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Dichiarazione del sindaco

DICHIARAZIONE ON. ZACCHEO
SINDACO DI LATINA
Suscita perplessità e preoccupazione la notizia appresa oggi dalla stampa secondo la quale esponenti ex Forza Italia avrebbero firmato davanti ad un notaio un documento di dimissioni da consiglieri comunali in segno di sfiducia nei confronti del sindaco.
Perplessità e preoccupazione derivano, infatti, dall'esito della riunione del Direttivo Provinciale del Pdl dove è stato sottolineato lo straordinario successo elettorale del partito, ancora una volta risultato decisivo e determinante nella elezione a presidente di Renata Polverini e nella riconquista al centrodestra della Regione Lazio.
Alla luce del risultato elettorale e delle conclusioni del direttivo provinciale del Pdl, mi riesce pertanto difficile capire l'irrituale, per
usare un eufemismo, comportamento di tali consiglieri che sfiduciano il sindaco in pubblico prima di averne parlato nelle sedi del partito statutariamente deputate a tali decisioni, tanto più gravi, poi, se anteposte agli interessi del bene comune e in violazione del pattosottoscritto con la città e gli elettori.
Mi preme rassicurare i cittadini di Latina che da parte mia non verrà mai meno l'amore, l'impegno, la volontà, lo sforzo di continuare, in un clima di rafforzata coesione, sulla via della crescita e della modernizzazione della città che tanto ha apprezzato il buon governo del centrodestra e di chi l'amministrada ripagarlo con uno straordinario successo elettorale che nessuno potrà
ignorare.
Latina 13 aprile 2010
On. Vincenzo Zaccheo
Sindaco di Latina

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Nessuna risposta

  1. Freddy ha detto:

    Non capisco bene ciò che sta succedendo, ma la sensazione è quella di vedere una lotta tra "bande" rivali (con tutti i distinguo ovviamente)..

    Si ha come l'impressione che in queste amministrazioni, comunali, provinciali, regionali, ci siano persone che hanno completamente dimenticato il reale motivo del loro mandato, l'interesse dei cittadini.

    So di dire una cosa banale, ma l'idea che questo concetto sia ormai praticamente dimenticato da tutti, a dir poco mi sconvolge.

    In ogni caso, ho come l'impressione che i nodi stiano arrivando al pettine e quando tra rappresentanti di due "fazioni" (ogni assonanza è puramente casuale) che vanno apparentemente d'accordo, arriva l'ora del "tu si" "tu no", o si fa l'ennesimo compromesso (che lascia sempre qualche ferito) oppure si manda tutto a monte…

    io credo che alla fine, magari facendo qualche "ferito", si metteranno d'accordo..

    vogliamo scommettere?

    freddy

  2. Salvatore ha detto:

    Freddy ha scritto:

    Non capisco bene ciò che sta succedendo, ma la sensazione è quella di vedere una lotta tra "bande" rivali (con tutti i distinguo ovviamente)..

    Si ha come l'impressione che in queste amministrazioni, comunali, provinciali, regionali, ci siano persone che hanno completamente dimenticato il reale motivo del loro mandato, l'interesse dei cittadini.

    So di dire una cosa banale, ma l'idea che questo concetto sia ormai praticamente dimenticato da tutti, a dir poco mi sconvolge.

    In ogni caso, ho come l'impressione che i nodi stiano arrivando al pettine e quando tra rappresentanti di due "fazioni" (ogni assonanza è puramente casuale) che vanno apparentemente d'accordo, arriva l'ora del "tu si" "tu no", o si fa l'ennesimo compromesso (che lascia sempre qualche ferito) oppure si manda tutto a monte…

    io credo che alla fine, magari facendo qualche "ferito", si metteranno d'accordo..

    vogliamo scommettere?

    freddy

    Caro Freddy,

    più che lotte tra bande rivali a me sembrano lotte intestine tra i membri della stessa banda (sempre con tutti i distinguo!)! È non è semplice capire chi ha ragione… se c’è qualcuno che ha ragione!

    L'interesse dei cittadini – il bene comune – è ormai ridotto ad un sottile velo sbrindellato dietro il quale si combattono lotte immani per il potere, ci si spartisce la torta, si rubano i soldi pubblici e si curano gli annessi e connessi di interessi più o meno personali che nulla hanno a che fare col bene pubblico.

    Duole dirlo, ma la politica, ha raggiunto il minimo storico.

    Salvatore