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Il paese degli assenteisti.

«Effetto Brunetta» sugli statali
A luglio assenze per malattia -37,1%

La variazione rappresenta quasi il doppio di quanto rilevato nel mese di giugno (-22,4%) e quattro volte maggio (-10,9%)

 

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ROMA – Prosegue l'«effetto Brunetta» nella pubblica amministrazione: a luglio 2008 le assenze per malattia si sono ridotte del 37,1% rispetto allo stesso periodo del 2007. È quanto emerge dal secondo monitoraggio delle assenze per malattia dei dipendenti pubblici. I dati osservati riguardano i mesi di maggio, giugno e luglio 2007 e 2008, registrati su un campione significativo di amministrazioni centrali, periferiche, Regioni e enti locali. Tenendo conto della variabilità, il calo delle assenze per malattia dell'intero universo dei dipendenti pubblici può dunque essere plausibilmente collocato in un range del 37-40%. La variazione rappresenta quasi il doppio di quanto rilevato nel mese di giugno (-22,4%) e quattro volte la variazione di maggio (-10,9%).

 

Tratto da: www.corriere.it 

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Nessuna risposta

  1. stefano ha detto:

    Meno 37,1%, rispetto a cosa?

    Stefano 

  2. Salvatore ha detto:

    rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, penso. Anche se qui non è specificato, tutte le cifre che hanno dato nei giorni scorsi erano sempre riferite al confronto con lo stesso periodo dell'anno scorso.

    Salvatore

  3. enzo1950 ha detto:

    Perchè questo dato si riferisce solamente dal 37 al 40% del totale dei dipendenti pubblici?

    Possibile che non potevano o, non sono in grado di reperire tutti i dati.

    Forse, vuoi vedere che il Brunetta non sa contare fino al 100%. Poveri noi!

    V.B.

  4. massimo74 ha detto:

    >>>Perchè questo dato si riferisce solamente dal 37 al 40% del totale dei dipendenti pubblici?

    Io credo di intenderla in altro modo.

    Il 37% mi sembra si possa considerare come la percentuale di riduzione delle assenze per malattia della intera popolazione dei dipendenti pubblici rispetto all'anno precendente.

    Cioè a dire , calcolando il numero di assenze di tutti i dipendenti pubblici, queste, risultano diminuite del 37% rispetto al numero di assenze relative all'anno precedente nello stesso periodo analizzato.

    A me pare un buon dato. Come un buon ministro mi pare Brunetta.

    Vai Brunetta…continua così!.

    Massimo

  5. bax ha detto:

    da  Indicius (07 Agosto 2008)

    Ma vi rendete conto?
    Questo insegna all'università!!!

    Il "fenomeno" Brunetta snocciola dati da capogiro, nella pubblica amministrazione in un anno l'assenteismo sceso di oltre il 30%!

    E come sono stati estrapolati questi dati?

    Luglio 2008 su Luglio 2007!!!

    Pazzesco!!!

    Se uno studente universitario al primo anno di scienze statistiche scrivesse questi dati in un compito in classe verrebbe cacciato a calci in #CENSURA# dall'ateneo per manifesta incompetenza!

    Ma il ministro Brunetta rimarrà attaccato alla sua sedia ed ai suoi stipendi!

    Vi rendete conto di chi ci governa?

     

    Col mestiere di ministro si guadagna una fesseria. (Tratto da Libero)

     

    Già lo si sapeva, ma ne abbiamo avuto conferma aprendo il sito di Renato Brunetta, http://www.innovazionepa.it. Il più amato dagli italiani, infatti, dopo aver messo sulla piazza virtuale gli stipendi di tutti i suoi pubblici dipendenti, ha deciso di comunicarci anche il suo.

     

    Ecco fatto: 46.113,60 euro annui lordi, come da Dpr 748/1070, che fanno 3.842 euro al mese.

     

    Per chi deve governare l'Italia, e non la fabbrichetta di San Zenone al Lambro, non è poi tanto.

    Il ministro, però, onestamente ce la dice tutta. Non è la sua unica entrata, quella. Brunetta, infatti, non ha mollato la poltrona da parlamentare, insieme con Bondi e con Sacconi, e quindi lui è un dipendente pubblico dal doppio incarico. Proprio come quelli che ha definito una “palla al piede” e a cui ha dichiarato guerra a inizio mandato.

     

    Così Brunetta ci spiega il suo stipendio bis, quello da Parlamentare: «La prima voce è l'indennità, quella che nel linguaggio comune è definita “stipendio”, seguono la diaria e i rimborsi: per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori, per le spese accessorie di viaggio, per i viaggi all'estero e per le spese telefoniche. Completano la scheda le voci sull'assegno di fine mandato, le prestazioni previdenziali e sanitarie e sui trasporti».

     

    L'indennità ammonta a 5.486,58 euro al mese.

     

    La diaria a 4.003,11 euro al mese. La somma viene ridotta di 206,58 euro per ogni giorno di assenza del deputato da quelle sedute dell'Assemblea in cui si svolgono votazioni con il procedimento elettronico. Il rimborso a forfait per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori è di 4.190 euro al mese. E a tutto questo tocca aggiungere anche le telefonate e i rimborsi viaggio.

    Se poi si pensa che Brunetta è pure professore Ordinario di Economia del Lavoro presso l'Università romana di Tor Vergata, e che dal 1999 al 2008 è stato parlamentare europeo, con la pensione e le indennità che ne conseguono, ecco che il pubblico emolumento del ministro prende la forma di un bel gruzzolo.


    «Il Paese non ne può più di una amministrazione pubblica opaca», aveva detto il ministro qualche tempo fa, lanciando la sua campagna moralizzatrice. «Io voglio considerare la pubblica amministrazione come le società quotate, in cui gli azionisti sono i cittadini, quei sessanta e oltre milioni di italiani chiamati a fare i cani da guardia».

     

    E via con le restrizioni: chi ha un impiego pubblico non può averne un altro, altrimenti truffa lo Stato.

     

    Adesso il doppio incarico di Brunetta è nero su bianco su Internet.

     

    Lo stipendio da ministro sarà una miseria, d'accordo, ma quello da “ministro più parlamentare” fa di Brunetta uno che predica bene. Berlusconi, prima delle elezioni, aveva promesso che nessuno dei suoi ministri avrebbe tenuto due poltrone.

    E ora, come la mettiamo?

  6. enzo1950 ha detto:



     chi ha un impiego pubblico non può averne un altro, altrimenti truffa lo Stato.

     

    Adesso il doppio incarico di Brunetta è nero su bianco su Internet.

     

    Lo stipendio da ministro sarà una miseria, d'accordo, ma quello da “ministro più parlamentare” fa di Brunetta uno che predica bene. Berlusconi, prima delle elezioni, aveva promesso che nessuno dei suoi ministri avrebbe tenuto due poltrone.

    E ora, come la mettiamo?

    La mettiamo cosi: che prediga bene e razzola male.

    E' uguale al suo capo e a tutti gli altri del gruppo di potere del  PDL. 

    Emanando ad una parte degli Italiani dei messaggi sublimi che vanno in questa direzione:

    vi faccio fare quello che volete dello Stato e chiudo gli occhi su tutto.  Vi faccio avadere le tasse, infrangere  le leggi, vi faccio camminare sopra il codice civile e penale,  insomma vi faccio fare dell'Italia; che dovrebbe essere la patria di tutti; di tutto quello che volete. L'importante al momento del voto chiudete gli occhi e otturatevi il naso e votate per me.

    V.B.