All’indomani del grande risultato ottenuto dal centro-destra, e dal PDL in particolare, a Latina e provincia, ci chiediamo quale sia il senso di aprire una crisi di governo nel comune capoluogo.

Il voto libero espresso dai cittadini ha testimoniato, in maniera inequivocabile, la fiducia che la gente ripone nei progetti amministrativi messi in campo in questi anni dal Comune e dal sindaco Zaccheo.

Pertanto la volontà di interrompere questo processo amministrativo, oggi che la cosiddetta “filiera istituzionale” può dirsi completa, risulta incomprensibile se non dettata da non meglio precisati motivi politici che nulla attengono alla vita amministrativa della città e all’interesse dei cittadini stessi.

In fondo, non si colgono elementi di “normalità” in una crisi innescata dopo una vittoria elettorale dai contorni determinanti, in termini di consenso, per la vittoria stessa di Renata Polverini.

I cittadini, riteniamo, meritano rispetto e responsabilità da parte della classe dirigente che li rappresenta, e non l’abbiamo colta nelle foto di consiglieri e assessori ex Forza Italia che sorridenti firmano le loro dimissioni e ne siamo disgustati.

Vendicarsi in questo modo dei cittadini di Latina per un consenso non il linea con le aspettative del senatore Fazzone crea danni incalcolabili al percorso di crescita e rilancio culturale, economico e sociale che il sindaco Zaccheo ha perseguito con tutte le sue forze e che soprattutto i cittadini meritano di vedere realizzato.

Certi atteggiamenti non appartengono ad un degno agire politico e, cosa peggiore, non sono negoziabili con i reali problemi della cittadinanza; piuttosto, i dimissionari e il loro gruppo politico, si facciano una ragione del consenso che la città di Latina non ha loro riconosciuto.

    AZIONE GIOVANI Coordinamento comunale di Latina