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Veleno a Illegalopoli

Ormai sono anni, forse decenni, che la criminale malamministrazione di Illegalopoli ogni primavera sparge tonnellate di diserbante lungo i cigli delle strade cittadine. Il risultato è un orribile ciglio ingiallito soverchiato da erbacce alte 2 metri… per non parlare del danno ambientale!

Nei posti normali spenderebbero i soldi dei cittadini per tagliare l'erba, a Illegalopoli li spendono per spargere veleno!

Da anni mi chiedo a che serve tutto ciò, ma nessuna spiegazione (compresa la totale e ottusa imbecillità dei malamministratori) mi sembra plausibile: il veleno cosparso con liberalità inquina l'ambiente mentre l'erba ingiallita deturpa il paesaggio… Quale beneficio apporta il diserbante?? Nessuno!

Allora forse la domanda giusta e': "A CHI SERVE?"

L'unica spiegazione plausibile è che qualcuno della malamministrazione di illegalopoli deve pagare pegno a qualche finta cooperativa amica tramite l'ennesimo appalto inutile.

Un modo come un altro per rubare soldi ai cittadini!

Benvenuti a Illegalopoli dove l'illegalita' la sporcizia e il degrado regnano sovrani!

Salvatore Antoci

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Nessuna risposta

  1. nick60 ha detto:

    …i malamministratori e la ditta, non sanno che questo disserbante arriva ad inquinare anche le falde acquifere ??? 

  2. Spoiler ha detto:

    Volevo, se possibile, portare il mio contributo in quanto utilizzatore autorizzato di prodotti fitosanitari per usi professionali; premetto che sono contrario dove possibile all'uso di diserbanti/disseccanti specie ad uso generalizzato in luoghi dove sarebbe possibile sfoltire con mezzi più tradizionali e ad impatto ambientale minore.                   Il problema è che molte amministrazioni hanno effettuato tagli di spesa tenendo conto solo del risparmio ma senza pensare ad eventuali ricadute sulla salute pubblica, in effetti le schede tecniche dei suddetti prodotti ne ammettono l'uso in specifiche aree di intervento ma a volte no; questo già fa sorgere dubbi sulla utilizzazione o meno di diserbanti su aree aperte al pubblico e non in zone agricole circoscritte dove pure bisogna osservare certe precauzioni, ciò dipende anche dal tipo di prodotto. Suppongo che il principio attivo usato per la manutenzione stradale sia il Glifosate che pur essendo considerato un prodotto a basso/medio impatto conserva alcune criticità, a tal proposito mi permetto di invitare chi legge a fare una ricerca inserendo la voce in un motore di ricerca. Il resto delle conclusioni traetele da voi.

    Grazie per la pazienza.

  3. Freddy ha detto:

    Conosco il Roundup (glyphosate), per aver lavorato tanti anni fa in un negozio di fitofarmaci…

    all'epoca dicevano che era assolutamente innocuo (meno tossico del sale da cucina), ma da quanto emerge da molti studi, pubblicati su riviste scientifiche di tutto rispetto, la situazione sembra diversa….

     

    ho fatto la ricerca suggerita da Spoiler e tra le tante frasi mi ha colpito la seguente:

    Per il professor Gianni Tamino, docente di Biologia presso l’Università degli studi di Padova,  il  glyphosate si trasforma in una sostanza attiva che viene assorbita dal terreno e uno studio scientifico pubblicato dalla rivista  Cancer collegherebbe l’uso del glyphosate all’aumento del numero di persone colpite da linfoma non Hodgkin

    Invito comunque tutti a leggere per intero l'articolo che è il seguente:

    http://www.rinnovabili.it/ambiente/emergenza-terre-rosse-diserbanti-666/

     

    p.s. ma i nostri amministratori lo sanno???

    freddy

  4. Hornet ha detto:

    Lo sanno o non lo sanno, ci credano o no, l'aumento d'incidenza dei linfomi di Hodgkin è facilmente attribuibile alla centrale nucleare e alla discarica e in fine al famosissimo arsenico nell'acqua. Inoltre non credo che mettano a fare certi lavori persone in grado di pensare agli effetti a lungo termine dei loro gesti. Siamo tutti carne da macello, basta che la metà di noi paghi le tasse per pagargli lo stipendio e le pensioni.

