggia è un bene demaniale: dato che tutto è permesso io domani vado lì con un po' di amici, piazzo ombrelloni, sdraio chioschetto mobile con bibite e vettovaglie varie, occupo un tratto di litorale, lo difendo con le unghie e coi denti da altri che vorrebbero fare altrettanto basandomi sul solo fatto che sono arrivato prima; se quelli vengono in forze e mi cacciano, vallo a spiegare che lì c'ero già io! Facciamo come nel far west, e il primo che estrae la pistola in regolare duello ha ragione. E' questo il liberismo alla pontina?

    Il Comune dovrebbe invece prima pensare a depurare le acque, che prima di farsi un bagno a Capo Portiere è meglio prenotarsi quanto meno una visita dermatologica per il giorno seguente. Mettere quindi i Cittadini in grado di fare impresa, con i parcheggi e le infrastrutture, rendendo il prodotto "Latina Lido" appetibile.

    Visto il periodo di crisi, suggerirei di fare anche qualcosa in più: esenzione fiscale per chi apre un'attività dando lavoro, per almeno i primi due anni. Ma dal terzo, si paga tutto senza chiudere occhi con gli amici ed i vassalli. 

    Giulio

     

  5. Salvatore ha detto:

    giucap ha scritto:

    (…) La spiaggia è un bene demaniale: dato che tutto è permesso io domani vado lì con un po' di amici, piazzo ombrelloni, sdraio chioschetto mobile con bibite e vettovaglie varie, occupo un tratto di litorale, lo difendo con le unghie e coi denti da altri che vorrebbero fare altrettanto basandomi sul solo fatto che sono arrivato prima; se quelli vengono in forze e mi cacciano, vallo a spiegare che lì c'ero già io! Facciamo come nel far west, e il primo che estrae la pistola in regolare duello ha ragione. E' questo il liberismo alla pontina? (…)

    Dai Giulio, non fare il furbo! Lo sai che non intendevo questo! 

    Per il resto sono daccordo con te.

    Salvatore

  6. giucap ha detto:

    Non mi riferivo a te, Salvatore, ma all'articolo del "liberale" Grassucci.

    G

     

  7. Freddy ha detto:

    Si lo ammetto, mi sono lasciato prendere dalla questione della Metro (il Tram) ed ho espresso un giudizion positivo al 100%, e su quel tema confermo, sono completamente d'accordo con Grassucci.

    Sono invece completamente d'accordo con Giulio sulla questione del liberismo sfrenato, non siamo e non vogliamo essere nel far west.

    Freddy

  8. Salvatore ha detto:

    Adesso penserete che sono l'avvocato difensore di Grassucci!! Poche regole fatte rispetatre sono meglio che 10.000 regole che tutti infrangono. Non è di far west che sta parlando Grassucci (almeno credo!) ma di un regime liberale, come ne esistono tanti nel mondo civilizzato.

    Salvatore

  9. giucap ha detto:

    Mah, forse sarò prevenuto, ma io nell'articolo riportato ci ho letto un'apologia del laissez faire, della libera intrapresa senza i c.d. lacci e lacciuoli.

    Lo vediamo quotidianamente quanto una certa cultura consideri lo Stato, che poi saremmo tutti noi, come un impiccio. E vediamo anche come questa "libertà" viene usata: dice niente la licenza di appaltare della Protezione Civile, senza gli intralci delle leggi sugli appalti pubblici, con la scusa delle emergenze?

    Certo che l'inflazione di leggi e leggine è dannosa, perché non garantisce trasparenza e chiarezza e quindi va a tutto vantaggio dei furbi e dei loro azzeccagarbugli.

    Ma semplificazione legislativa vuol dire regole certe a salvaguardia di tutti, non "tana libera tutti" e ognuno faccia come crede.

    Giulio

     

     

  10. Salvatore ha detto:

    Ragazzi, secondo me continuiamo a confondere la normalità con la patologia. 

    In uno Stato liberale degno di tale nome ci sono poche e chiare norme e queste norme vengono rispettate (o fatte rispettare). La nostra situazione è invece patologica: ci sono tante leggi contrastanti che sarebbe semplicemente impossibile seguirle… tanto che è molto più semplice delinquere. Poi se qualcuno prova a seguirle queste leggi, le Istituzioni si accaniscono contro il malcapitato come se fosse un malfattore, mentre invece sono totalemte indulgenti/latitanti con chi agisce al di fuori delle leggi. Provate ad aprire un'attività commerciale e poi ne riparliamo.

    Chiedere uno sfoltimento e una semplificazione delle leggi, non equivale necessariamente a volere il far west. Non tutti si chiamano Berlusconi, che fingendo di fare delle leggi per il bene comune, in realtà cura i suoi loschi interessi e spinge il paese sempre più verso il baratro del terzo mondo. Ammettiamo che ci potrebbe essere qualcuno in buona fede… fino a prova contraria.

    Salvatore 

  11. giucap ha detto:

    Salvatore, posso dire di non aver capito il tuo ultimo post?

    Pare uno di quei casi in cui si fa dire all'interlocutore ciò che ci pare (generalmente una stupidaggine) per poi confutarla.

    Siccome rispondi al mio post, sembra rivolto a me l'incipit "secondo me continuiamo a confondere la normalità con la patologia", come pure "Chiedere uno sfoltimento e una semplificazione delle leggi, non equivale necessariamente a volere il far west."

    Io però avevo scritto "Certo che l'inflazione di leggi e leggine è dannosa, perché non garantisce trasparenza e chiarezza e quindi va a tutto vantaggio dei furbi e dei loro azzeccagarbugli. Ma semplificazione legislativa vuol dire regole certe a salvaguardia di tutti, non "tana libera tutti" e ognuno faccia come crede."

    Quindi mi sembra che non sia molto diverso; avevo inoltre già chiarito che il far west discende da questa visione del liberismo all'amatriciana, senza regole (magari anche come reazione alle troppe regole contradittorie). Aggiungo infine che si commentava un articolo in cui non mi sembra si chieda una semplificazione legislativa, quanto piuttosto in campo di attività economiche un "tutto permesso tranne poche cose espressamente vietate". Un po' diverso, no?

    Forse sarà l'ora e non ho capito bene, o forse non ti riferivi a quanto avevo scritto.

    Buonanotte

    Giulio

  12. Salvatore ha detto:

    Sì Giulio, è l'ora tarda (ma per me che ho scritto). Volevo fare un discorso "alto", di principio… ma rileggendomi adesso non ci ho capito niente. Buona domenica.

    Salvatore

  13. Baol ha detto:

    Premetto che l'articolo di Grassucci non mi è piaciuto affatto. Non ha suscitato in me il benché minimo entusiasmo, tutt'altro. Blasfemia? – dice lui- No, affatto!… come dice Giulio "Liberismo all'amatriciana". Questa invocazione alla libertà e poi all'individuazione dei suoi limiti… eheh (sorrido amaramente), quando mi pare ovvio che per poter parlare di Libertà si devono prima creare le condizioni affinché gli uomini (tutti, e non pochi eletti) possano essere liberi… "dignità del lavoro" dice Giulio, e mette il dito nella piaga! mentre Grassucci preferisce vederci tutti al mare, felici e contenti… una bella immagine sbracata, eppure… ma non si stava parlando di libertà?  Il problema è che si invoca una normalità che, diciamocelo francamente, mi pare più un'invocazione al disimpegno… al lasciar fare, intanto tutti al mare… evviva!! Tanto il ministro del turismo, tal Brambilla, ci dà i buoni vacanza…! Vacanze per tutti, cha a fare ci pensano gli "altri". Loro.