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Il figliol prodigo

Chi ha seguito le vicende dell’anno ormai prossimo alla conclusione si ricorderà dell’ex

esponente del M.S.I Luigi Gallo. L’intraprendente Gallo era perfino arrivato a proporsi come

sindaco della nostra città con una lista di nome “L’altra Latina” (progetto poi misteriosamente

evaporato in fase di presentazione) ed infine approdato in quella che si presumeva essere una

riuscita operazione politica con la Lega Nord (rivelatasi poi un clamoroso fiasco) che ha

presentato le sue liste per le provinciali e le europee tenutasi quest’anno. Non pago di questo

faticoso ed appassionato turbine di adesioni, l’infaticabile Gallo si era anche espresso nei

confronti del nostro movimento dandoci in pratica degli incoerenti, descriverndoci come coloro

che inseguono progetti politici a secondo delle nomine che li vengono promesse. Come molti,

anche Gallo si era fatto prendere dalla brutta abitudine di una certa politica di definire i propri

difetti e addossarli agli altri. Oggi Luigi Gallo, almeno in parte fa outing, ritorna sui suoi passi in

una maniera che definirla genuflessione si rischia di essere troppo morbidi. In una

“commovente” lettera al sindaco ricorda come, conosciutisi vent’anni fa nella sede del M.S.I lui

intendeva aderire a qualcosa di grande per alimentare un furore “innato” che aveva dentro di

sé. Ma la sua inesperienza, i differenti piani di dialettica politica e le circostanze (sempre questo

destino “cinico e baro”) lo avrebbero portato alla deriva che gli ha consegnato solo dispiaceri e

delusioni. Una “clausura politica” come lui stesso la descrive. Una clausura autoindotta diciamo

noi. La cosa peggiore probabilmente è la dichiarazione d’intenti che il nostro eroico Gallo

dimostrandosi disposto a compiere pur di essere di nuovo accettato a corte. “Come facente

parte di una Latina che guarda al futuro” si dice disposto ad avvallare tutti quei provvedimenti e i

progetti che ha ferocemente osteggiato, come per esempio la Metropolitana Leggera. "“Mi sento

più che mai vicino al Pdl” chiosa infine Gallo e noi invece ci sentiamo più che mai lontani da

questo modo di intendere e di vivere la politica, nella continua negazione e contraddizione di se

stessa. Ci rincuora comunque il fatto che, proprio i nostri più accesi critici dimostrino

atteggiamenti che ci erano stati rivolti contro e che invece vengono smentiti dai fatti che ogni

giorno portiamo a compimento e dalla coerenza del nostro progetto politico. Speriamo solo che

Luigi Gallo non si sia fatto troppo male cadendo in ginocchio da questo triplo carpiato che

rappresenta tutta la sua carriera politica.

Anche questa è la cartina di tornasole di due modi diversi, diremmo opposti di fare politica. Da

una parte l’incoerenza urlata dai fatti e dall’altra la linearità silente e coraggiosa di aderire ad un

nuovo progetto politico che chiuderà energicamente le porte non solo a quelli come l’eroe della

nostra storia, Luigi Gallo ma anche a tutti coloro che fino ad oggi hanno solo prodotto zuffe e

chiacchiere fumose da caffè invece di lavorare per la gente della nostra comunità.

Fabrizio Cirilli

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Nessuna risposta

  1. marcello ha detto:

    stai a rosicà perchè ti piacerebbe tornare al potere.

  2. Vincenzo ha detto:

    marcello ha scritto:
    stai a rosicà perchè ti piacerebbe tornare al potere.

    Marcello, mi hai tolto le parole dalla bocca (dalla tastiera).

    Vincenzo

     

     

  3. luigigallo ha detto:

     

    Chi ha chiamato in causa Cirilli?

    Mi chiedo a che titolo oggi Cirilli vuole fare la morale ad una mia scelta, lui che è l'ultimo che può dare lezioni di morale a qualcuno.

    Non era forse Cirilli quello che eletto con i voti di AN ha lasciato lo stesso partito per poi fare il paladino della politica, il duro e puro, fino a cercare disperatamente una casa politica in vista delle provinciali per non restare "scoperto" ?

    Ricordiamo bene di come "la sua diplomazia"  si è data da fare in quel periodo per  cercare di rientrare nel PDL, trovando però le porte chiuse. Addirittura in più occasioni lo stesso ha cercato  anche di accasarsi nella tanto vituperata LEGA NORD, venendo respinto anche li, per poi trovare alla fine del peregrinaggio, un angolino nell'UDC.

    Quello stesso CIRILLI che in nome dell' Altra Faccia della politica ha sempre criticato le spartizioni e le lottizzazioni della politica, ma non si è mai tirato in dietro dal piazzare suoi adepti dentro le stesse.

