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Questore D’Angelo…semplicemente grazie!

Egregio Questore di Latina Dr. Nicolò Marcello D’Angelo,

La ringrazio di cuore per l'opera di "bonifica" che sta effettuando nella nostra città..

ne avevamo davvero bisogno!

Infinite Grazie!

Ferdinando Cedrone

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Nessuna risposta

  1. Matteo ha detto:

    Anche io mi associo! Grazie al Questore a lei e a tutti gli uomini che ogni giorno ci proteggono!

  2. massimo74 ha detto:

    Il Questore dott. D’angelo e il Capo della Mobile dott. Tatarelli stanno realmente svolgendo un lavoro eccezionale in quanto a tenacia e incisività. A mio personalissimo avviso dovrebbero rimanere di diritto nella storia della nostra città. Anche la Magistratura sta svolgendo un lavoro encomiabile.

    Probabilmente se i loro predecessori avessero svolto anche solo una parte dell’attività di quest’ ultimi il fenomeno si sarebbe potuto circoscrivere già in passato con più facilità. Anche la cittadinanza suppongo sarebbe apparsa un po’ meno omertosa.

    Un velo pietoso andrebbe streso sull'atteggiamento dei nostri politici in genere. Non è compito diretto degli amministratori arrestare i malviventi, questo si sa, ma sorreggere e incoraggiare con parole e con fatti le forze dell’ordine, qesto è loro dovere. In fin dei conti sono solo organismi diversi dello stessa unità che chiamiamo Stato.

     

    Massimo de Simone

  3. pontinus ha detto:

    Dobbiamo veramente ringraziare il Questore e i suoi collaboratori per l'opera di repressione e controllo che stanno portando avanti…. La presenza dei Rom ormai stanziali a latina ha origini ormai lontane nel tempo. Senza voler fare nessun tipo di discriminazione di etnia o razziale, chi è nato a Latina come me, sa che i clan Di Silvio e Ciarelli hanno svolto le loro, diciamo così attività, aumentando il loro volume di affari nel tempo (una delle poche "imprese" che non hanno risentito della globalizzazione) ed affondando le radici nel suolo fertile ricco dell'"humus indifferentie" dei cittadini e a volte della classe politica, mentre chi avrebbe dovuto vigilare, secondo il proprio dovere istituzionale, a volte ha preferito guardare dall'altra parte…di certo non incoraggiato da una legislazione eccessivamente garantista. Diciamo, in sintesi, che lo status quo in fondo stava bene a molti (di certo non a tutti). Il fenomemo delle infiltrazioni della criminalità organizzata è più recente (e si è esteso partendo da sud pontino, a parte qualche influenza della criminalità romana e dei rapporti dei Di Silvio con i Casamonica, clan romano) ma è aggressivo e molto violento, per cui molto pericoloso. Se Latina vuole fare realmente quel salto di qualità che le sue potenzialità le consentirebbero, deve superare quell'atteggiamento individualista e provinciale di molti suoi abitanti che si preoccupano solo di apparire, ma se ne fregano della sostanza, che deve essere fatta di serietà di comportamento, di senso di appartenenza, di senso civico in generale e di fatica e coraggio, quando serve. Speriamo che l'esempio che ci viene dal Questore segni l'inizio di un nuovo atteggiamento per tutti i Latinensi, verso una crescita di coscienza e di partecipazione al bene comune…Forza D'Angelo, Forza Latina!