Un’officina meccanica progetta e costruisce un prototipo di autovettura con un nuovo e rivoluzionario motore che assorbe anidrite carbonica dall'atmosfera e la trasforma parte in forza motrice che viene utilizzata per far andare la macchina, parte in pregiate fibre di carbonio che vengono accumulate in un apposito vano per poi esser recuperate e vendute al prezzo di mercato.

 

Non appena il primo modello è pronto, si decide di fare subito un test drive. L’autovettura viene sistemata all’inizio di una ripida discesa e, non appena viene liberata del freno a mano, comincia ad acquistare velocità e, priva di controllo, si schianta dentro il burrone che c’è in fondo alla discesa.

 

Allora tutti gli astanti inveiscono contro i progettisti, li incalzano a modificare questo prototipo dal motore rivoluzionario poiché evidentemente non funziona, dato che si è schiantato in fondo alla discesa.

 

Gli ingegneri si rimettono al lavoro e dopo alcuni mesi sono pronti con un secondo prototipo: questo assorbe particelle PM10 dall’atmosfera, e le trasforma in forza motrice e in lingotti d’oro purissimo.

 

Giunge il giorno per il nuovo test drive, la macchina viene sistemata all’inizio della stessa ripida discesa e, non appena viene liberata del freno a mano, comincia ad acquistare velocità, ma si schianta dentro lo stesso burrone che c’è in fondo.

 

Ecco, la raccolta differenziata a Latina sta andando allo stesso modo: si è deciso un sistema (bello? brutto? valido? migliorabile?) e lo si è fatto rotolare giù per la discesa, abbandonato a se stesso, senza controlli, senza interventi correttivi da parte di alcuno.

 

Ovviamente il sistema di raccolta differenziato si è schiantato… Peccato che nello schianto sono morti anche il decoro e la dignità dell’intera città di Latina.

 

 

Salvatore Antoci