  5. Spoiler ha detto:

    La casistica è ampia, il discorso abbraccia un orizzonte enorme il cui uso dei diserbanti è solo una minima parte di ciò che ci circonda; il passaggio nella catena alimentare dei prodotti fitosanitari c'è ma è "dichiarato" inesistente da logiche commerciali volte a produrre in maniera enorme un elevato numero di prodotti. E che dire di tutte le industrie chimiche e farmaceutiche presenti nella nostra provincia? Esse scaricano sostanze cosiddette "depurate" in canali che poi si riversano in un mare in cui d'estate si va a fare il bagno e in cui si pesca. Siamo anche noi consumatori i colpevoli delle porcherie commesse nel nome del progresso e del benessere, non saremmo mai disposti realmente a rinunciare al nostro modo di vita. Ecco perchè subiamo l'uso e l'abuso di sostanze che ci avvelenano sperando di non subire una cattiva sorte o che essa ci colpisca il più lontano possibile, manca una coscienza vera che sia esternata davanti a tutti e al mondo in cui viviamo. Inutile protestare sui forum se poi non si segue una linea di azione concreta che non sia solo impedire il diserbo chimico ma anche il diserbo delle nostre speranze di vita.

  6. Hornet ha detto:

    Bhà! a volte invidio quei paesini di cultura anglosassone dove per qualsiasi torto sui propri diritti inscenano proteste e blocchi di produzione. In Italia tutti laureati, tutti illuminati ma nessuno con la voglia e le capacità di "reastaurare" un opinione pubblica. Li son tutti ignoranti pochi i privileggiati che frequentano le università ma se 1 solo privato sversa un secchio di detersivo nella fogna lo prendono per le orecchie e lo buttano in cella per evitare di essere linciato dai vicini.

    La differenza sostanziale è che li, nonostante l'ignoranza, nonostante le tv spazzatura, l'opinione pubblica è una parola che mette veramente paura a chiunque si occupi di gestione della cosa pubblica o ne tragga profitto. Qui l'opinione pubblica è solo il parere dei tronisti o dei concorrenti del grande fratello.

    Paradossalmente chi ci salverà saranno le maree di migranti che si sacrificheranno decidendo di rimanere a fare l'elemosina in Italia in vece di proseguire per l'europa…. almeno loro per non sapere ne scrivere ne leggere in italiano, con la fame che hanno, non finiranno mai irretiti dal grande sistema mediatico che invece ha trasformato le generazioni di Italiani in zombie decerebrati o piccoli uomini terrificati dalla burocrazia.

  7. Salvatore ha detto:

    A fronte del sicuro danno prodotto dal diserbante (sparso in maniera sconsiderata, senza avvertire nessuno, senza apporre alcuna segnaletica tanto che tutti, sia persone sia animali,  possono incosciamente stofinarsi nelle erbacce appena trattate e contaminarsi con grandissime quantita' di veleno) la domanda e': quale e' il beneficio?

    Avere mezzo metro di fieno adiacente alla strada di colore giallo invece che di colore verde migliora forse la nostra citta'?

    Ne migliora forse l'estetica?

    Ne migliora la fruibilita'?

    Ne migliora l'igiene?

    A mio parere la risposta e' NO, quindi oltre all'avvelenamento siamo in presenza di un criminale sperpero di risorse pubbliche.

    Salvatore

  8. Spoiler ha detto:

    C'è una nuova notizia: http://www.latinanotizie.it/articolo.php?id=38149  .

    Mi domando quali siano le "inattese complicazioni" visto che se chi di dovere (se c'è) dovrebbe prevedere che da una data in poi l'erba alta può diventare un problema non da poco (specie in prossimità di incroci e rotatorie), pare non abbia le dovute competenze agrarie o non le sa utilizzare pianificando anzitempo un programma di manutenzione del verde pubblico…piuttosto mi domando: ma c'è un piano aggiornato anno per anno..? La natura non è immobile e si sa fare strada (per fortuna aggiungo) anche da sola. E' l'annoso problema delle amministrazioni pubbliche, in certe posizioni ci devono essere diplomati e/o laureati nella materia a cui compete un determinato ufficio e capaci di far marciare quel determinato settore, gente che sappia quel che fa magari coordinandosi con la popolazione quando serve; le misure eccezionali servono ma nel nostro comune pare che l'eccezionalità sia una regola…ma i soldi delle tasse per la manutenzione che fine fanno..? Ho l'impressione che si potrebbe fare di meglio….o no?

