Una scuola in controtendenza che non chiede ai ragazzi una competitività senza riserve, ma che prima di tutto insegna a godere dello sport assorbendone tutti i benefici che non sono pochi: attività all'aria aperta, contatto con i coetanei, valvola di sfogo dalle frustrazioni della vita moderna, della scuola, del tempo passato senza la presenza dei genitori occupati al lavoro. I ragazzi non se lo fanno dire due volte e appena mettono piede in campo sembrano  non sentire alcuna fatica; i più pigri si impegnano quanto i più vivaci e il gruppo non ci mette molto diventare un tutt'uno.Si scambiano i numeri di telefono, si chiedono l'amicizia su Facebook, si incontrano anche fuori dal campo. Sembrano avere proprio bisogno di questo meeting point, sano e vigoroso, senza paragoni. Lo spogliatoio poi cementa l'amicizia ancora di più, tanto che, soprattutto i più piccoli, impiegano più tempo del necessario per lavarsi e prepararsi, nell'intento di godere fino in fondo di una situazione ideale, spensierata, rigenerante.I genitori si lamentano, si. Ma solo del fango da tirare via dagli indumenti da allenamento. Poca cosa rispetto al valore di quanto hanno in cambio. I ragazzi capiscono che le regole non sono invenzioni di adulti senza scrupoli, ma servono a rendere i gruppi più forti, uniti ed efficienti; servono a darti la sicurezza di come si comporterà il tuo compagno nel momento del bisogno di sostegno (in campo, però anche nella vita). Allora i genitori hanno una spalla forte per far capire ai ragazzi, anche a quelli più difficili, che le regole sono importanti e il loro rispetto ci rende cittadini esemplari ed apprezzati dalla collettività. Un compito difficile, per un genitore, e per questo ogni aiuto è molto apprezzato.In questo contesto, per la partita della domenica la vittoria è gratificante ed importante, ma non è l'essenziale. Perché i ragazzi hanno vinto già durante tutte le settimane di allenamento e non possono più perdere. Perché non possono perdere i valori che hanno acquisito con l'aiuto dei nostri qualificati allenatori e sono circondati da genitori appassionati di questo sport ma anche rilassati, che chiedono solo l'impegno, il risultato alla fine verrà spontaneamente, non c'è bisogno di cercarlo con insistenza.E il terzo dei tempi del rugby è sempre un successo. A Latina il minirugby è in via dei Messapi (dietro piazza Moro) il martedi, giovedi e venerdi a partire dalle ore 17.Per informazioni contattare il Rugby Club Latina.