    Poi basta vedere la cattiveria che traspare da questo comunicato.

    Di cosa vogliamo parlare allora?!!

     

    Io almeno ho avuto il coraggio di fare pubblicamente una scelta assumendomi tutte le responabilità politiche della stessa, a differenza di chi sui giornali scrive una cosa e poi nelle stanze dove si decide si comporta diversamente.

    Io ho scelto di tornare dove ero partito, alla mia casa naturale, la stessa che in passato in condizioni differenti da quelle attuali, ho anche criticato duramente, quella casa che comunque oggi rappresenta  e raccoglie il "continuum" delle mie origini politiche.

    Una casa politica in cui oggi si identificano la maggior parte degli italiani  e dei cittadini della mia città.

    Nessun posto, nessun incarico e nessuna promessa è alla base di questa scelta, ( e il tempo lo dimostrerà ), solo l'aver preso coscienza di quanti personaggi alla Cirilli, vogliono ammantarsi  di essere i portatori  di luce, di valori alti,  e poi nel concreto sono i primi a sedersi ai tavoli delle spartizioni e a sputare sentenze sugli altri.

    Mi sono reso conto di quanta incoerenza e falsità si cela dietro personaggi che millantano una opposizione intransigente, un modo di fare serio  e poi sono i primi  a pretendere al loro parte.

    Sono stufo, stufo  di credere in personaggi  che si spacciano per amici e poi soni i primi a tradirti, lasciando ferite nel cuore, per aver creduto a qualcuno per l'ennesima volta.

    Sono stufo delle pacche sulle spalle date da tante persone, quelle stesse persone che poi ti tradiscono per interesse personale, scrollano la testa e dicono … lo devo fare… scusa…

    Credo che oggi la scelta per me più giusta  sia quella di tornare alle origini, in un partito che per la sua grandezza  e per la sua pluralità  di contenuti e di opinioni, abbraccia una molteplicità di valori, di posizioni, di idee, tanto da poter contenere anche persone che come me possano avere sensibilità e visioni differenti.

     

    Luigi Gallo

  4. marcello ha detto:

    signor Luigi, neanche lei è stato un puritano. deve ammetterlo anche se credo sia duro farlo. lei fece delle accuse, giuste o sbagliate, ma sempre riferite a mezzo di stampa. morale della favola: tornare con zaccheo significa che lei è andato a scusarsi a testa bassa, altrimenti non sarebbe stato dal primo cittadino. forse nella sua rientrata nella pdl, successivamente comunicato alla stampa, doveva citare i suoi mea culpa. comunque prendo atto del suo coraggio e della sua sincerità. per il resto, mi riferisco ai dissapori con cirilli, sono d'accordo con lei pienamente. 

  5. Giovanni ha detto:

    TUTTI SENZA VALORI TUTTI  CON SETE DI POTERE

  6. Vincenzo ha detto:

    Tuttavia tengo a precisare che pur non condividendolo,  rispetto l'operato del Sig.Luigi.

    Condivisile altresì quanto espresso vs Cirilli.

    Vincenzo

     

     

  7. enzo1950 ha detto:

    Crescete e moltiplicatevi.

    Questo è il modo di fare politica nella cosidetta "Casa della Libertà" a Latina?

    Avanti il prossimo….

  8. Giovanni ha detto:

     QUESTO CI MERITIANO FRATELLI, NIPOTI ,SORELLE, PADRI, TUTTI IN POLTRONA E VAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

  9. VinxLt ha detto:

    su Gallo stendo un velo pietoso..e' meglio..

    su Cirilli avevo una buona opinione (sara' che ad un suo interessamento era stata costruita la pista ciclabile con annessi ponti ecc ecc in q4/5)…pero anche lui ora mi lascia abbastanza basito ..

    bo…ver votare ormai bisogna tirare la monetina e sperare …che non cada in un tombino..

  10. Baol ha detto:

    Non voglio entrare nel merito delle scelte personali di ciascuno, tutte legittime, per carità… c’è solo una riflessione che ogni volta mi sorge spontanea rispetto a questi casi, che non sono poi tanto rari. Mi chiedo insomma se essere iscritto ad un partito politico, quale si voglia, significhi poter conservare la propria opinione e poter esprimere il proprio dissenso, per es. nel caso di  determinate scelte amministrative, o se invece per appartenenza si intenda un atto di cieca obbedienza e di annullamento della propria coscienza… Se fosse “buona” la prima delle due ipotesi, non riesco proprio a spiegarmi le varie uscite da un partito capace di accogliere le diverse posizioni al suo interno, soprattutto poi se in questo partito ci si continua a riconoscere nelle sue linee generali… ma se invece fosse “buona” la seconda ipotesi, allora proprio non mi spiego un ritorno che presupporrebbe obbedienza ed acquiescenza… una rinuncia alla propria libertà….

    Francesca