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Rifiuto e Rifiuti: storie di tutti i giorni

Un tizio si avvicina ai cassonetti della spazzatura fa un bel nodo ai manici della busta e tac! 
la appoggia con grazia infinita sul marciapiede. 
Dico: "Scusi, ma le lo sa che la raccolta della plastica e del vetro è il lunedì mattina?" 
Mi risponde che non può tenersi le bottiglie in casa per tutta la settimana "Ingombrano!". 
Allora, passo alla seconda domanda: 
"Ma lei abita qui? Non le da fastidio vedere i marciapiedi pieni di buste sotto casa?" 
Mi risponde che anche a lui non piace, ma dentro casa non può proprio tenere la busta 
conclude dicendo: "Rimettessero il sistema che c'era prima!"… e si allontana verso casa, risentito dal mio appunto.
Oggi è mercoledì e quella busta starà su quel marciapiede sotto casa mia fino al lunedì successivo. 
Ma non vi preoccupate, non resterà sola per tutto questo tempo, 
arriveranno tante altre compagne che addobberanno i nostri marciapiedi per un Natale SPECIALE!
Allora, ti soffermi a pensare se tutti i problemi della nostra città, 
veramente dipendono solo da una cattiva amministrazione e pensando 
a quel vicino di casa ti rendi conto che non è sempre così. 
Siamo vittime di noi stessi, siamo quelli che acquistano prodotti pagando 
a caro prezzo il loro imballaggio che poi finisce dritto dritto sul marciapiede.
La vera battaglia, non è contro i rifiuti, ma contro le malsane abitudini 
che in pochi decenni abbiamo acquisito. 
La soluzione non è trovare il modo migliore per smaltire i rifiuti, 
ma cercare di produrne il meno possibile. 
Come si fa? Intanto cominciando ad acquistare prodotti sfusi, portandosi le buste o dei sacchetti di stoffa; 
cercando di fare attenzione ad utilizzare meno possibile i prodotti usa-e-getta; 
riparare il riparabile e soprattutto educare i figli ad una vita più sobria e meno consumistica.
Abbiamo la possibiltà di scegliere. 
Ci troviamo di fronte ad un bivio, dove da una parte vediamo una realtà apocalittica come quella di Napoli 
e dall'altra parte, vediamo (non ne sono molto convinto) una città nuova, vera, 
dove la gente è consapevole che anche il marciapiede e le strade gli appartengono 
e si chiamano BENE COMUNE. 
Adesso sta a noi scegliere.
Bruno

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Caro Bruno,

    lo so, non è SOLO colpa delle pessime amministrazioni che hanno ammorbato la vita di Latina… lo so che è ANCHE colpa dell'inciviltà generalizzata e diffusa dei cittadini che ha preso il sopravvento su ogni aspetto del vivere civile, così come è colpa delle malsane abitudini di spreco e di consumismo che abbiamo acquisito.

    Mentre condivido il tuo appello per la riduzione dei rifiuti e mi impegno anche io ad educare i miei figli alla parsimonia, vorrei tornare un attimo sull'amministrazione: dato per assodato che i cittadini sono incivili, e che producono troppi rifiuti, cosa ha fatto l'amministrazione per educarli e per costringerli a comportarsi civilmente? NULLA! Mai un controllo, mai una multa, mai una presa di posizione. Solo proclami e slogan vuoti, solo belle parole sulla raccolta differenziata, solo autocompiacimenti su quanto è figo il nostro sindaco e sulla percentuale megagalattica di cartone che riusciamo a riciclare.

    Ma qualcuno da un'occhiata alle nostre strade di tantio in tanto? Quancuno si sta occorgendo che non c'è più quasi nessuna differenza tra Latina e la discarica di Borgo Montello?

    Le multe non si possono fare altrimenti gli incivili potrebbe dispiacersi e dimenticarsi di rivotare gli altri incivili, quelli che ci hanno governato e che presto ci chiederanno nuovamante il voto per continuare a fare scempio della cosa pubblica.

    Le 5 guardie ecologiche di Latina Ambiente (appositamente addestrate a nostre spese) mordono il freno perche il nostro "caro" Zaccheo (caro nel senso di quanto ci è costato in termini di degrado, di progetti strampalati  e di abbrutimento sociale!) in 7 anni non ha mai trovato 30 secondi di tempo per firmare la delibera che li autorizzasse ad operare.

    La raccolta differenziata è solo una beffa a cui ormai non crede più nessuno. Tutta una finta per giustificare l'esistenza di un apparato megagalattico che in realtà è solo una idrovora che pompa denaro pubblico nelle voraci tasche private. Hanno provatizzato il servizio di nettazza urbana per potersi arricchire a nostre spese senza nemmeno curarsi di fornire il servizio minimo indispensabile per garantire l'igiene e la salute pubblica.

    Per finire a Latina abbiamo circa 90 agenti della Polizia Municipale: se domani tutti e 90 dovessero, per ipotesi,  aprire malattia  pensi che cambierebbe qualcosa a Latina? Tu te ne accorgeresti? Qualcuno se ne accorgerebbe? Io penso di no! Gli incivili continuerebbero a fare quello che fanno sempre, incontrastati come sempre! La spazzatura continuerebbe ad essere conferita, come, dove e quando fa comodo agli incivili, le macchine continuerebbero a passare col rosso, gli stop continuerebbero ad essere un inutile arredo urbano, le strisce pedonali continurebbero ad essere invase da autovetture, i cani continuerebbero a insozzare parchi e marciapiedi, i vandali continuerebberio a vandalizzare e così via.

    Vedi, caro Bruno, noi cittaduini onesti siamo tre volte vittime di un sistema che è al collasso:

    • siamo vittima di Latina Ambiente SPA poichè paghiamo una TIA salatissima (per giunta una tariffa che pare sia illegale e gravata di IVA, anch'essa illegale) e in cambio non riceviamo il servizio minimo di igiene che ci si dovrebbe aspetatre in una città civile;
    • siamo vittime della Polizia Municipale poichè paghiamo loro lo stipendioo e non riceviasmo in cambio la protezione e  il servizio che otterremmo in un qualsiasi posto civile;
    • Siamo vittime dei nostri concittadini incivili, liberi (anzi, incoraggiati) di comportarsi con arroganza e in sfregio alle leggi dello Stato e alle regole della civile convivenza.

    Un'ultima cosa, lasciami dire quello che sarebbe successo se il tuo vicino incivile, quello che – poverino – non aveva spazio in casa, avesse fatto una cosa del genere in una città civile:

    Ipotesi uno (la più probabile): sarebbe stato visto da un agente di polizia o da un altro addetto ai controlli del territorio, sarebbe stato fermato, identificato e multato con una somma svariate migliaia di euro. Se si fosse permesso di opporre la benchè minima resistenza sarebbe stato ammanettato, portato in tribunale e processato per direttissima.

    Ipotesi due: alla vista del sacco abbandonato fuori tempo e/o fuori luogo, sarebbe intervenute le guardie ecologiche che lo avrebbero aperto alla ricerca di indizi per identificare l'incivile. Una volta identificato… ipotesi uno.

    Ipotesi tre: il cittadino (o i cittadini) che avesse(ro) visto l'incivile conferire i sacchi fuori orario, avrebbe(ro) immediatamente chiamato la polizia che sarebbe arrivata prima ancora che il sacco si fosse afflosciato al suolo. Poi, stessa cosa dell'ipotesi uno.

    Purtroppo, come abbiamo avuto modo di constare fin troppe volte, Latina non è una città civile!

    Salvatore