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Come si vota?

Si vota Domenica 15 maggio (dalle ore 8.00 alle ore 22.00) e lunedì 16 maggio (dalle ore 7.00 alle ore 15.00)

Gli eventuali ballottaggi si terranno domenica 29 e lunedì 30 maggio sempre negli stessi orari.

Per votare nelle elezioni comunali è prevista la scheda azzurra

Sono chiamati alle urne i cittadini che hanno compiuto i 18 anni di età e che siano residenti nel comune di Latina.

Come si esprime il voto:


COMUNI CON PIU' DI 15MILA ABITANTI

Per quanto riguarda i comuni con più di 15.000 abitanti, sulla scheda sono indicati i nomi e i cognomi dei candidati sindaci e i simboli della lista o delle liste a cui il candidato è collegato.
Il cittadino è chiamato a scegliere il sindaco e la composizione del consiglio comunale.
Nel comune di Latina è ammesso il voto disgiunto. E’ possibile cioè barrare il nome di un candidato a sindaco e il simbolo di una lista che sostiene un altro candidato a sindaco.
Il sistema elettorale si chiama “proporzionale con premio di maggioranza”. Ciò significa che alla coalizione del candidato a sindaco vincente è assegnato un premio di consiglieri in sovrappiù rispetto a quanti ne avrebbe diritto rispetto ai voti conquistati. Per i comuni superiori a 15mila abitanti tale premio consente alla coalizione vincente di ottenere il 66% dei consiglieri comunali. Nei comuni superiori a 15mila abitanti, se nessun candidato a sindaco ha superato il 50% dei voti espressi al primo turno, accedono al secondo turno (di ballottaggio) i due candidati a sindaco più votati. Tra il primo e il secondo turno sono possibili gli “accorpamenti”: in tal caso una o più liste tra quelle eliminate al primo turno può unirsi a una delle due coalizioni ammesse al ballottaggio. 
COME FARE PER VOTARE IL SINDACO
1° CASO: una croce sul rettangolo che contiene nome e cognome prestampato del candidato sindaco. In questo caso l’elettore sceglie il sindaco, ma non dà alcuna indicazione di preferenza sulle liste che lo appoggiano collegate.

2° CASO: fare una croce su una lista collegata al sindaco che si intende votare presente nella scheda elettorale. In questo modo si dà il voto automaticamente sia al sindaco a cui è collegata la lista, che il voto alla lista barrata.

COME FARE PER COSTITUIRE IL CONSIGLIO COMUNALE

1° CASO: si fa una croce sulla lista che si intende votare (vedi punto 2 sopra) e si può anche esprimere la preferenza su un singolo candidato iscritto a quella lista, scrivendo il cognome a fianco del simbolo, nella apposita linea tratteggiata.

2° CASO: si scrive solo il cognome del candidato consigliere a cui si vuole dare la preferenza a fianco della lista corrispondente (senza tracciare il simbolo della lista), in automatico il voto viene assegnato al candidato consigliere, alla lista e al candidato sindaco ad essa collegato (salvo che l'elettore si sia avvalso della facoltà di votare un candidato sindaco diverso).

COME FARE IL VOTO DISGIUNTO PER SCEGLIERE UN SINDACO E UNA LISTA NON COLLEGATA A QUEL SINDACO

Il voto disgiunto si esplicita facendo una croce sul nome e cognome del sindaco, contenuti graficamente in un rettangolo, in questo caso l’elettore sceglie il sindaco ma non dà alcuna indicazione di preferenza sulle liste che lo appoggiano collegate; eppoi facendo una croce sulla lista non collegata al sindaco che si intende votare. Si può anche esprimere la preferenza su un singolo candidato consigliere iscritto a quella lista, scrivendo il cognome a fianco del simbolo.

All’esterno della cabina elettorale sono appese tutte le liste con i nomi di tutti i candidati, quindi in caso di dubbio dell'ultimo momento, ci sono tutte le possibilità per fare chiarezza.

LA SCHEDA BIANCA

E’ facoltà dell’elettore lasciare la scheda in bianco o annullarla in vario modo. Il suo “non voto” è diverso da quello di chi sta a casa, perché viene conteggiato tra i voti espressi.E’ possibile esercitare il voto di preferenza per un solo candidato al consiglio comunale.

GLI ERRORI
Attenzione: non è possibile votare per un candidato al consiglio comunale (scrivendo il suo cognome) e barrare il simbolo di un’altra lista. Così facendo, la scheda verrebbe invalidata. 
Ogni elemento che possa rendere riconoscibile il voto comporta la nullità dello stesso. Ad esempio, non si può barrare un simbolo facendo uscire il tratto di matita molto oltre il cerchio, fino a “invadere” altri simboli o altri rettangoli. Non si può apporre altro che la “X” per barrare simbolo e/o nome del candidato a sindaco, quindi ad esempio tracciare una “V” comporta nullità del voto, così come scrivere a mano il cognome di un candidato a sindaco (che va invece barrato, perché è prestampato).
Il voto viene invalidato anche se si barra più di un simbolo e/o più di un nome di candidati a sindaco.
Prima di aver riposto la scheda nell’urna è possibile chiedere al presidente di seggio (o, se non presente al momento, al suo vice) una nuova scheda in sostituzione di quella usata. Occorrerà verificare che la scheda sbagliata venga annullata dal presidente e riposta in un contenitore a parte. Se invece ci si rende conto di avere sbagliato a votare dopo che la propria scheda è stata riposta nell’urna ufficiale, non si può più tornare indietro.

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