  9. Freddy ha detto:

    provo ad immaginare cosa accadrà quando decideranno di tagliare l'erba (o meglio il fieno)…

    articoli sui principali quotidiani nei quali verrà riportata la notizia come se aver finalmente provveduto a fare il proprio dovere fosse un fatto eccezionale…

    inoltre provo ad immaginare i costi (maggiorati per i disagi che avranno gli operatori nel tagliare l'erba) alta ormai (in molti luoghi della città) più di qualche metro…

    chi sarà il responsabile?

    nessuno…

    chi pagherà per gli errori commessi?

    i cittadini di Latina…

     

     

    evviva!!!

    freddy

  10. Salvatore ha detto:

    Non per autocitarmi…

     http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=2901

    "(…) C’è un intero piano (un quarto piano mi pare) in un palazzo di Via Duca del Mare, di cui vorrei parlarvi. L’intero piano è accogliente e confortevole: i quadri alle pareti, l’arredamento moderno e l’aria condizionata a palla ne fanno un posto non molto diverso dal Park and Recreation Bureau di New York. Ma le somiglianze finiscono qui, perché a Latina le cose non vanno come a New York, almeno non per il verde pubblico. A Via Duca del Mare ad esempio non è ancora arrivata la notizia che l’erba cresce, né sanno, a Via Duca del Mare, dell'alternarsi delle stagioni! Vi sembrerà strano, ma è proprio così! Ogni volta che in primavera ciascun metroquadro non cementificato di Latina viene ricoperto dal fieno alto un metro, a Via Duca del Mare scoppia il caos.

    – È cresciuta l’erba! – affermano attoniti gli impiegati e i funzionari, subissati, poverini, dalle richiese di alcuni cittadini insolenti.

     – Davvero? Ma come è possibile? Eppure l’avevamo fatta tagliare l’anno scorso! – replicano indignati alcuni dirigenti.

    A questo punto l’usciere, infastidito da tanto frastuono, è costretto ad interrompere il sudoku e a fare una ricerca su internet. Dopo poche ore emette la sua sentenza: – L’erba cresce ogni anno, specie in primavera!

    – Allora bisognerà assumere un consulente che possa studiare adeguatamente il problema. –conclude un dirigente.

    Detto, fatto. Dopo poche settimane (e molte migliaia di euro) il consulente scartabella la soluzione: – Bisogna tagliare l’erba! – decreta dotto il consulente, mentre intasca la sua sostanziosa parcella!

    – Davvero? – esclama sorpreso un dirigente – Presto allora! Mandate gli operai a tagliare l’erba.

    – Ma, veramente Dottore, noi non abbiamo operai. Si ricorda che molti anni fa tutti gli operai sono stati promossi impiegati e assegnati alla sezione “sudoku” del Comune? – fa una vocina da dietro una scrivania stracolma di sudoku risolti.

    – L’appalto! Bisogna dare un appalto! Come l'anno scorso! – dice risoluto un funzionario anziano.

    – Appalto! Appalto! – urla il dirigente.

    E si parte per dare l’appalto. Un’odissea che dura settimane, mesi, e intanto l’erba continua a crescere, si intreccia inestricabilmente con la spazzatura, e da rifugio a topi, zecche e scarafaggi.

     

    A Via Duca del mare, ogni estate arriva puntuale un’altra grossa sorpresa, di quelle capaci di rovinarti le vacanze. Se non fosse che ormai si è persa la malsana abitudine di portarsi a casa i problemi dell’ufficio, figuriamoci in vacanza!

     

    – Dottore non piove!

    – Embé, che ci frega?

    – Dotto’, si stanno seccando gli alberi!

    – Gli alberi? Quale Alberi?

    – Dottò, quelli dei parchi!

    – Consulenza! Consulenza!Appalto! Appalto!

     

    Ma prima che si fa l’appalto il problema è bello che risolto: gli alberi sono tutti morti, così a Via Duca del Mare possono tutti andare in vacanza con l’animo leggero. (…)"