Marrazzo, berlusconi e “i patti scellerati”…
Prendiamo spunto dalla vicenda Marrazzo per fare una riflessione. Non parleremo dello
scandalo privato in cui è coinvolto l’ormai ex governatore del Lazio, ma di una questione
ad essa collegata che forse deve essere analizzata meglio per essere capita.
Nell’incredibile vicenda in cui si è trovato, Marrazzo, ancora una volta, ha dimostrato e
confermato di essere quello che è, ossia un bugiardo. Non certo per la questione relativa
alla sua sfera privata, bensì dal comportamento con cui ha gestito la questione: attraverso
le menzogne e la volontà di nascondere tutto con qualunque mezzo e contro qualsiasi
ragionevolezza per poi arrivare all'ammissione della colpa solo a giochi fatti. Quindi
abbiamo l'omissione testarda e la bugia, ma non basta. L’altro aspetto che emerge da tale
vicenda è per certi versi ancora più eclatante: la telefonata di Berlusconi. Di fatto, se non
fosse stato per le intercettazioni dei Ros non avremmo saputo nulla della telefonata di
Berlusconi a Marrazzo che addirittura avrebbe dato le coordinate al governatore per
riacquisire il video. Questo intervento (fatto salvo dalle intercettazioni) poteva essere
fondamentale per insabbiare nel peggior modo possibile una vicenda che rendeva un
componente di spicco nella gestione della cosa pubblica il bersaglio ideale per il ricatto.
Ma non sfugge anche il fatto che l'aiuto di Berlsuconi a Marrazzo avrebbe sancito un
"Patto scellerato" tra il governatore del Pd e il leader del centro-destra, il che rende
evidente che i due non si sarebbero potuti contrastare democraticamente.
In riferimento a quest’ultima riflessione, riteniamo necessario sottolineare che ciò che
accade sul territorio pontino tra proprietari di testate giornalistiche che costruiscono e
stabiliscono notizie e verità a loro discrezione, e senatori, parlamentari e sindaci di
maggioranza ed opposizione che incrociano i ruoli con situazioni legate a partecipate
dell'acqua, rifiuti, ect ect, ricalca il medesimo schema: quello di dare vita a patti scellerati.
Ed allora, tutto ciò ci spinge ancora di più a confermare la scelta che abbiamo intrapreso:
di lavorare nel rispetto delle parti per un Terzo Polo, che sappia fare scelte di campo di
volta in volta seguendo programmi e la credibilità di chi li propone. Un Terzo Polo libero,
la cui libertà vada oltre il semplice essere scevri da pressioni di partito bensì composta ed
ideata per poter lavorare alla gestione del pubblico interesse senza sotterfugi beceri e
meschini.
Fabrizio Cirilli
LISTA PROGETTO PER LATINA
PER LA COSTITUENTE DI CENTRO
Un effetto collaterale di questa vicenda (che non intendo commentare) è che presto tutto il Lazio sarà afflitto da milioni di faccioni ammiccanti da altrettanti manifesti illegali.
Salvatore
Manifesti di destra e di sinistra per la par condicio, attaccati in ogni dove, ricordiamolo che è vietato attaccarli dove capita, ma vanno affissi negli appositi spazi, ma questo aimè non avviene mai. Trovo giusto non commentare quanto è successo al Governatore del Lazio.