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Q4: L’orto dello sperpero

Come ci segnala l'utente G.Liuzzi,

in un'area adiacente la recinzione della scuola Don Milani sul lato viale Le Corbusier, il Comune di Latina aveva compiuto dei lavori per assegnare piccoli lotti di terreno ad anziani come occupazione del tempo libero.
L'area, dopo i lavori, è stata abbandonata
Poco tempo fa il COmune ha fatto erigere una recinzione e eseguire lavori di manutenzione.
Ora l'area è stata nuovamente abbandonata ed è infestata di erbacce.
il tutto senza un pizzico di vergogna….. 
E i cittadini pagano!!!

Ferdinando Cedrone

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  1. Grilletto ha detto:

    L'orto dello sperpero e della vergogna! L'unico orto che certi signori  sanno coltivare bene è quello dei loro interessi!!!  Questi orti per gli anziani li hanno promessi e ripromessi, ma a loro degli anziani non gliene importa nulla! Come non gliene importa dei cittadini, solo quando servono i voti allora fioccano le promesse. ma ancora c'è chi se la beve???  

  2. zampone ha detto:

    Mah, sai Freddy, occorrerebbe fare come a Milano.

    Gruppi di cittadini vanno in giro con piantine di fiori, si fermano nei pressi delle piccole o medie aiuole spartitraffico e, armati di una zappetta, piantano fiori (li ho visti a Report, un paio di anni fa e forse si trova qualcosa anche su youtube).

    Nella puntata di Report si vedevano pure degli Agenti della Polizia Municipale che assistevano esterrefatti e, ovviamente, su domanda del giornalista, risposero che il fatto non costituiva alcun illecito amministrativo, evidentemente imbarazzati.

    Ora: se nessuno provvede per l'orto per gli anziani, basta solo prendere una piccola motozappa e, nel giro di un'ora, smuovere il terreno trasformandolo come un tappeto; poi gli si piantano su delle piantine di pomodori e voglio vedere chi avrà il coraggio di rimuoverle…

    Lo si fa. Punto.

  3. Freddy ha detto:

    Altre immagini dell'attuale situazione dell'orto degli anziani che ci ha inviato il nostro utente G. Liuzzi (e che ringraziamo per la consueta collaborazione) scattate il 18 giugno 2012 e che descrivono ancora meglio l'impraticabilità degli orti.

    Ferdinando Cedrone